Numero 3 del 2008
Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
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ne nel gruppo PD a cui vanno aggiunte le presenze
qualificate e qualificanti delle due donne presenti al-
l'interno della Giunta del Presidente Errani. Ma questo
non basta. Le donne rappresentano una ricchezza di
impegno anche per quanto riguarda le cariche politi-
che più strategiche, guardando al merito e alle com-
petenze acquisite sul campo, prima ancora che a spar-
tizioni di genere. Ci sono tante donne che corrispon-
dono a caratteristiche di serietà, di professionalità e di
competenze indiscutibili.
Quali scelte ha compiuto l'Emilia-Romagna nel
campo delle politiche in favore delle donne?
Tutte le politiche di welfare della Regione vanno nella
direzione del sostegno alle donne, sulle quali incombe
gran parte del lavoro di cura e assistenza all'interno
delle famiglie. In questa direzione vanno ad esempio
gli investimenti sulla non autosufficienza, a comincia-
re dagli assegni di cura, dove viene posta un'attenzio-
ne particolare alle donne sole con figli, o alle donne
che hanno subito maltrattamenti. E poi ci sono gli in-
centivi per la ricerca e l'innovazione nel settore delle
attività produttive, con appositi bandi riservati proprio
alle imprenditrici, le misure legate all'attuazione della
legge regionale sul lavoro, approvata all'inizio di que-
sta legislatura con un occhio al sostegno dell'occupa-
zione femminile, alla formazione, alla riqualificazione
professionale. Nella distribuzione delle risorse del fon-
do sociale, inoltre, sono contemplati finanziamenti al-
le iniziative di contrasto alla violenza sulle donne, una
piaga da combattere con fermezza.
Quasi 30 milioni di euro a disposizione per realizzare
22 progetti a favore dei giovani emiliano romagnoli
tra i 14 e i 34 anni. E' il frutto dell'Accordo di Pro-
gramma quadro per il triennio 2007-2009 firmato a
Bologna tra il ministro Giovanna Melandri per il Go-
verno e il presidente Vasco Errani, accompagnato dal-
l'assessore alla Cultura Alberto Ronchi, per la Regione
Emilia-Romagna.
Quattro le linee strategiche lungo le quali si muovono
i 22 progetti: produzione e fruizione culturale; acces-
so al lavoro e all´impresa nei settori produttivi emer-
genti di alta tecnologia; promozione della informazio-
ne, partecipazione, cittadinanza attiva e dialogo inter-
culturale; promozione stili di vita sani, la pratica spor-
tiva e il turismo giovanile.
L'accordo si chiama Geco (Giovani evoluti e consape-
voli) e consentirà di mettere insieme ingenti risorse,
così suddivise: 12.690.000 arriveranno dal Ministero
per le politiche giovanili e le attività sportive,
10.240.000 dalla Regione, poco meno di 6 milioni da
Enti locali e altri soggetti pubblici e privati.
Fra le opportunità che i giovani avranno a disposizio-
ne ricordiamo la possibilità di andare al cinema una
volta a settimana spendendo tre euro, la messa a pun-
to di luoghi nei quali i ragazzi potranno sviluppare la
loro creatività, maggiori occasioni di formazione nel
settore multimediale, finanziamenti per la creazione di
nuove imprese ad alta tecnologia, concorsi, premi, si-
ti web, progetti per la partecipazione alla vita demo-
cratica, iniziative di prevenzione e sensibilizzazione dei
rischi per la salute e per comportamenti più sani.
"I fondi a disposizione - sottolinea Laura Salsi - rap-
presentano una opportunità concreta, che sgombera
il campo da qualsiasi sospetto di voler attivare iniziati-
ve spot nel campo delle politiche per i giovani. I pro-
getti in cantiere puntano sulle nuove generazioni per-
ché le considerano il perno di ogni investimento sul
futuro, la chiave delle speranze di sviluppo e crescita
di tutta la società".
30 milioni per i giovani
Accordo Governo-Regione
a Emilia Romagna Emilia Romagna
Dal Fondo sociale europeo
800 milioni per progetti
di formazione
in Emilia-Romagna
Priorità a donne e stranieri
Poco più di 800 milioni di euro arriveranno alla Re-
gione Emilia-Romagna dal Fondo Sociale Europeo
per finanziare il piano formativo 2007-2013.
Il progetto, presentato dall'assessore al Lavoro Pao-
la Manzini, ha ottenuto il plauso del Ministeri com-
petenti e dell'Unione Europea, che l'hanno ritenuto
idoneo ad affrontare le politiche del territorio.
"E' una bella notizia - sottolinea la consigliera re-
gionale del Partito Democratico Laura Salsi - Non-
ostante il calo del 40% delle risorse del Fondo So-
ciale Europeo rispetto alla programmazione 2000-
2006, si può continuare nel proficuo lavoro già in
atto nella nostra regione nel campo degli interven-
ti formativi, in particolar modo a vantaggio delle
donne e degli immigrati. Benché la situazione com-
plessiva dell'occupazione in Emilia Romagna non
vada male, quella femminile resta una spina nel
fianco, sulla quale è giusto e opportuno impegnar-
si, così come occorre investire per diminuire gli ele-
menti di problematicità legati ai lavoratori stranie-
ri. Anche la formazione di alte specializzazioni è
fondamentale per permettere ai tessuti economici
locali di fare quel salto di qualità che la globalizza-
zione dei mercati richiede. Il riparto del fondo per
le singole province permetterà loro di migliorare il
collegamento tra scuola e mondo del lavoro, in-
centivare ed agevolare l'accesso delle donne a quel
sistema produttivo locale che di esse ha decisa-
mente bisogno".