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Numero 5 del 2009

La nuova Europa


Foto: La nuova Europa
PAGINA 4

Testi pagina 4

maggio 2009 noidonne4
No, è solo sospesa, ma è un fermo che dura tanto. Gli in-terminabili secondi della scossa e poi i lunghi disagi: nel-
le macchine, nelle tende, in anonimi alberghi in attesa di una
qualche ridefinizione. Che lo sciame sismico termini, che la
vita possa tornare ad una impossibile normalità dopo aver
vissuto, sentito, visto lo sconquasso della terra che trema e
delle pareti che ti cadono addosso. Come la vita che credevi
sistemata e riscopri improvvisamente precaria. E tempora-
nea. Le strade deserte de L'Aquila e dei tanti paesi distrutti la
notte del 6 aprile sono un fermo immagine sulla vita, che poi
continua a scorrere ma che non scorre più: per le 294 vittime,
per chi li ricorderà, per una intera comunità.
Chissà come scorrerà la vita delle persone che sentono di
avere una qualche responsabilità, diretta o indiretta, per quei
crolli che non dovevano verificarsi, per quelle vite spezzate
dal cedimento di un tondino corroso dalla sabbia rubata al-
le carezze del vento del mare. L'inchiesta, e forse un processo,
daranno una verità di carta. Intanto i crolli hanno imposto
una verità tombale, innegabile: fine dei sogni, delle intelli-
genze e dei progetti di quelle donne, uomini, bambini/e che
erano nel posto sbagliato, in un Paese a rischio sismico in cui
un terremoto forte ogni dieci anni non ci ha ancora insegna-
to a costruire per accogliere e non per uccidere. Un paese in
cui nemmeno l'ordinarietà degli aiuti straordinari chiamati in
causa continuamente da smottamenti, alluvioni, incendi e
terremoti è sufficiente a farci percepire una dignitosa macchi-
na degli aiuti - almeno lei - come fatto dovuto. Invece nep-
pure a questo abbiamo diritto, e dobbiamo chinarci ad omag-
giare chi alla Protezione è addetto per mestiere.
Altra cosa sono i volontari, quelli sì eroi ignoti di associa-
zioni alle quali - paradossalmente - si vorrebbe togliere il 5
per mille che è la loro fonte di sostentamento. Paese strano,
l'Italia, che attende di trovare una qualche normalità tra i
bagliori del “Sisma Show” in onda h24.
La vita che si ferma
Tiziana Bartolini
“Il sogno di Roya e Alka” continua!
Lo avevamo annunciato l'anno scorso al termine del pro-
getto, e si è verificato: Alka è tornata in Italia e ci rimar-
rà per un anno per seguire un corso presso Fabrica, dove
potrà approfondire e affinare le sue competenze profes-
sionali nella cinematografia. E' atterrata a Fiumicino
all'alba dell'8 aprile, l'abbiamo accolta e accompagnata
per alcuni incontri romani (in Rai e presso la ong Pangea,
per portare a conclusione contatti avviati nel corso del
precedente soggiorno italiano) e il giorno successivo è
partita in treno alla volta di Treviso. Mentre scriviamo
questa nota informativa giunge la notizia dell'assassinio
per mano dei Talebani di Sitara Achkzai, eletta in un con-
siglio provinciale di Kandahar ed impegnata per i diritti
delle donne afghane. Non occorrono troppi commenti:
semplicemente sentiamo che il nostro 'piccolo' sostegno
può essere molto utile ad amiche lontane, che sentiamo
molto vicine a noi.
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