Numero 10 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 2
Testi pagina 41
VALERIA LUZI
CRONACA SEMISERIA
DI UN PELLEGRINAGGIO
di Viola Conti
'ÃŒMA CHE Cl FACCIO A MEDJUGORJE?!?"
E ONLINE SOLO SU AMAZON E IN POCO TEMPO HA SCALATO LE CLASSIFICHE
rent’ anni, romana, è laureata in Filosofia con spe-
cializzazione in Estetica con tesi sperimentale sul-
la scrittura creativa in Italia. Valeria Luzi nel 2009
pubblica il suo primo romanzo “Figabook†(Ali-
berti, 2009), la sexy fiaba di una patatina osses-
sionata dalla ricerca del pisello azzurro. Nel
2012 il suo nuovo romanzo “Ma che ci faccio a Mediu-
gorje? I P†è online solo su Amazon. Il libro è una crona-
ca semiseria del pellegrinaggio che l’autrice ha realmen-
te svolto nel 2011 con il padre nella celebre cittadina bo-
sniaca dove da trent’anni apparirebbe la Madonna.
"MA CHE CI FACCIO A MEDJUGORJE?!?" E IL RACCONTO
AUTOBIOGRAFICO DEL TUO VIAGGIO NELLA CITTÀ RELIGIOSA
CHE DIVIENE SPUNTO PER AFFRONTARE IL TEMA DELLA
SPIRITUALITA E DEI RAPPORTI FAMILIARI, PARTENDO DAL
RITROVATO RAPPORTO CON TUO PADRE. PERCHE HAI VOLUTO
RACCONTARE QUESTA TUA ESPERIENZA?
Innanzitutto perché è stata un’esperienza molto forte che
valeva la pena di essere raccontata, in quanto mi ha cam-
biato la vita per tanti versi. Si perché, nonostante io sia atea,
sono cresciuta in una famiglia estremamente religiosa e ho
voluto trattare la fede in chiave ironica, ma pur sempre con
smisurato rispetto. Essendo la figlia ribelle che se ne è an—
data di casa e si è distaccata dai dettami familiari, ho tra-
scorso gli ultimi dieci anni della mia vita a litigare con i miei
genitori che non hanno mai condiviso le mie scelte pro-
fessionali, prima fra tutte quella di scrivere. Quindi, quan-
do più di un anno fa, mio padre mi propose a sorpresa di
accompagnarlo a Medjugorje, avrei voluto tanto rispon—
dergli: “Tu sei pazzo, io non verrò maiâ€, ma qualcosa mi
ha trattenuto. Adoro viaggiare ed erano anni che avrei vo-
luto fare un viaggio con mio padre. I miei genitori sono anni
che cercano di convertirmi in tutti i modi possibili e im-
maginabili, senza riuscirci e l’idea del pellegrinaggio a Med-
jugorje era l’ultima spiaggia per riuscire nella loro impre—
sa. Ma il vero miracolo non è stata la mia conversione, ben-
sì la pace con mio padre e soprattutto con me stessa. Era-
no alcuni anni che non avevo più l’ispirazione a scrivere nul-
la e questa esperienza mi ha spinto a prendere di nuovo la
penna in mano, o meglio, a rimettere le dita sui tasti, per
condividere con gli altri questo fantastico viaggio che mi
ha cambiato la vita. (. . .)
PERCHE HAI SCELTO DI RIVOLGERTI AL WEB E NON AL
SISTEMA EDITORIALE TRADIZIONALE?
Avendo vissuto due anni tra Londra e New York ho sem-
pre avuto ben presente la situazione editoriale d’oltreo-
ceano, dove l’editoria digitale è molto diffusa già da vari
anni. Oltretutto volevo rendere la mia esperienza a
Medjugorje fruibile ad un pubblico più ampio possibile
e quindi l’ho fatto tradurre sia in inglese che in tedesco,
così è andato in vendita al prezzo economico e popola-
re di appena 2 euro. Infatti, è proprio il lato democrati-
co della rete che mi attira molto. (. ..)
DA QUANDO LO SCORSO MAGGIO SEI USCITA CON “MA CHE
CI FACCIO A MEDJOGORJE" SEI ENTRATA IN POCHE
SETTIMANE NELLA CLASSIFICA TRA I LIBRI PIÙ SCARICATI
DI AMAZON. CHE EFFETTO TI FA ESSERE NELLA CLASSIFICA
DEI PIÙ LETTI SUL WEB?
È senza dubbio una magnifica sensazione, anche perché
mi conferma di aver fatto bene a rischiare
e di essere sulla strada giusta. Non appena
il mio libro ha iniziato a scalare la classifi-
ca alcuni editori cartacei mi hanno propo-
sto di pubblicare in modo tradizionale, cosa
di sicuro gratificante sulla quale sto riflet-
, . tendo perché, per certi versi, mi sembre-
rebbe di tornare indietro. L’ideale sarebbe poter avere il
mio libro sia in versione tradizionale in ogni libreria d’Ita-
lia, sia in formato digitale.(. . .)
La versione integrale dell'intervista è su:
http://Www.noidonneiorg/articolo.php?|DzOAiO3
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