Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
Testi pagina 39
noidonne settembre 2007 39
Le abitudini di bambini e adolescentisomigliano sempre più a quelle degli
adulti: sedentarietà, tendenza a man-
giare fuori pasto, prima colazione non
corretta.
Le ricerche mostrano che il sovrappe-
so e l'obesità nei bambini si riscontrano
in modo più marcato nei paesi del Sud
Europa nei quali si verifica un forte au-
mento nel consumo di alimenti indu-
striali ricchi di grassi, zuccheri e sale,
principali cause dell'obesità legate ad
una non corretta alimentazione ed alla
riduzione dell'esercizio fisico. A causa
dell'obesità, le nuove generazioni po-
trebbero essere le prime a
vivere meno dei propri
genitori.
L'obesità infantile e
adolescenziale, in au-
mento progressivo nei
Paesi a più elevato tenore
socio-economico, rappre-
senta un problema nutri-
zionale di grande rilievo
sociale perché i bambini
obesi presentano un forte
rischio di diventare adul-
ti obesi che va ad ag-
giungersi ad altri disturbi
e fattori di rischio come
quelli per diabete e ma-
lattie cardiovascolari.
E' assolutamente ne-
cessario modificare gli stili di vita con
comportamenti più sani e ricordare che
nello sbilancio fra entrate e uscite calo-
riche è di fondamentale e decisiva im-
portanza favorire la buona alimenta-
zione e l'attività fisica a casa, a scuola
ed in comunità..
Quali strumenti educativi per impo-
stare un rapporto corretto con l'alimen-
tazione? Da un'iniziativa congiunta dei
Ministeri della Salute e dell'Istruzione
nasce l'impegno ad intervenire concreta-
mente "sul campo" per l'arricchimento
dell'offerta educativa che le scuole del-
l'obbligo dedicano all'educazione alla
salute. Prende vita così un piano di pre-
venzione che chiama alla collaborazio-
ne anche il ministero delle Politiche
Agricole e Alimentari e che ritiene di de-
cisiva importanza il contributo alla pro-
mozione di scelte alimentari che posso-
no contare su prodotti agricoli di quali-
tà offerti dai distributori automatici di "
piccoli pasti - rompidigiuno" presenti
nei luoghi di aggregazione e di comuni-
tà. Si tratta di un piano educativo arti-
colato che, basandosi su un'azione inte-
grata fra i diversi ministeri, e svilup-
pando la rete di mense-bio assicurate
dalle amministrazioni comunali, coin-
volgerà i docenti della scuola d'infanzia
ed elementari
con momenti di
formazione sui
corretti com-
portamenti a
tavola e sullo
sviluppo di ca-
pacità critiche
rispetto alla
pubblicità che
con i suoi mes-
saggi invita il
giovane consu-
matore a scelte
alimentari basate più sul gadget che
sull'effettivo valore nutrizionale.
L'iniziativa che rappresenta un im-
portante passo nella direzione delle
buone prassi a tutela della salute, vede
il coinvolgimento di Federconsumatori -
associazione dei consumatori presente
sul territorio nazionale con una rete di
sportelli informativi sulle diverse pro-
blematiche del consumo - che ha dato il
proprio contributo nella definizione del-
le "Linee di indirizzo" e che, con i propri
esperti di settore, sostiene nelle scuole e
nei luoghi di comunità la campagna
promossa dal Coordinamento Naziona-
le Marketing Sociale per la loro diffusio-
ne fra i giovani e gli operatori socio-
educativi. La Federconsumatori contri-
buisce all'azione informativa con il pa-
trimonio costruito attraverso i propri
progetti nel mondo della scuola grazie
ai quali ha potuto leggere "direttamente
sul campo" un bisogno sociale a cui
queste linee d'indirizzo possono dare
una parziale, ma positiva risposta.
I nuovi distributori automatici se sa-
ranno rispettosi delle linee definite, con
l'offerta di "piccoli pasti" o alimenti di
"ristoro" da consumare in attesa dei pa-
sti principali della propria giornata, po-
tranno diventare un concreto strumento
di prevenzione e di sti-
molo a nuovi e più cor-
retti comportamenti ali-
mentari. Le Istituzioni
hanno accolto favore-
volmente l'iniziativa e
cominciano ad orientare
le proprie politiche verso
l'applicazione delle nuo-
ve linee e verso la pro-
mozione di nuove e cor-
rette modalità di offerta
di piccola ristorazione;
tra le città sensibili ed
impegante in tal senso
c'è Modena che ha dato
il via ad una campagna
di sperimentazione "La
scuola del mangiar sa-
no" diretta alle Scuole medie di 1° grado
con cui il Comune di Modena promuo-
ve le buone abitudini alimentari e sani
stili di vita.
I numeri dell'obesità
di bambini e adolescenti
L'ultimo rapporto dell'OMS informa
che , in Italia, mediamente il 4% dei
bambini e degli adolescenti è obeso e il
26,9% dei maschi e il 21,2% delle fem-
mine tra i 6 e i 17 anni, è in sovrappeso
e il fenomeno è in accelerazione; tra i sei
ed i nove anni è la fascia di età in cui il
fenomeno si manifesta maggiormente,
ma per gli adulti il problema non è me-
no grave: gli obesi sono 4 milioni; un
adulto su 3 è in sovrappeso; il 9,1% è
obeso. Secondo gli ultimi dati dell'Istitu-
to Auxologico Italiano, nel nostro Pae-
se, è obeso il 12 % dei bambini sotto i
13 anni (nel 2003 era il 10 %), mentre
quelli in sovrappeso sono oltre il 35 %
(contro il 30 per % del 2003).
Stop all’obesità
Renata Frammartino
mangiar bene