Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
Testi pagina 4
settembre 2007 noidonne4
“Era arrivato il momento che una donna entrasse in com-petizione per una carica politica. Questa è stata una tra
le prime ragioni che mi hanno spinta a candidarmi alla gui-
da del Partito Democratico". Rosy Bindi mette cuore e testa in
una sfida che è politica ma che pone anche una questione di
carattere sociale: le donne e la loro capacità di determinare
la crescita e l’ammodernamento di questo Paese. "Era giusto
che lo facessi perchè io a questo progetto ho creduto da sem-
pre e forse ho anche un po' pagato per avere sostenuto l'Uli-
vo in tutti questi anni, all'inizio e lungo il percorso". Sarebbe
una svolta storica: la prima volta di una donna segretaria di
un nuovo partito e per di più scelta nella fase costituente.
"Siccome la sfida vera del PD è unire, fare sintesi delle diver-
sità credo che una donna abbia maggiori possibilità da que-
sto punto di vista, perchè la storia delle donne è una storia di
incontro tra le differenze, è di per sé valorizzazione della dif-
ferenza, non in senso antagonistico. E' ricerca di una sintesi
che io vedo prima di tutto antropologica, poi della società,
della cultura e della politica". I nodi che riguardano la laici-
tà sono quelli più intricati. "La sintesi è, oggi, il vero valore
della laicità che per le donne è da conquistare. Le differenze
non devono diventare motivo di conflitto o di ignoranza re-
ciproca. Non devono neppure essere gestite con la tolleranza,
non basta. Le differenze possono essere invece occasione di
incontro di una pluralità più ricca proprio perché più colora-
ta. Laicità significa rispetto per le differenze e possibilità di
integrazione tra queste". L'altra grande questione nazionale è
l'etica nella politica. "Abbiamo deciso di dare vita ad un
nuovo partito e di rilanciare il valore della dignità e dell'au-
torevolezza della politica in un momento di crisi della politi-
ca e dei partiti. Sappiamo bene che uno dei motivi per i qua-
li la politica è lontana dai cittadini sta proprio nella sua ef-
ficacia, eticità, nella sua capacità di mettersi davvero al ser-
vizio del bene comune. Credo che le donne per gli spazi che
sono riuscite a conquistarsi in questi anni abbiano sempre
dato prova di buona amministrazione e di buona politica. E
questo è un motivo in più per esserci come donna".
L'incontro con Rosy Bindi avviene a Roma, davanti alla
sede dell'Ulivo il giorno della presentazione della candidatu-
ra mentre è diretta a Napoli, prima tappa dei numerosi in-
contri previsti nelle feste e nelle piazze di tutta Italia. "E' un
modo di ricordare al paese che la questione meridionale è
una questione nazionale e nel momento in cui emerge anche
la criticità della questione settentrionale credo sia bene tene-
re presente che le due questioni vanno affrontate insieme. An-
che su questo versante le donne possono essere un fattore di
unità". Chissà se tanta attenzione sarà ricambiata dalle don-
ne, che di solito non votano donna. "Naturalmente mi augu-
ro di poter rappresentare donne e uomini e di essere scelta,
quindi, da tutti. Mi piacerebbe che tra i miei sostenitori fos-
sero rispettate le percentuali del popolo italiano, che come
sappiamo è composto di donne in misura maggiore. Sarebbe
Il Partito Democratico, alla maniera di Rosy