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Numero 10 del 2008

Futuro (passato) prossimo


Foto: Futuro (passato) prossimo
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Testi pagina 4

ottobre 2008 noidonne4
Sradicare la prostituzione? Combattere il fenomeno? Nonesageriamo, in fondo si tratta del 'mestiere più antico del
mondo'. E infatti la signora Mara Carfagna, ministra alle Pa-
ri Opportunità, non si è posta questi obiettivi nel proporre il
decreto definito 'contro la prostituzione'. La preoccupazione,
sua e del governo, è solo quella di 'ripulire le strade' dalla vi-
sione di nudità più o meno scabrose. Altro problema che la-
mentano i residenti - per lo meno quelli intervistati nei vari
servizi dei TG - è l'imbarazzo di dover rispondere alle do-
mande dei bambini. Quindi punire i clienti e le prostitute, po-
sti sullo stesso piano, risponde ad una esigenza di decenza
pubblica o, per meglio dire, di bigottismo condito con quel
tanto di ipocrisia indispensabile in queste circostanze. Se fos-
se vero che la preoccupazione sono le nudità femminili ci
aspetteremmo, logicamente, analogo provvedimento finaliz-
zato a limitare la scollatura dei perizoma di vallette e balle-
rine che scodinzolano tutto il giorno in tv. Però, siccome i
fondoschiena delle donne fanno cassa, dubitiamo che ciò
possa avvenire, con buona pace della coerenza e della inter-
mittente morale pubblica. L'altra esigenza cui risponde il de-
creto approvato dal governo è continuare ad alimentare l'en-
fasi sul tema della sicurezza. In fondo anche gli schiamazzi
notturni e le soste temporanee delle vetture dei clienti distur-
bano una retrograda idea di ordine sociale. La Ministra ha
precisato che il provvedimento intende porre il "divieto di pro-
stituirsi in luoghi pubblici" e che, pur provando "orrore per chi
vende il proprio corpo", non ha intenzione di "normare la pro-
stituzione nelle case private". Insomma le mani dentro a
quanto si agita intorno al fenomeno della prostituzione la
Ministra non ce le mette: né parlando delle fragilità emotive
e delle devianze che inducono milioni di uomini ad acquista-
re sesso, né sul versante della criminalità organizzata che con
la tratta degli esseri umani (bambini inclusi) fa affari d'oro.
Neppure l'ombra, sembra, di un fremito di sorellanza per
quelle donne costrette a vendere il proprio corpo per soldi,
neppure un dubbio sulla possibilità di accusare gli uomini di
una deriva culturale ingiustificata. Clienti e prostitute sono
sullo stesso livello, per la Ministra, e sono da sanzionare, la-
sciando che al chiuso possa accadere qualunque cosa. In
questo consistono le sue Pari Opportunità per uomini e don-
ne. Questa idea di 'rassettare le strade' nascondendo la pol-
vere sotto al tappeto ha un sapore stantio. Fa tornare in men-
te quei film degli anni quaranta in cui le donne di servizio
con le crestine bianche servivano il caffé ad impettite signore
ingioiellate e rassegnate ad essere cornificate dai relativi con-
sorti con le servette di cui sopra. Possibile che una giovane
donna alla quale la vita ha riservato la possibilità di vivere
un'esperienza importante - e non proprio consueta - come
quella di fare la Ministra di un Paese dell'Occidente avanza-
to di fronte ad una questione come quella della prostituzione,
non sia riuscita ad immaginare altro che 'nascondere la pol-
vere sotto il tappeto"? Non abbia avuto il coraggio di pro-
porre altro o non ha altro da proporre? Quando si sente tuo-
nare contro la gerontocrazia italiana è facile essere d'accor-
do, e l'idea che per rinnovare l'Italia basterebbe affidare il po-
tere a chi ha meno di 40 anni ci conforta. E' un'ancora di sal-
vezza nel naufragio quotidiano di ideali e malapolitica. Ma
di fronte a idee vecchie partorite da menti giovani si rimane
impietriti. E viene da dire che, davvero, per il Belpaese non ci
sono più speranze.
mentro sfogliavo il giornale, mi ero riproposta di scriver-
le una lettera. Le idee sono però tante ed affollate, per cui ri-
esco a scrivere solo un telegramma. "Cercasi notizia buona et
bella stop urgentemente et per sopravvivere stop". E' proprio
così: ho bisogno di buone notizie, ho bisogno di speranze che
facciano vedere il barlume della certezza.
Sono costretta a ricorrere al privato, per tirami su. Mi è na-
to un nipotino e tra un mese si sposa l'altra figlia. La salute
c'è. Ma poi non ho più vita esterna; tutto è una angoscia di
notizie. Per cui non apro più i telegiornali e nemmeno il por-
tafogli, tanto è vuoto. Non leggo più i quotidiani per evitare
di angosciarmi ancora di più. Il mio non è un comportamen-
to da struzzo, ma cerco di sopravvivere alle emozioni nega-
tive che ci bombardano ogni giorno con notizie apparente-
mente belle, "........abbiamo tolto l'ICI" , "...ripuliremo le stra-
de dalla prostituzione". Ma io non ho una casa e vedo le pro-
stitute al buio e nell'ombra: chi sono? da dove vengono? per-
ché lo fanno?. Potrei proseguire, ma voglio ripetermi: chiedo
a lei ed alle lettrici una notizia buona e bella. Grazie e com-
plimenti per il giornale.
Giovanna (Grottaglie)
Cara Giovanna
La ringrazio per aver voluto affidare a 'noidonne' questi
suoi pensieri, un po' tristi ma anche con dentro una grande
speranza: il positivo che può venire dalle donne. Una re-
sponsabilità in più che si aggiunge alle tante che le donne si
assumono con la straordinaria 'ordinarietà' del lavoro gior-
naliero. Il 'fuori' è drammatico, angosciante, incerto? Buon
per chi ha un 'dentro' in cui rifugiarsi, abbastanza grande e
confortevole da essere riparo sufficiente dal nostro inquietan-
te tempo. Pazienza se il portafoglio è vuoto, facciamo ricor-
so alla fantasia, all'intelligenza, alla capacità di tenere rela-
zioni e, se ci sono, ai pochi figli e nipoti in circolazione. La
forza dobbiamo, sempre, trovarla dentro di noi. Cerchiamo
sempre buone notizie da offrire alle nostre lettrici e cerchiamo
di bilanciarle con quelle problematiche da cui non possiamo
prescindere. Che non possiamo ignorare: sono troppe e trop-
po gravi. Spesso sono troppo pesanti da sostenere ed è fatico-
so continuare a parlarne dopo tanti anni. Sempre lì a battere
il chiodo. "Ne vogliamo riparlare" era la battuta di Paola
Cortellesi nelle incursioni nel programma della Dandini la
stagione scorsa. Speriamo di poterla rivedere in tv, quella in-
Prostituzione, coraggio e ipocrisia
Cara direttora
Tiziana Bartolini
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