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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 41

Testi pagina 41

39Luglio-Agosto 2015
lestire nella sua tenuta ma ‘schiava’ della chirurgia estetica e della
falsa promessa dell’eternità. E attorno, una serie di personaggi
‘maschere’, mossi da istinti e interessi, contemporaneamente po-
tenti e schiavi, obbliganti e obbligati, abusanti e abusati. Esatta-
mente come le vittime in ‘cella’, lì racchiuse per quel loro ‘difetto’
che per i carnefici è ‘vanto’. Con un’ambientazione sul mare, più
precisamente nel salento, in Puglia, a Pescoluse, Oliva ha costru-
ito una grande allegoria della vita, della società e dell’uomo. Ha
descritto la bruttezza esteriore e la brutalità interiore, portando
tutto agli estremi. Ci sono i sentimenti negativi, come la frustra-
zione, la sopraffazione, il senso di inadeguatezza, il desiderio di
prevaricazione. E ci sono quelli positivi, come l’anelito al riscatto,
il rispetto, l’amicizia, la voglia di ribellarsi. “La tensione verso la
libertà”, che appartiene a tutti, seppure il concetto di libertà, al
secolo, andrebbe rivisto. Poco meno di 200 pagine con prestiti
tanto da Omero quanto dallo Show dei Record. Oliva è consape-
vole di avere osato. Perché il filo rosso della narrazione, di ogni
sua narrazione, è il concetto di ‘normalità’, strettamente connesso
a quello di ‘diversità’, su cui l’autrice stessa ha riflettuto scrivendo,
“perché le risposte da sempre me le danno i protagonisti. Io pri-
ma avevo una mia idea, forse riduttiva”. Certo è che Lo Zoo è un
testo corale e di rottura frutto di una stanchezza già manifestata
verso l›omologazione che imperversa. Tutti abbigliati uguale, a
parlare uguale, a sognare uguale. Anche per questo lei distrugge
per induzione consolidati luoghi comuni, come che le persone
più vulnerabili sono più buone, per il sol fatto che pensarlo fa sta-
re meglio noi. In un›epoca di individualismo ed egocentrismo i
suoi libri non permettono nessuna forma di auto assoluzione e
redenzione, perché Oliva ci butta davanti allo specchio, rivelan-
doci quello che siamo ma anche quello che potremmo diventare
senza gli argini dell›educazione e della protezione che un corpo
normale e una vita normale ci garantiscono. Con Lo Zoo, Oliva,
ancora una volta, non ci suggerisce emozioni da provare, siano
esse di empatia o ribrezzo, vicinanza o allontanamento, richiesta
di perdono o auto flagellazione. Semplicemente e drammatica-
mente svela un’altra umanità, che potrebbe essere a un passo da
noi o dentro di noi. Perché nello Zoo ci siamo tutti, talvolta animali
in gabbia, talvolta spettatori. C’est la vie. b
volando
sulle onde della vita
Il progetto di Monica Priore
per dare fiducia a chi soffre di diabete
“Io non intendo farmi piegare dalla malattia, voglio
semmai piegarla. Io non so che Monica sarei senza il
diabete, ma so che ‘grazie’ al diabete so combattere
con tenacia e determinazione”. Con questo spirito
Monica Priore, 39 anni, di Mesagne (Brindisi), nuotatrice
affetta da Diabete Mellito di tipo
1, cosiddetto ‘infantile’, insulino
dipendente e nota alla cronaca
nazionale per avere compiuto la
traversata dello Stretto di Messina
(2007) e di parte del Golfo di
Napoli (2010), già autrice del
libro autobiografico il mio mare
ha l’acqua dolce (Mondadori) e
vincitrice di oltre 40 medaglie nei
circuiti Master - Olimpiadi 2012
comprese - , ha dato il via lo scorso
28 giugno, a Gallipoli, a volando
sulle onde della vita. La sua
prima impresa su scala nazionale,
concepita come un tour in 20
tappe attraverso tutte le regioni
d’Italia, in camper e sempre con
una traversata in mare o in lago,
con chiusura a Sorrento il 21
agosto. Un format impegnativo,
che Priore - che ha presentato
il progetto anche a San Giuliano
Terme, nell’ambito di DonnaeSalute - , vive come un
dovere. “Il riscontro di entusiasmo avuto in passato da
altri ragazzi che convivono con la mia stessa patologia e
dai loro famigliari, mi ha fatto comprendere che io non
avevo riscattato solo me stessa, ma anche loro. avevo
dato coraggio a tanti. Quando un bimbo oggi mi chiede
con stupore ‘anche tu ha il diabete?’ io ho raggiunto
il mio traguardo, perché gli ho trasmesso fiducia nel
futuro”. Obiettivo di volando sulle onde della vita “è
divulgare i benefici che una regolare pratica dell’attività
fisica arreca al nostro corpo e contrastare l’ignoranza
che ruota attorno a una patologia importante come
il Diabete Mellito di tipo I. In Italia ci sono 3.800.000
diabetici; di questi, il 5% è affetto dal tipo I ed è
pertanto insulino dipendente”.
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