Numero 10 del 2007
50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
Testi pagina 4
ottobre 2007 noidonne4
Bastano meno di quindicimila euro e sono 'tue': la macchi-na e Lei, "la più bella del liceo.. quella che consideravi ir-
raggiungibile". Dice più o meno così la pubblicità dell'ultimo
modello sfornato da una nota casa automobilistica, rivol-
gendosi dallo schermo (presumibilmente) a giovani uomini
evidentemente ritenuti sprovvisti di altri argomenti con cui
attrarre l'attenzione di 'quella donna'. Il sogno, inutilmente
inseguito a scuola di far
innamorare la bella com-
pagna di classe, può avve-
rarsi comprando quell'au-
tomobile alla cui vista Lei,
evidentemente, non potrà
resistere. Questa ragazza
sarà bella, ma forse è an-
che un po' sciocchina se
considera la cilindrata ele-
mento fondamentale nelle
relazioni. Un disadattato
poi è Lui, che invece di do-
mandarsi perchè Lei lo ab-
bia ignorato - potrebbe
non essere il suo tipo, po-
trebbe essere innamorata
di un altro o chissà - pensa bene di appagare altre aspettati-
ve. Una scorciatoia avvilente per entrambi, quella di affida-
re al rombo di un motore le possibilità di relazioni tra perso-
ne e tra i sessi, ma soprattutto è un modo di offendere la don-
na. Lei è degna di attenzione se è bella e giovane, se è scema
al punto giusto cioè quel tanto che basta a cogliere solo il va-
lore materiale, se è disposta al ruolo passivo di una che ama
farsi scorazzare, anzi farsi guidare. In quei trenta secondi lo
spot pubblicitario ha frantumato decenni di lotte delle don-
ne, con l'aggravante che non ha fatto ricorso neppure alla
abusata esposizione del corpo femminile. Le tecniche pubbli-
citarie si affinano ed evolvono, ma le offese per la donna non
cessano. Nel caso specifico, infatti, il messaggio in modo più
subdolo non ha utiliz-
zato come punto di
forza la nudità ma è ri-
corso allo stereotipo
della donna terreno di
conquista da parte del-
l'uomo cacciatore, che
nella versione aggior-
nata, non potendo ca-
valcare un bianco de-
striero, arriva strom-
bazzando.
Che dire poi della
pericolosità di affidare
al pubblico un messag-
gio che equipara l'idea
della proprietà di una
vettura al possesso di una donna? Non è per questa ragione
che gli uomini uccidono le loro ex mogli o ex fidanzate? Esat-
tamente perchè quegli 'ex' non tollerano di essere tali e consi-
derano quelle donne 'di loro proprietà'. In una società in cui
quelli che 'lo ha detto la televisione....' sono tanti, anche lo
spot apparentemente più innocente può essere nocivo.
Vorrei informarvi della nascita di un piccolo forum di au-
toaiuto per donne che, come me, hanno incontrato sulla pro-
pria strada il tumore al seno: http://durecomemuri.foru-
mup.it. E' un piccolo spazio per incontrarsi e discutere che ho
voluto creare con la speranza possa aiutare qualche amica.
Il forum è agli inizi e ha bisogno di un po' di pubblicità per
essere indicizzato e poi facilmente trovato da chi, sfortunata-
mente, si troverà a cercare on line informazioni e notizie su
questa patologia! Saluto cordialmente,
Daniela, alias Malena
Gentile Daniela
segnaliamo in questo spazio il forum di autoaiuto di cui
ci parla, nella consapevolezza che sono tante le donne co-
strette a vivere nella solitudine fisica ed emotiva i momen-
ti difficili che una malattia grave come il cancro riserva a chi
ne è colpita. Sono molte, per fortuna, le associazioni di
donne che volontariamente si rendono disponibili ad esse-
re vicine ad altre donne soprattutto nella lunga fase post-
operatoria e riabilitativa. Una via telematica può essere uti-
le, può aggiungersi alle infinite modalità delle relazioni e
può raggiungere attraverso la rete tante donne che, forse
più timidamente oppure perché non consapevoli, preferi-
scono il riserbo al dialogo.
Attraverso la signora Marina Cometto, presidente del-
l'associazione Claudia Bottigelli di Torino che si occupa di
sostegno alle famiglie con figli disabili gravissimi, ci arriva
questa segnalazione che porgiamo alle nostre lettrici e let-
tori. potete aiutarci a realizzare il sogno di restituire l'ala
persa a questo Angelo?
LA STORIA DI SONIA,
un angelo che ha perso un'ala
"Ho conosciuto Sonia alcuni anni fa quando mi sono ri-
trovata davanti alla brutta realtà di un'orfanotrofio in un
paese povero, Santo Domingo. Da subito ho apprezzato il la-
voro e la dedizione di questa donna straordinaria che negli
anni ha cresciuto e istruito bambini abbandonati, abusati,
Te la compri, come una macchina
Cara direttora
Tiziana Bartolini