Numero 10 del 1946
Oltre l'assistenza/Alla ricerca di latte per i bambini più poveri/Tanti bambini accolti in Emilia
Testi pagina 4
4
Up grido d'allarme
-. A Pr-znw!1——::.-:kh?—;.—.::::v . .
L’ANALFABETISMO ;
ONA PIAGA CHE LE DONNE POSSONO SANARE
' E” stata sempre una delle no—
stre piaghe più dololosc, co—
scì costantemente dolorosa the S;
potrebbe pensare costi uz Ona.
le: quando nel 19.0 Li regista-
va in Einîandia l’1 % di anal—
fabeti, in Italia si andava da
_ , una percentuale del 9- % in
Lombardia, cîcè in una del'e re,
gionti più progndite, a quella
"del 53 % in Ca'ab ìa con u—
na media per tu ta l’Itzlia
del 35 %. Se nel 1931 le stati—
stiche fasciste ci dicono che la
media è scesa al 21 % e in Ca-
.labria al 26 %, non illudia.
.moei; si sa cOme si faCessero le
itatistiche in regime {assista
quando le cose dovevano sem-
pre'andare nel migliore dei m0.
di'nel pae e più felice del mon—
do; e le cifre sono pedine molto
docili nel'le mani di chi bara
al gioco! Ecco perchè rio mi so-
no riferita al censimento del
1921, l’ultimo che. non sia gui—
dato dalla preoccupazione di
dimostrare una tesi.
Quelle cifre dunque sono ter-
ribili, ma piè terribii saranno
quelle del prossimo cedimen-
to, allorché questi anni di SCOZI-
volgimento di tutte le attività
civili e in partcolarc della
scuola avranno dato i loro
frutti, allorché si rivelerà in
tutte 'le sue angosciose conse-
guenze che cosa sia stata que-
sta dispenione deLle famig ie,
questo loro disperato vagare
per anni da un paeae aÎl’ahrO,
da una regione all’altra in cer-
ca di un tetto, questo formico-
lare di bambini lacrxi, smunti.
odiosi nelle vie de i'le nostre
città, Se nel 1925 gi sposi clic
non potevano sottoscrivere l’at—
to di matrimonioraggiunsero
in Sardegna il 24+2 % e le opuse
il 38,8 %, quante saianno nel
1945? Rilornercm.) rispettiva—
mente al 74,2 % e al 91,8 9€
del 1866, quando si {ecc il pili-
mo censimento nel Regno d’I-
talia se. noi non in'raprendtia-
mo con coraggio e audacia e
,.IN TUTTA ITALIAIL NATALE
E’ STATO IL NATALE DELL'UDI
ossiamo veramente dirlo;
in, tutta Italia il Natale è
stato il Natale dell‘UDI, per-
chzè in. ogni centro l’UDI ha
7rganizzalo le raccolte di of:
ferie, le distribuzioni di pac-
chi dono, gli alberi, le feste
e gli spettacoli per bambini,
0 ha promosso i Comitati di
Assistenza Invernale che co-
ordinano il lavoro dei vari
enti, o ancora s’è associatd
alle manifestazioni natalizie
indette dal vari organismi p0-
polari. In tutta Italia, il. no-
me dell’UDI è stato unito a
quel po’ di galezza che la ri-
correnza natalizia parta an-
che ai più disereclati.
A Frosinone, parecchie cen-
tinaia di. bambini sono sta/1'
invitati a cena al ristorantp
Bellavista, in altre trattorie p
presso famiglie private; pan.
chi sono stati distribuiti a un
gruppo di sfollati, Anche n
Cassino s’è avuta una piccola
distribuzione d‘indamenti, n
cura del Comitato Nazionale
dell’UDI, che lri ha ricevuti
dai connazionali. d’America.
A Im la, alla Casa del Pn-
polo, nel corso d’una bella
festa, 400 pacchi sono stati
regalati ai bambini ,
Una grande festa, nel bel
salone del Municipio, è stata
organizzata dallìUUI di Sale-r.
no, che ha raCcotto, per venire
malato agli asili e per isti-
tuire una mensa per reduci,
la somma di L. 100.000.
A ’10rm0, con la parola
d‘ordine a Torino - Natale»,
un albero di Natale è stato
eretto alla stazione di Porta
Nuova. 55.000 pacchi sono sta.
ti offerti dai cari comitati di
asststenza, in asociaz.onc con
t’UDl, Tutti i circoli di Firen-
ze hanno pure fatto l‘albero
di Notate e la distribuzione
dei pacchi, beneficando circa.
20.000 bambini. illigliaia di
bambini sono stati invitati a
cene imbandite, per interes-
samento dell'UDI, dal princi—
pali ristoranli di lusso della
città. L‘UDI ha pure preso su
di se l’incarico di, accompa.
gnare presso le famiglie che
invztarano. circa 3000 bambi-
ni. del Centro Profughi. I bra.
vi. artigiani ?orentini hanno
lavorato per molte serate ,con-
secative, gratuitamente, a
fabbricare magni?ci giocatto.
li. in. legno (la regalare ai bim.
bi. Cene riuscztissime sono
state offerte ai reduci.
Nel prossimo numero da-
remo notizie più complete sul.
le manifestazioni natalizie
promosse dalla nostra asso-
ciazione,
I
subito un’opera di risanamento
e di ricostruziOne anche in que—
sto campo.
Noi, noi donne dobbiamo
lanciare il primo grido, suOnal‘e
i'l primo rintoceo di campana
d’allarme, che chiami a rac.
colta tutte quelle energie 1n-
dividuali e collettive che pos.
sono riprendere e far riprende—
re a-l governo l’Opera di guari-
gione di questa grande, vergo-
gnosa piaga che, malgrado gli
orpeli e gli istrionismi del fa-
scxsmO. ci ha sempre collocati
fra i paesi più arretrati.
.‘. ‘, "
L‘Unione Donne Ialianc può
e deve farsi l’.n.ziatrice di una
campagna contro l’analfabeti-
amo e, raccogliendo la voce di
apostoli come Angelo Celli e
Giovanni Cena, può e deve ri-
chiamare intorno ad un maestro
quanti, essendo trascorsa l’età
dell’obbligo scolastico, sOno an—
cora dig.und di: quei modesti e.
lementi del sapere che sono
però strumenti preziosi del
progresso economico e morale
di un popolo.
L’Unione Donne Italiane può
e deve intraprendere questa cro.
ciata direitamene e indiretta.
mente: direttamente attraverso
i suoi organi periferici, mobili-
tandol'i ad aprire scuole serali
e festive per analfabeti; indi.
rettamente, rivolgendosi a quel-
le istituzioni che, come PASSO.
ciazi-one per gli Interessi del
MezzOgviorno, lUmanitalia Mi-
lano, il Gruppo d’Azione per le
Scuole del p0p010 ed altre,
tanto cooperarono coi goveni
anteriori al fascismo per guari—
re questa grande piaga. Il fami-
smo so?'orò ques_e ititu_i0ni,
le deviò dai loro CC-mplti o 118
lravisò la natura e le funzioni
E’ suonata l’ora in Cui esse 1:03.
sono riprendere la loro vera
natura e le l'oro funzioni. A-
scoltino -e.sc il nos'ro appe 10
àppassionato, si.uniscano a noi
in un unico sforzo; cs e posso.
no largire a noi la loro espe—
rienza preziosa, noi possiamo
offrire a loro l’entusiasmo e la
abnegazione delle nostre ade-
rento‘.
Ci ascoltino soprattutto e con
pronto slancio le nostre amiche
vicine e lontane; ci dicano quel.
lo che hanno fatto e quello che
si propongono di fare.
E la piaga guarirà.
MARIA VENTURINI
OI DONNE
NI©ÎIIIZIIE ‘ un“
[ili alloggi.
on D'.'L.' 12‘ ottobre 1945'1'1'.‘ 660
è stato autorizzato l‘aumento
dei ?tti, La percentuale d’au-
mento va ?ssata secondo l’anno
in cui la locazione è stata sti.
pulata la prima volta. Il de-
creto parla di locaz oni dirette
e di sublocazioni, Nell'tzccettare
l’aumento l'inquilino deve tener
presente questo:
1‘) che il padrone di casa
tende ad aumentare il _massim0
anche per gli immobili locati do:
p0 il ’35 con la scusa. che in quei
casi aveva dovuto conservare la
pigione precedente essendolque.
eta bloccata dal 1934. Sappiamo
che molti padroni di casa han-
no fatto in tale epoca pulire
sommariamente gli appartamen.
ti proprio per aumentare ll
canone di af?tto.
2). deve venir tenuta ln de-
bito conto la condizione econo-
mica dell’inquilino. E' necessa.
rio che tutti i lavoratori onen
sti che esistono in Italia faccia
ciano valere i lorodiritti.
3) insistere perché l‘aumen.
to sia proporzionato alle condi-
zioni degli inquilini nei casi di
sublocazrone. Oggi troppa gente
cerca di buttare in mezzo alla
strada persone che vivono di la-
voro e che alla ?ne del mese
possono pagare solo una mini-
ma pigione, per af?ttare le ca—
mere ad ore, aumentando così.
non solo la crisi degli alloggi,
ma. anche la corruzione che di
laga.
Le leggi ci sono. Studiamole
e facciamole rispettare chieden.
do da una parte la. loro appli'
cazione, dall’altra le opportune
modi?che perch'è possano r1:
spondere sempre più ai bisogni
delle masse. .
TRASMISSIONI
PER I PRIGIONIERI
ROMA Il — Onde corte “m. 49,78
Martedì - Ore 19.15 -19,45 - Indla
Giovedì - Ore 21,30 - 21,55 - lu—
ghllterra
Sabato - Ore 21,30 - 21.55 — I—
frica Settentrionale
STAZLONE Dl BARI l
Lunedì Ore 23,10 -23,30 . 0.8.5.5.
Martedì ,. ,. Egltto '
Mercoledì ,, .. i 0.8.5.5.
Giovedì .. .. ..
ruenerdl ,, ‘ ., Balcani
Sabato . .. ,, U.BS.S.
“ la voce degli Italianl
nel mondo "
Domenica ,. 1.1.8.55.