Numero 3 del 2008
Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
Testi pagina 4
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Per analogia lessicale e pari inconsistenza pratica con cuiè stato fatto per l'aborto, potremmo invocare la moratoria
per gli incidenti automobilistici o per le morti sul lavoro. Mo-
ratoria significa sospensione e sappiamo che con uno slogan
propagandistico non si possono sospendere le interruzioni di
gravidanza, cui le donne hanno fatto sempre ricorso - con o
senza legge - quando si sono trovate nelle condizioni estreme
di non poter sostenere una maternità e quindi la cura di un
figlio. Con uno slogan
si può, invece, riac-
cendere il fuoco della
polemica su una con-
tesa priva di senso tra
'abortisti' e 'antiabor-
tisti'. Si può provare a
defatigare chi nei con-
sultori e negli ospeda-
li applica la legge. Si
possono erigere nuovi
muri per rendere più
difficile il dialogo tra
culture e opinioni. Si
può rendere ancora
più stantio il clima
sociale e disincentiva-
re la partecipazione.
Si può, infine, colpevolizzare le donne mettendole sullo stes-
so piano degli Stati assassini che infliggono la pena di morte.
I possibili e molteplici obiettivi che lo slogan cela sono tutti
assai foschi. L'offensiva sull'aborto, o meglio contro la legge
194, potrebbe anche essere una trovata elettorale, ma a chi
giova buttare nell'arena un argomento così scomodo e deli-
cato? Prima di tutto a chi, non avendo argomenti convincen-
ti sulle politiche sociali o non volendo esplicitare propositi di
riforme costituzionali, prova ad alzare un polverone per of-
fuscare la scena e distogliere l'attenzione da questioni sicura-
mente impellenti e poco spendibili elettoralmente, quali l'e-
terno problema del risanamento dei conti dello Stato, la rior-
ganizzazione della macchina burocratica o la stabilità lavo-
rativa di milioni di persone.
Ci piace credere all'ipotesi della montatura momentanea
perché, se invece fosse un obiettivo reale di un pezzo della po-
litica, sarebbero gra-
ne grosse. Ma chi
pensa di banchettare
politicamente sul cor-
po delle donne deve
stare attento: la San-
ta Alleanza potrebbe
non essere sufficiente
a contenere l'onda
d'urto che milioni di
donne in movimento
potrebbero provoca-
re. Rischiare sulla no-
stra capacità di ri-
uscire ad organizzar-
ci con più incisività
per difendere i diritti
conquistati con lacri-
me e sangue è una scommessa che può costare caro perdere.
Anche perché abbiamo ancora così tanto da chiedere, che po-
tremmo decidere, finalmente, di presentare il conto per avere
il risarcimento degli stipendi più bassi, delle carriere negate,
dei servizi inefficienti, dell'assistenza approssimativa, delle
troppe violenze fisiche e psicologiche. Dopo cento 8 marzo
siamo più consapevoli dei nostri limiti e degli errori compiu-
ti, ma per questo siamo anche più forti.
Moratoria e campagna elettorale
Tiziana Bartolini
Mi sono sempre ritenuta una donna fortunata, anche se la
vita non mi ha trattata molto bene.
Come molte donne ho dovuto lottare molto per avere il
mio, che altro non è poi, che la dignità di essere umano, che
non andrebbe tolta a nessuno. Mi sono tirata su da sola tre
figli, facendo qualsiasi tipo di lavoro, andando per uffici di
collocamento a chiedere un lavoro che mi lasciasse respirare
davvero e che non fosse precario. Tutto questo nella difficol-
tà di essere donna e sola, scansando gli assalti degli uomini
che vedendoti sola e credendoti bisognosa di affetto, ti offri-
vano solo sesso e disinteresse, a tutto questo rispondevo con
un no grazie, ho di meglio da fare, non mi serve.
Ad un certo punto avevo realizzato quasi tutto, anni di
duro lavoro, sola, e con i miei tre figli, avevo una casa mia,
un mutuo decentemente basso, un lavoro sicuro, avevo con-
cretizzato la mia vita. Ma siccome noi donne siamo romanti-
che, dopo essermi un attimo rilassata, ho voluto provare,
(dopo tanta solitudine) l'ebrezza dell'amore, e l'ho pagato a
caro prezzo. Mi sono lasciata convincere a vendere la mia ca-
sa per fare famiglia con lui, siamo andati a vivere insieme e
uno dei miei figli è andato a vivere con il mio ex marito, i più
piccoli con me, oggi dopo otto anni, con questa persona, che
mi ha negli anni tradito più volte, nascosto tante cose, usa-
ta, mi ha rubato anche dei soldi, finalmente mi sono decisa e
l'ho lasciato, nelle difficoltà che questo comporta, però deci-
sa a ricominciare la mia vita, in tranquillità.
E' stato doloroso per me rinunciare a quella famiglia che
tanto volevo, lui mi ha tradita di nuovo con una che nem-
meno conosceva non so nemmeno dove l'ha trovata forse su
internet......., comunque per arrivare al punto, lui che mi ha
trattata come peggio non sapeva oggi vorrebbe stare ancora
con me. Due notti fa mi ha violentata, presa con la forza ur-
landomi che mi amava e dopo dicendomi che mi odiava, e
poi mi amava di nuovo, ad un certo punto ho pensato che mi
Cara direttora