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Numero 6 del 1944

Le donne hanno diritto al voto


Foto: Le donne hanno diritto al voto
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Testi pagina 4

ì i
l I tedeschi hanno invaso il v‘:llng'i0 che vive sono
l l'incubo degli oppressnri. 'I‘ru le altre atrocità hnino
; ucciso un neonato soilo gli occhi della madre parti-
giana. Oiena. KOstizxk La madre. impictrîtn d'li d -lc-
re. vede morire i1 bambino. mi nor: paria. l suoi
' curneיִci alloro la uccidono. M1 l‘ora del cas'igo non
è lontana. ll villaggio è liberrto di nctte da reparti
dell’Esercito Rosso che sorprendono il distacca-
Imcnto tedesco addormentato.





Il villaggio era in rivoluzione... le donne accerchiavano i
tedeschi . Terpillca trovò un fuggiasco nel suo porciie. Egli
aveva abbandonato il fucile. si era precip‘tato dalla porta
aperta e si era nascosto sotto un mucchio di paglia. M1
era stato tradito dalle impronte che aveva lasciato. sulla
neve. Ternillca non aspetto di chiamare in svo aiuto i
soldati dell'esercito sov‘etico ma. con le due nelle di Gro—
eash. armate di rastreili e> dl forche, si avvicino con pru-
denza. al pnrcile.

—— Eh! Frltz. escli... Guarda. Frossla. è il. nella paglia!

'——- Ailontanati. che lo i'rughi la paz‘ia con la forca...

-— Rinnrati dietro il- muro pero... Potrebbe spararti!

Il tedesco assediato non caniva una parola dl ciò che'

le donne dicevano: ma' sotto lo schermo della. paella. vlde
la forcìa... Uscl allora strisciando in fretta. spolverandosi
dalle pagliuzze che lo ricoorivano. Portavamna divis1 a bran-
delli ed aveva la testa avvolta in una gonnella scura.

—— Quant‘è bello! Che brutto muso! Guardatelo, ragazze!

— Avanti. esci! . 7

litedesco spaventato si affretto verso la porta. Inciam-
po sulla soglia.

— Guardatelo come str'scia... Alza più sù le înani. ani-
male! F'ossia. guarda nella. paglia se vi avesse lasciato il
fucile... sarebbe tanto utile...

Frossin cerco dannatamente.

—- Non c'è... Deve averlo buttoto altrove.

— Che eroe! Guarda le sue scarpe. isse Teroilica.

I piedi del tedesco eran’o avvolti con doeh‘ st-rr‘coi.

-— Deve avere i p‘edi velati“. Ginrda come zcnpica...

-——- Nessuno zii ha chiesto di venire qui... Porche non è
rimasto 'n casa a scaldarsi i piedi vicino al fuoco...
di venire a rubarci h nostra terra.

Nella strada. i contadini si erano adunati.

— Dnve l‘hai preso. Terpi'ica?

—— Oh!.. OhL. Guarda c s'ha trovato Terpilicai

. — Che cosa guardate? Non vedete fnrsr: che sto scortan-
do un prigioniero? Foreste meglio di rientrare in casa e di

Invece .

NOI DONNE



frugare nei vostri porcili o nelle vostre stalle, invece di
rcshrc il a guardarmi. Sono scappati tutti strisciando co—
me dezli scarafaggi. Ma li ritroveremo tutti.

— Hai ragione. donna. disse Alessandro. lo zoppo. An—
diamo a cercarli.

Si separarono e ritornarono poco dopo armati di forche.
di pale e di scure.

— Andiamo assieme!

— Si. assieme. sarà più allegro.

— Avanti. donne. supplico Alessandro. meno chiacchiere
e un po' più di lavoro.

Andarono di casa in casa. I contadini muovevano la pa-
glia e guardavano in tutto le stalle i’ hamh'ni strillavano
di gioia e stavano dapneriutto. ma sonra tutto dove non
dovevano essere. Sascia corse incontro alle donne gridan-
do: «C'è un tedesco da noi x.

Tutti corsero e uscirono poco dona scartando un tede-
sco che tremevn di paura. I soldati dell’Esercito R'W'o. che
trovavano il vllla'mio. sorrisero unendo videro la fni‘n. dol-
le donne. Ma ouoste ultime conoscevano olmi Sin‘iflo an—
golo del villaczio e notevano quindi scovare altri tedeschi.

— Eh. rnear‘ri. (l‘1! ha i'a'fn niù prir‘onierl?

— Voi. senza dubbio. ricnwnhhom i soldati russi ridendo.

— Dov‘è il can't-ano tedesco? chiave Sc'alov che si sen-
tiva un no' a. disarmo Avanti, compagni... Trovatelo... E’
Impossibile che sia scaricato. I

Ccrmrono tra i cade-veri tedeschi..ma vi erano soltanto
dei soldati ed un sergente. H ‘ V

-— Y' capitano Bisovrm trovare ii‘capitano.

Werner era distosr‘ nella neve dietro il fienile. I suoi occhi
יִssav'ano l’azzurro dell‘orìncnte. Il suo sguardofincontrò
l’arcobaleno. enorme semi-cerchio che abbracciava lo spa-
zio da una parte all’altra. nutro scintillante che legava
il cielo è la terra con le sue tinte delicate bagnate di sole.
Confosamnnte. nella sua testa indolenzita. Werner ricordò
di aver e‘à visto l’arcobaleno... si. era prima della tempev
sta di neve... Cosa aveva detto allora ouella donna? ,Aveva
detto che l'arcobaleno è segno di fortuna.

Werner immette. Il chiarore dell’arcobaleno illuminava«
ll suo viso Era un semo di fortuna. forse. ma non per lui...
Non poteva più vederlo... Entrava nel coma

. . .

f soldati seppellirono i loro morti sulla piazza, vicino alla
chiesa. tutti insieme nella stessa fossa. I presenti avevano
un viso calmo. Era la guerra.,. Essa aveva colpito il villag-
gio col ferro e col: fuoco... L'aveva insanguinato... Ma 1 con-
tadini erano animati da una יִducia incrollabile. da quella
stessa fede che li aveva sostenuti nei giorni più bui', nei
momenti più atroci: la certezza che il giorno della “be.-
razionc sarebbe venuto... che avrebbero vinto.-
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