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Numero 12 del 2007

Un anno di notizie a colori


Foto: Un anno di notizie a colori
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Testi pagina 4

dicembre 2007 noidonne4
L'anno volge al termine con alcuni elementi significativi e disegno positivo nel panorama politico nazionale. La spal-
lata al primo passaggio della legge finanziaria al Senato non
c'è stata e il governo, per ora, sembra tenere. Invece è implo-
so il centrodestra, esattamente al contrario delle sue stesse
previsioni. Ogni partito e leader della ex Casa delle Libertà si
sta togliendo sassolini o macigni dalle scarpe sentendosi fi-
nalmente libero
di esprimere pa-
reri senza le co-
ercizioni subite
in tanti anni per
mostrare all'Ita-
lia una coesione
evidentemente di
facciata e non
reale. Li ha tenu-
ti insieme il Pote-
re e oggi che que-
sto collante non
c'è, esplode la
mancanza di una strategia politica. Que-
st'ultima è la critica più dura che AN e
UDC rivolgono a Berlusconi, che ha lavo-
rato sul terreno mediatico anziché entrare
nel merito delle questioni. Non si coglie
però la novità che ha tanto infastidito Fi-
ni e Casini, visto che il loro compagno di
viaggio non è cambiato e il colpo di sce-
na del nuovo partito, 'fondato dal basso'
ma deciso in modo autoritario da un solo
uomo, ne è l'ennesima riprova. Il fatto po-
sitivo è che qualcosa nel magma politico
si muove, grazie all'effetto innescato dalla costituzione del
Partito democratico, ma dovremmo capire se le novità attese
o presunte andranno in una direzione favorevole alle donne
che, altro fatto positivo, sono maggioranza nell'esecutivo del
Pd. La sinistra eco-pacifista, intanto, elabora e si confronta,
ma per ora le donne hanno conquistato la scena concentran-
dosi sulla manifestazione di Roma del 24 novembre contro la
violenza per sollecitare il Parlamento a legiferare rapidamen-
te sulla materia.
L'effervescenza di questa fase induce a sperare in un 2008,
bisestile e dunque speciale, che potrebbe vedere la nascita
della terza Repubblica sia per l'approvazione delle riforme
elettorali e costituzionali, sia per un passo diverso che la po-
litica potrebbe darsi. Le donne in questo anno di auspicati
cambiamenti che faranno? Quale protagonismo conquiste-
ranno? Per lo meno dovranno far pesare il successo della
Campagna 50E50 e pretendere che qualsiasi nuova legge elet-
torale - alla tedesca o spagnola, maggioritaria o proporzio-
nale che sia - accolga il principio del 50% di
donne candidate ed eleggibili pena l'inam-
missibilità delle liste. Poi, però, ci sarà anche
da sollecitare le donne a tornare ad interes-
sarsi alla politica intesa come servizio alla
comunità e non finalizzata alla tutela di in-
teressi personali o di clan, alla politica intesa
come volontariato sociale necessario alla cre-
scita civile e culturale di comunità coese e so-
lidali e non come sobillatrice di egoismi ed in-
dividualismi. La complessità della nostra so-
cietà ha bisogno delle donne e delle loro ca-
pacità di accoglien-
za, conciliazione e
mediazione. In molti
Paesi le donne han-
no incarichi ai mas-
simi livelli - non ulti-
ma l'Argentina di
Cristina Kirchner - e
l'arretramento italia-
no in fondo alle clas-
sifiche delle cariche
al femminile brucia
un bel po'. Sui nostri
schermi le donne di
destra che riescono ad avere voce pubblica parlano un lin-
guaggio e usano categorie di riferimento che poco hanno a
che vedere con una visione di genere della società. Se siamo
convinte che a fare la differenza sia il numero delle donne nel-
le assemblee elettive ma anche e soprattutto il tipo di mes-
saggio di cui quelle presenze devono essere latrici, allora la
forza di propagazione del movimento femminile deve essere
ancora più forte e spiegarsi meglio. Perché occorre evitare
l'ennesima sciagura che siano un tacco a spillo e una crinie-
ra fulva l'unica differenza tra un deputato femmina e uno
maschio.
A proposito del processo per il delitto di Hina, la giovane pa-
kistana sgozzata nell'agosto 2007 dal padre e dagli zii con 20
coltellate perché rifiutava le imposizioni del suo clan familiare,
pubblichiamo la sintesi di una nota indirizzata alla posta elet-
tronica della redazione.
… La "ventunesima coltellata" gliel'ha inferta lo STATO ITA-
LIANO … ed è rappresentata dalla richiesta di soli 30 anni di
carcere avanzata dal PM... La richiesta giusta sarebbe stata quel-
la dell'ergastolo per i suoi assassini visto i motivi per cui l'hanno
uccisa, il modo con cui l'hanno fatto e il modo in cui e' stata vi-
lipesa anche da morta. Hina, una volta arrivata in Italia, non si
era messa a fare la fiancheggiatrice dei terroristi, non si era mes-
sa a frequentare la moschea diretta dallo scioperato di turno ...
né a fare la prostituta.... si era messa a studiare, ad osservare, a
La terza repubblica sarà delle donne?
Cara direttora
Tiziana Bartolini
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