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Numero 14 del 1945

Il Presidente Parri al Congresso dell'Udi. Pace nel mondo


Foto: Il Presidente Parri al Congresso dell'Udi. Pace nel mondo
PAGINA 4
Cambia pagina:
123456

Testi pagina 4

LE DELEGATE CI

“0.0.-.-.0.-.....-.0‘0.u

,IJIFHNOIAMO
LI} LAl/ORA'I'RIUI

Cine/io. una "asti-n giungano"...
dirigente (r1 slum-"m descrive I" n.-

am situazione delle donne luroru-

Irir-i nella Ml" regione:

0La no=u-a provincia puo us—ct‘r
renn’derala come dd'lsu in una par»
ii: la selieniriunule dove la popola.
zione l'emm.mle è più evolumV dow
mno le niuuelriee le l'abbr.che (li
Muli-et“: alinmnar; e coloniere. La
popolazione lemniimle ili quesla
parte della nostra provino; ha {in
in un rene semo L1 coscienza dei
pmpl’i d.nui_ conosce l'esinenza on
grandi Ol'gllll—lllj di massa the P9"
sono lasciare i suoi inieressi e ml-
gliorare le sin: condizioni ii; rum.
Nella purlc meridmnale invece le
donne LVOHD in uno sino di gran.
ne arretratezza, di prolonda igno-
ranza dei loro dirilu'. Lnlaui molli
romadini nonadz‘rlno come un do»
o _impmrognb.la portare le rega-
lie ai padroni e tale mentalità esiste
anche nei .ri‘uardi degli imprendi-
lori.



Mm malgrado inno non sono que-
ne le danno più sfmllale. Vi îono
le pomli'ic’i di carbone della corra
ammיִlיִna che ai niuno alla due
èi’ n'oue, salgono in montagna ove
giungono alla dnqu. del marmo,
rancolgono il carbone, lo pesano, lo
menono nei sacchi. Questa dmmc
rhe lavorano non meno dg 12 ore
guadagnano 100 lire al giorno. Vi
dono inclue le portarne; di aeqna
tzhe guadagnano 40 lire per ogni
barile poriato ,n montagna. Vi sono
quelle che scelgono il carbone e che
percepiscono 70 lira Il giorno. E‘
necessario quindi che le nome or-
ganizzazioni rindnrali prendano in

SALVIAMO

Can appassionata eloquenza Car-
bonara Ama ci parla del problemn
detriti/anni, che usum una gravità
«un'onda a Napoli. ,

u Il celebre a Seugnizm D mpoloia-
no che quando l’Italia piegava, «un»
do il re luggivn salvò l'onore di Na.
poli sulla barr cale di Santa Brigida
e di Mergellina, hn fraternizzam
coi soldati di occupazione, o il de-
naro che quei-Ii eolrlrl', poriav lo
ha awelcnalo. Non abbiamo più In
scugnizzo ingenuo mo il ngazzo losco
con quel maledetto denaro the lo
corrompe. Quind. il problema dello
scugnizzo è diremmo nazionale. E’
inulle pensare che l'UtDJ. di Na<
poli posa! fare iaimzioni proprie.
E‘ troppo povera per qneao. Però
q sono ìslilnli exvl‘usclaii che po-
"ebbero servire. Avevamo una nave
acuola Caracciolo. un collegio gal
giunte che racoglicva quesli seng
zi e ne faceva marinai onesti.

Queera islîluzion. non esiste più
ma deVe risorgere. Un aluo istituiti
aveva dale Carlo Ill ai napoletani:
era l'albergo dei poveri. In questo
ediיִcio c'era l’inimo per i corri-
gendi. Ora che la delinquenza ai. an-
uìda nellenoatre atrnrde è neaeasarnp
ridargli vila ma altre lama. Eeive a






'tli fondi o bisogna in luni i mn

di, aloum‘ fra i

,.-.._-.-.-.-.-.

esame i problemi che abbiamo IUI'U
sollopnstm li esaingnino e ccrr
di a itrarri a i'inolver Noi uhbianm
in progelw In (' ' ione di una
cooperativa ili boscaioll L- di rnrlmnu:
alla a migliorare le con(li.,0ni (l' \i.
ta xl; quinte luni-arrivi .7,





Aneliy I‘iniermmo di 'ltrum Hm»
(e: da" Firma i- bnsaro quinti 8x0]!!-

mmw ,leÃŒw n'iim. dalla Im'nru-



m'et'.

ti ln l'un-alia come in alu'e regio-
ni esizle il s e problema dell’m
ligianaio feminnJc. Voglio fare del.
le propone. Noi abbia-mo ossei-vallo
per esempio che il. Minisxero nel—
I’Assielenzn poelvbellica as=cgna ora
dei lavori per diecine di milioni u
vecchi proיִualor» fascisti. Noi ehio
diamo che questo Ministero l‘aceia
le assegnazioni pubblicamente, che
vi ah un oanxmilo popolare. So;
abbiamo ancora nella nostre provin.
cie migliaia 5 miglnm di confezim
niaxe che potrebbero avere lavoro
diretumenle senza essere vergognm
sameme sfumate. Nella nostra pro-
vincia abbamo donne che per as-
ginslare le scarpe ricevono due lire
al paio e che lavorano 1-1 ore al
giorno par guadagnare complessiva»
mento 30 lire; abbiamo donne che
guadagnano 40 lire per fare un paio
di pantaloni o una “rime

l r'eami toscani sono celebri
tuno il mondot Noi dobbiamo

L’INFANZIA





Napoli un allro problema ed i: quel '

lo dei uovalelli che vanno moliipn-
condoni dopo l'arrivo delle lruppo
alleate. Dvema un problema com4
plesso anche perchè quegli uovalelli
sono il prodouo di razze diverse.
sono יִgli di mamme prostitute. ere.
boom) per la alrada, sono l’nlnri vaga-
bandi° i l'ulun ladri. A queblo biso—
gna porre rimedio. A .‘\upoli non (“i
sono più nidi d‘infanzia, C’era il bre.
{otraLo ed orxt muori: per niancan

l'arlo funzionare. Vi ho parlato nlv
nora dell‘infanzia corroua ehc è più
vis'bile porche vive nelle rirmle ma
\l sono bimbi di gente OXICDÃŒI che
vive in condizioni dlיִcilissime. A
Napoli i bambini hanno . gno di
scuole Chg glùvm‘ano insufיִcienti e
che sono ora in gran parte occupata
dalla lrup‘pe alleato. Vi sono piazze
grandioso rhe ancora devono (sיִora
sgombrale dalla macerie: meliiamox‘i
delle baracche e facciamo li lr Ilil'
otre scuole. Propongo un doposcuo-
la che l'U.D.l. potrebbe organ ”arr-
accanto ai nidi (l'infan' per i bam.
bin’. della d. e della 5, Pouebbero
questi bambini emu: accolti in > lno.
mglimll da una Illflf‘un n da Ima
buona mamma m












DIC

n.0

Iniziamo in questo lui-mera In pubbl'ivazùnm t
MINI/i bellissimi. E

della delegata al. Congresso, che ul/rommto 3
3

i

i

interventi

i problemi più gravi e attuali della vita
nazionale

>--.0-0--.-.-.-.A-o.-.o-o--.-.---.-.-.o--.--q

xxpore rhr In arligiunc .vhp li .-
I'r-zionano e l'lh'. lm'm'ano ll. I
ore al giorno guadagnano u; l
diventano ninpi r l‘siclir. "un lum-
nt. ne. una .Mlollv. xiv-«una
I'o'na dl prmulrnza muni». ‘.\ui
rliietlunm vin: in lulla linl'a con-
[cmpm'nnt‘nmcnln ai inizi lllln vana
azione (Ii difesa nllaflllc in favore
(l, qua—.1» danno, l'hr‘ qucsla rlìl‘mn
.indnralc si esientla o che anche la
previdenza sociale u-nga יִnalmente
in a'uro ili lnllr le lavoranri n domi-
t-ilio.

Chiediamo inoltre che ci sia un
maggior comroilo sulle forniture del
'o\crna. che esse non vengano date
aurmerso parlli pol.lici ner Càatl'c
po. alrnutue ml piano della propa.
ganda eleuornle, che qua-10 lavoro
non serva, come avviene nella no»
au‘n provincia, a comprare il volo
delle donne ammine.











Chiediamo che il governo {2m
ressi a mezzo del Min'slero «le?
Affari Esmri, parchi: sia studia
nn nuovo moiln per l’esporlnzione
dei lavori dell'artigianao femminile
impedendo che l'esportazione sia in
mano (li poche (lilla prlvale 'n rou-
niwnza mi grossi ,petmlamri.

OREIAMO LE

sulla I’ll-(’SÎIIOHP della ranptzrfllvc



prenda la pIu'nÌu Laura i’llmnui "‘1'
Reggio Emilia;

u Possiamo dire con soddisfazioni:
elle le roopernlivc di Reggio Emi-
lia. creare per rolonlî: della Ilosira
orgu izzazione e che gli: hanno dalo
nîiimi rislllutli sono all'ordine del
giorno ed oggi 30110 guardano, con
simpaiin dalla ilulorilà .loenl per-
rhc r‘fvniluiwmm nn sori-esso giarcliè
in lliu'l'llllle zona hanno determi-
nnio una dimmi/on: iii prezzi non
indifiet'rnie, llu per esempio la
t-uopt-raiiva di lavori di paglia iii
Srandiano. (love in princ pio lavo-
raiano 15 Organizzato dell' , D.l. r-
che oggi coma 40 operaie. Si fah—
hrirano borse di paglia di difformi-
li ripa. Abbiamo inoltro la coopera-
n'va delle sane che abbiamo "i. no
in un pausa sperduto della mura
regione mollo provalo dull'invm
l‘1! morir-a a delle noqrr.
organi ,att- indtllnrmi
femminili a per llilll’ll)llli sono zl
t-nmrollo di una persona wramenle
rapace ..'llil)iamo un‘altra coupon i-
ra 0\'l‘ si t'nnlezioimno pantaloni n
serio f su ordinazione. Siamo riu-
esile «osi a ridurre i prezzi n lullu
benefit-in della (‘Iilיִae lavoratrice ('lll‘
ha tanto Iuisngnn di inrlumnmi u







rlovc 15
lavorano









O N O

...-.-.-.-—‘...-.-.-.4

RAFFORZIAMU
LA SOLIOARIE'I' A

5:).I'diu'rt‘lù m. il Non! e il mi re.
r/umit 1.. adegua. di Modena:



(r \'urri-i parlar (li quello tzlw il
m'o animo ha provalo nel sonlìrc l'e.
.po 40m: ili lalllc lrisli nilufll.flnl
di l ‘ e (I. provai 'a, La voce che
>i drigc wr-n (li voi è una voce
i'lll’ i; im- ia .t non ecoraggiani ed a
rirrolruirc. Àon bisogna avvilxsi.
ili—ogni: saper parare i colpi del de»
alinu. lollnre col destino, guardare
mm lirliirin l’avvenxe anche se il pro.
>una è. mio da impedircelo,

Mm icnraggianmri, balliamo, coni.
bauiauio, rperamo. Vorrei che dal
nnslm Congresso pollaesimo alle no-
:irt: —c. a._ un. ri circoli di base una
יִamma di pasdone o. d‘enzueiaimo,
pcrrliè coloro che c, auendouo a<
spuntano da noi una parola di fede,
di incoraggiamento per superare quei
sr, momenti così difיִcili. Fra no. ci
.‘onu donne capaci e coraggiose, tulle
lo abbiamo conslllllm Ebbene io di-
cu che poaiamo ritornare יִere del
lavoro compLum e dire: o יִnalmente
la donna si è avegliata. E come ai è
eveglinla la donna del Nord, s, sve-
glia la donna del Sud. Non è giusto
che esse soffrano come aoffronp. Noi
dobbiamo oggi stender loro la ma-
no ad aiutarlo eontrelamezne. Non
cominunmo n dire: abbiamo tomba!»
mm, abb ma dato il nani—o sangue;
questo non è slflln aluo che i1 no-
stro dovere. Quello che abbiamo (ai.
lo lo dovevamo faro aluimemi non
sarenuno quit E ehi non ha erinbal-
Iuqu realizzi domani mn noi t-îò
che rlobb'amn fare u.

O OOPBRATI VE

buon prezzo e di hvflra. Noi vo-
gliamo arrivare adesso all’attuazio-
Ilc di uni grande cooperativa del-
l’L' D.l. ove si porrà vendere bian-
elierim scarpe, calze, ecc. E noi
vorremmo arrivare a poker tonni
re a vendere zuuo u'ò che renda or,-
cuglicnlrs una cas perché vogliamo
due i noslri marini. i noslri יִgli
remann l’amore della casa. Qua—
,«xo è un piAno del domani. Quello
vin: i— là slalo alinalo a Reggio
rs‘ I's onennto, credo, in al-
m- provincia. Sano una anzi che
lu al farà perché mno cose. queste.
t-he l'anno concretamente vedere al-
la popolaz'one t-lie vogliamo anche
uni. “fermamente prendere parte
allil rimstrurîone rlel neuro par-

q‘ n.










può



PENSIAMO 'FI
D'QRAAL NATALE
ÙEI BAMBINI!
Ùgni bimbo abbia
il suo (Inno!

m...—
\


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