Numero 10 del 2010
Bio diversa mente
Testi pagina 40
38 noidonne | ottobre | 2010
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harlotte Perkins Gilman nacque nel 1860 e morì,
per auto-eutanasia, nel 1935, Il suo ultimo sag-
gio, definito la sua ultima coerente lezione di vita,
fu pubblicato a pochi mesi dalla sua scomparsa
dalla rivista “Forum”. Nel breve scritto affermava
il diritto di ogni essere umano di porre fine alla propria
esistenza quando, a causa della malattia, ritenesse im-
possibile vivere una vita dignitosa e svolgere il proprio
compito per il progresso sociale.
Gilman, autodidatta a causa della povertà dovuta al-
l’abbandono del padre, ma divenuta poi un’autorevole
conferenziera e scrittrice, ha suscitato un vivo interesse
per la profondità dell’ana-
lisi della disuguaglianza di
genere e delle sue conse-
guenze socioculturali ed
economiche. Il suo rac-
conto più noto, The Yel-
low Wallpaper (La carta da
parati gialla), forte denun-
cia dell’incomprensione
familiare e sociale della
maternità, è ancora uno
dei testi più presenti nei
corsi di letteratura ameri-
cana. Sociologa ed econo-
mista americana, i suoi stu-
di e le esperienze di vita la convinsero che solo l’indi-
pendenza economica potesse consentire la vera libertà del-
le donne e che l’origine dei ruoli sessuali fosse economica.
In Women and Economics (1898), il suo saggio più fa-
moso, contribuì a ridefinire il concetto di femminilità e
di istituzioni considerate sacre ed immodificabili come
la casa e la famiglia, proponendo la nuova donna moto-
re del progresso sociale.
Nel 1994 è entrata nella National Women’s Hall of Fame
di Seneca Falls, New York.
Il Convegno internazionale “Donne e Polis: Charlotte Per-
kins Gilman oggi” Organizzato da GIO Osservatorio In-
teruniversitario sugli studi di genere, Università Roma Tre
AMERICAN WOMAN LA STRAORDINARIA MODERNITÀ
DEL PENSIERO DI
CHARLOTTE PERKINS GILMAN.
A ROMA UN CONVEGNO
INTERNAZIONALE
150 ANNI,
E NON LI DIMOSTRA
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e Università di Padova (Roma, 22-23 ottobre 2010) riu-
nisce studiose americane ed europee con l’intento di ri-
flettere sulla rilevanza delle idee di Gilman oggi ed è il pri-
mo a lei dedicato in Italia.
Si parlerà di riorganizzazione familiare e sociale a partire dal-
l’educazione al senso critico e all’autonomia di giudizio per
superare pregiudizi e stereotipi; delle sue proposte opera-
tive per attribuire pari dignità e possibilità di soddisfazio-
ne personale e professionale alle donne ricomponendo i con-
trasti con l’uomo e del vantaggio che la società intera avreb-
be dalla partecipazione delle donne alle attività politiche ed
economiche. Si parlerà dei suoi racconti e dei romanzi uto-
pistici, ancora oggi letti. Le sue idee, pratiche e proposte sono
infatti di straordinaria attualità.
Su Gilman Laura Moschini ha pubblicato: La straordi-
naria vita di una femminista vittoriana, Aracne 2006 e La
donna nuova e il progresso sociale, Aracne 2007 n
Info: gender.obs@uniroma3.it - www.genderunivobs.it
di Laura Moschini
RACALMARE SCIASCIA:
PREMIATA BENEDETTA TOBAGI
La ventiduesima edizione del Premio Racalmare
Sciascia ha visto, per la prima volta nella sua storia,
tre donne finaliste: Benedetta Tobagi, Come mi batte
forte il tuo cuore, Einaudi editore, Bice Biagi, In viag-
gio con mio padre, Rizzoli e Simonetta Agnello Hor-
nby, Vento scomposto, Feltrinelli. Il Premio è nato nel
1980, per volontà di Leonardo Sciascia che ne fu il
Presidente fino alla morte. Nel 1990 l’amministra-
zione comunale lo dedicò alla memoria del com-
pianto Maestro. Sono stati premiati scrittori di levatura internazionale.
La giuria è stata presieduta dal giornalista scrittore Gaetano Savatteri e
dal Sindaco di Grotte Paolo Pilato. I consulenti, critici letterari, hanno
supervisionato il Premio e una giuria popolare composta da venticinque
lettori ha votato le opere in finale. La sera del 29 agosto nella piazza del
Municipio di Grotte, gremita di gente, rallegrata dal Don Giovanni di Mo-
zart, Benedetta Tobagi è stata proclamata vincitrice. La giovane scrit-
trice ha dichiarato:“Un Premio emozionante perché tra le persone che
mio padre ha intervistato ce ne sono due che mi hanno lasciato un segno
e che avrei voluto incontrare: Eugenio Montale e Leonardo Sciascia. C’è
una frase che lo scrittore racalmutese disse a proposito di mio padre e
che spesso mi torna in mente: ‘Walter Tobagi è stato ucciso perché aveva
un metodo di ricerca e riflessione’. Ricevere questo Premio dedicato alla
memoria di Sciascia, uno scrittore che spinge alla ricerca della verità, è
dunque per me motivo d’orgoglio e di grande emozione”.
Mirella Mascellino
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