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Numero 9 del 2007

Dolce attesa ... o malattia?


Foto: Dolce attesa ... o malattia?
PAGINA 40

Testi pagina 40

Nei primi decenni del Novecento, ilpedagogista sovietico Makarenko si
accingeva a realizzare nella Repubblica
dei Soviet un grande progetto educati-
vo: la formazione dell'homo novus ne-
cessario alla costruzione del socialismo.
Un progetto che, alla luce dei cambia-
menti intercorsi nell'ultimo ventennio
del secolo scorso in tutti i paesi dell'Est
europeo, sembrerebbe fallito. Ci sono,
tuttavia, validi motivi per "riabilitare" il
pensiero pedagogico di Makarenko, da-
to che la scommessa di un'educazione
intesa come strumento di cambiamento
e progresso civile costituisce ancora og-
gi, alle soglie del Terzo Millennio, una
meta importante per la pratica educati-
va e formativa delle nuove generazioni
anche in sistemi non socialisti.
Attraverso le sue opere, a cominciare
dal "Poema Pedagogico", possiamo sco-
prire un metodo originale di emancipa-
zione e riscatto della gioventù, che libe-
rato del peso dei suoi eccessi ideologici
e camerateschi, può trovare risponden-
za nel mondo attuale. Il paradigma di-
dattico makarenkiano è stato valido
punto di riferimento per Don Bosco, per
la Scuola di Barbiana di don Lorenzo
Milani e per le straordinarie esperienze
di Paulo Freire in alcuni paesi dell'Ame-
rica latina. I ragazzi delle colonie di
Makarenko partono, infatti, da condi-
zioni disagiate, e le loro storie sono la
prova concreta che il compito educativo
e formativo può essere positivamente
svolto, pur nelle difficoltà degli svan-
taggi di partenza, a condizione però che
si sappia reinventare le affermazioni più
efficaci del maestro ucraino: l'amore per
la vita e per l'uomo, l'ottimismo nella
costruzione del futuro, l'"avanzare il più
possibile richieste all'uomo e il più pos-
sibile avere rispetto per lui".
I personaggi del "Poema Pedagogico",
figure realisticamente vissute, sono l'e-
sempio della costruzione di forti perso-
nalità giovanili, fiduciose, ottimiste,
aperte alle prospettive del cambiamen-
to, attente a riconoscere nel loro educa-
tore un'alta capacità progettuale e co-
struttiva di elevata tensione morale.
Questo riconoscimento è importante per
l'accettazione e la preservazione da par-
te dell'educando di principi quali la
pratica del lavoro intellettuale e ma-
nuale, la maturazione della solidarietà
e della socialità.
Il modello educativo di Makarenko è
ambizioso. Esso tende alla trasforma-
zione del soggetto verso ideali capaci di
realizzare quella che il grande pedago-
gista polacco Suchodolski definisce
"umana felicità", che si basa sullo sfor-
zo individuale e sociale, sul lavoro pro-
duttivo, sulla responsabilità personale e
collettiva, indispensabili per concorrere
alla realizzazione di qualcosa di nuovo
e grande: la creazione di una società
che sia, appunto, alla ricerca di una
umana felicità. Un'utopia, per il maes-
tro Makarenko, realizzabile con il con-
vincimento che la vita singola acquista
valore e completezza se l'uomo parteci-
pa all'edificazione di una valida vita
sociale, e che quest'ultima, a sua volta,
prospera e si fortifica solo se riesce a
compenetrarsi con l'agire individuale.
Contrario a Rousseau e all'educazione
libera e spontanea sostenuta nei primi
anni della rivoluzione russa da Luna-
ciarskij e dalla Krupskaja, Makarenko
ritiene che la mancanza di una prospet-
tiva e di uno scopo sociale nel program-
ma educativo, sebbene dialogico e fles-
sibile, porti solo alla ricerca individua-
le, all'assenza di spirito collettivo e alla
perdita del senso di fratellanza e solida-
rietà umana. Per questo motivo l'educa-
zione è il processo di socializzazione
dell'uomo, che deve avere luogo dentro
il "collettivo". La ricerca spontanea del-
l'educando si fa ricerca razionale della
propria autonomia e libertà solo se ac-
quisita gradualmente nel contatto so-
ciale, nello scontro/incontro dialettico
di posizioni e idealità anche diverse. Il
cammino e le modalità d'apprendimen-
to possono trovare concretezza nell'ac-
corto equilibrio tra ciò che la società
esige e ciò che l'individuo può dare. Il
puerocentrismo e la pedagogia del "lais-
settembre 2007 noidonne40
Pedagogia come educazione per il futuro
Anton Semionovic Makarenko
Cristina Carpinelli
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