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Numero 5 del 1944

I problemi delle donne contadine. Donne d'Italia nella Resistenza


Foto: I problemi delle donne contadine. Donne d'Italia nella Resistenza
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Testi pagina 4

NOI DONNE‘

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Una madre

Una partigiana, Olena Kosliuk. ritorna al villaaato i
per partorire. Denunziala, è arrestata. Il capitana Wc!-
ncr. incapace di rispettare una danna incinta, la la
torturare per sapere dove si trovano i partigiani. La
donna resiste a tutte lc torture. Intanto il sua bambino
nasce, l’nclic ore dopo. il capitano la la chiamare per

Dal romanzo

[ARCOBALENO

un sccondo interrogatorio. Egli la minaccia di uccidere dl
il bambino. se Ulcna non si decide a svelare Il rifugio
dei partigiani, La donna si rode con terrore slrappure Wanlla Vassllllvska

partigiana ‘

Gli uomini che mantenevano Olona trasalirono.
Werner scosse il piccolo cadavere.

H Sei tu che l‘hai voluto... madre...

Le gambette penzolavano, senzaxvitn. l pugnetti erano
stretti, stretti, irrigidit .. La taccia era scomparse... Al suo
posto vi era. soltanto una ierita sanguinolrnte.

— Guarda ciò che hai tatto u tuo יִglio, disse \\ crner.

Olena abbassò la testa... Era, lontana col pensiero, nel.
la foresta.

l soldati la guardavano, pieni di un terrore superstizio-
so... Il capitano vide gocciolare in terra il sangue delpic-
colo cadavere... Ebbe un fremito di disgusto,

—- bevatemi questo...

ll soldato esitò. *

——- Ho detto... Levntelo, urlò il capitano con collera, e
l'uomo si ailrettb ad ubbidire.

—— Per l‘ultima volta, vuoi rispondermi?

Ulena non rispose. Non aveva neanche udito la doman-
da... Guardavo dalla יִnestra i יִocchi di lieve Spilill dalla
tempesta.

— Se non vuoi rispondermi, ti ucciderenio subito.

La. donna non l'udl e resto zittu. Tutto era יִnito. ll suo
bambino era morto... il maschio lunto atteso. il suo cuore
ern spezzato, ma calmo... sentivo un vuoto mortale... Ma
non nsenuvn più ne paura né anguscra; non trclnuva. Guai".
duva il capitano con occln senza vua, iiidllici‘ciili, come se
tosse stata di pietra. o di legno...

—— Portatelu via ed uccidetela, ordinò il capitano... Ma
non qui vicino a. casa; fatele iure un tutto llCl nume.

(Jiena. nndo sottomessa nella di! rione in cui la spinge-
vano i meni... 5t, era. il villaggio uuve era. nata, in cui
era crescruta, dove si era sposata e dove aveva atteso ii suo
bambino... Lra nolo nuainieulc e le era. stato lolto in poche
ore... Adesso era andalo Via per sempre... Essa stessa la.
veva. condannato a morte, i suoi occhi avevano guurduw la
l'lVOllellfl abbassarsi verso di lui ma, non avevo pronunciato
la. parola che avrehne distolbo il corpo mortale dalla. sua le.
mina... A0, non aveva pronunciata. quella. parola.

——— Non ho potuto, nano caro, murinoro come se suo l'i—
glio avasse potuto sentirla... 1.0 guardo... li saldato, mande-
Bll‘U, pOX'HLVH la. piccola VlLlllll'd. con ripugnauza, lit tosta In
“I“. Ulolla stese la llIBllO. L uuniu che la, àlJUl'luVu. esili), lll’d
su ripugnhva ionio portare il picuoio cadavere Che si ucci-
se, sono la suo. rcsponsubiuta, n darlo alla muore. questa lo
strinse al peuo. ma ancora caldo... le rigiuiia cauuverica
non aveva ancora invaso lo gambe e le braccia. Se non ci
tosse stato l'orribile piaga del viso, si sarebbe potuto cra-
dero addormentato

Olena. canimlnava Ira gli uomini che l'iiiquodravanu
senza domandarsi dove la conducevano. Non aveva capito
l‘ordine dato dal capitano in tedesco. Sapeva'che probabil-
mente l'avrebbero uccisa, ma non aveva paura... Per lei, la
morte del bambino era la fine di tutto.

ll vento sollievo e l'aria era piena di polvere nevosa.
Olona guardò le, יִnestre gelate delle casette. Non si vedeva
nessuno. Doveva salire da sola il suo ultimo calvario. Nes-
suno guardava dalle porte... La strada si stendeva deserto.





la creatura dalle braccia, ma ri/lula di rispondere. Con
un colpo in piena laccia, 1' capilano uccide, sotto gli
occhi della madre. il bambino.

wmwwwmmvwww

I3“ punlalnl

La casette. sembravano vuole. Non si vedevano che soldati
tedeschi e nessuno prestava attenzione alla prigioniera.

Uno spinlone le lece lasciare la strada per prendere il
sentiero. Era la pista che le donne seguivano per andare a
prendere l'acqua ed era tutto. ricorperta di uno strato di
ghiaccio. Olena sdrucclolò una volta poi continuò a sdruc-
ciolore ad ogni passo. I suoi piedi feriti le facevano mole.

ll ruscello, in mezzo al burrone era gelato e coperto di
lieve.

Se ne potevo riconoscere il posto, solo perchè le donne
avevano forato la neve per poter attingere acqua. Olona vi.
da da lontano l'apertura scura del ghiaccio che le donne
spezzuvano ogni giorno.

Non capiva dove la conducevnno... Più in là, nel bur-
rone, c'erano i cadaveri inscpolti per ordine dei tedeschi.
Forse l‘avrebbero t'ucilaiu li’! li lei, semplice contadina,
avrebbe dunque la stessa sepoltura dei soldati dall'esercito
sov1etico morti in battaglia?

—— Eh, dOVe vai?

Non capi le parole, delle in tedesco, ma cnpl il colpo...
l soldati, l'uno davanti e l'altro dietro o lei, andavano drlt.
to ul buco che nlucchlnvn in modo sinistro la lieve bianca.

— Dammi il piccolo —— urlò uno dei due soldati, stenden-
do la niuno wrso ii cudmcre del hanilnno. apaventola, la
madre stringeva al seno la piccola spoglio, come se temen—
so che le potessero ancora iure inalc.

7 Unnnni n piccolo —— ripete ancora il soldato, scartair
dole la niuno, in tono llllllacclUbD. ll cadaverino cadde sul-
la item, Uienu si insinocclno vicino u lui... Le manine, i pie-
dini erano gia neri di lrcddo ed il rosa delicato delle pelle
vru scomparso... ll buco aperto del uso eru tutlo nero dal
sangue ruppreso in grossi coaguli.

Prima. che avesse potuto i-accoglierlo il soldato allerta
il corpo del linnbo con la buionelln e lo lancn) in aria. ll ca
davere ricudde sullorlo del buco. L'altro uomo corsa per
raccoglierli), lo inulo anch‘esso sulla baionetta. e lo lanciò
in. aria. Questa volia aveva lllll'alo giusto. ll corpicmo cad-
de nell'acqua, delle bolle salirono alla superיִcie scura. e la
correnle .t'ece sparire i resti mutua.“ ciel corpo sono il
ghiaccio.

Ulena, nggliiacciata, restava in ginocchio. Ricordo il suo
sogno, riconobbe il posto, il buco nero nel ghiaccio. Era
tullo orlaio di \ul‘de. Lucquu scura eia lncrespala e inur.
morava nella lotta cne sosteneva per liberarsi dal buco do—
ve era prigioniera... poi geunnuosi di nuovo verso riva:
più lontane, spuiiva sono n ghiaccio. Da un tuto, in dove
ii piccolo cadavere eru cadulo una prima volta, rimaneva
una chiazza rossa come l'impronta di un marchio.

Olena fissava con occhi smortl l'acqua che gorsogliavu
dolcemente. L‘acqua aveva preso il piccolo cadavere. ll uno
bambino era. scomparso. Non restava lll lui, della sua Vita,
che la marco sanguigna sulla neve. questo marchio scar-
latto sulla bianca dislesa. Adesso il ruscello lo portava via,
lontano, verso l‘ignoto, sotto lo strato di ghiaccio... Olena
sapeva, come se il suo sguardo potesse attraversare lo stra.
to di neve e di ghiaccio, che il ruscello del suo villaggio no.-
tìo cullava dolcemente il piccolo cadavere, lo portava tene.
ramenle con l‘attenzione di una madre, e lo avvolgeva in una
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