Numero 7 del 2007
Uomini contro la violenza sulle donne
Testi pagina 39
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“Gambe di ferro e mani di burro” .E' il motto delle amazzoni, atlete
senza limiti di età, che sfidano capacità
tecniche e resistenza, su distanze com-
prese tra i 90 e i 160 km di percorso.
Uno sport nato alla fine degli anni '80
che appassiona sceicchi e musulmani e
che grazie alla determinazione della
principessa Haya Bint Al Hussein di
Giordania, mira ad entrare nel novero
delle discipline olimpiche. E' il mondo
dell'Endurance Equestre. Un tuffo nel
passato, più vicino alle giostre di anti-
chi cavalieri che ai circuiti degli ippo-
dromi cittadini. Un salto nella natura e
un rapporto strettissimo con il cavallo,
più facile da creare se sei donna. Non ci
sono limiti di peso né di altezza. Vince
chi è più empatico con il destriero e ri-
esce a diventare un tutt'uno con il ca-
vallo. Più sono di razza e più sono sen-
sibili, come gli uomini. Ognuno con il
proprio carattere, più facile da governa-
re se mantieni le gambe ferme e le bri-
glia morbide e non perdi la pazienza e
riesci a tenere o a mollare quando serve.
Ascoltando il cavallo quando è stanco
per la salita, o nervoso, a pochi metri
dal traguardo. Niente frusta per guidare
ma tanta sensibilità e attenzione. I ca-
valli perdono fino al 30 % del peso cor-
poreo e alla fine di ogni manche devono
riposarsi e ricevere l'ok dai veterinari
che controllano battito cardiaco e para-
metri generali. Proseguono solo quelli al
top della forma. Quelli che sono stati
meglio amministrati durante la gara.
"Le donne sono più dotate di noi in que-
sto sport", dice Fausto Fiorucci, organiz-
zatore e vincitore della Nakheel Roman
Theatre Race, sul percorso dei 120 km,
della Coppa delle Nazioni Ceio d'Italia
che nell'edizione 2007 si è tenuta a fine
maggio a Gubbio. 140 iscritti prove-
nienti da tutti i paesi del mondo. Ognu-
no con il proprio viaggio e una storia da
raccontare davanti a un bicchiere, la se-
ra prima della gara. Cadono barriere e
la politica assume i toni pacati della
lealtà. L'Oriente incontra l'Occidente in
quel confronto di solidarietà tra popoli
e nazioni che solo lo sport riesce a crea-
re. Un evento per l'Italia, dove l'Endu-
rance Equestre vanta tradizioni d'eccel-
lenza e ha presentato, con successo, una
nutrita pattuglia di amazzoni. "Per me è
stato un ritorno a casa", dice Michela
Carlet quarantottenne, veterana di que-
sto sport, piazzata 14esima nella 160
km. Insieme a lei argentine, tedesche e
canadesi. E poi giordane, di religione
musulmana, che vestono all'occidentale
e riempiono di sguardi la sala stampa
dell'hotel ai Cappuccini - anch'esso di-
retto da una donna - che sovrasta l'area
archeologica del Teatro Romano, con
una vista mozzafiato sulla Gubbio me-
dievale.
Emanuela Irace
Gambe di ferro e mani di burro
Gubbio Endurance 2007
amazzoni e cavalieri si contendono il primato in una delle
specialità sportive più affascinanti dell'ippica, a Gubbio per il
Fei Nakheel Nations Cup 2007 e il Nakheel Roman Theatre Race
Angela Origgi, al traguardo della 160 km. Sullo
sfondo, il Teatro Romano
Mercedes Tapia, argentina. 5^classificata ai Mondiali di
Germania 2006. 4^in Spagna ai Mondiali 2002. Monta
un cavallo femmina. Non ha terminato la gara perchè la
cavalla è scivolata ed è stata eliminata per zoppia
Vittoria Ciuchi mentre si rinfresca nella tinozza in cui
si abbevera il suo cavallo. Ha diciotto anni ed è stata
l'amazzone più giovane presente a Gubbio. Si è clas-
sificata al ventesimo posto
Rebecca Arnold, Germania, 25esima nella 120 km.
Ha un braccio fasciato perchè il giorno prima della
gara l'ha morsa il suo cavallo