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Numero 10 del 2008

Futuro (passato) prossimo


Foto: Futuro (passato) prossimo
PAGINA 39

Testi pagina 39

noidonne ottobre 2008 39
Abbinare il cibo e il vino significacreare un'armonia di profumi e gu-
sti, in modo da esaltare le caratteristi-
che di entrambi che caratterizza da
sempre la cucina mediterranea. In un
buon abbinamento il vino non deve pre-
dominare sul piatto e viceversa: quindi
un piatto dal sapore delicato richiede
un vino "leggero", mentre un piatto ricco
richiede un vino ben strutturato.
Anche per il vino l'etichettatura rap-
presenta la sua carta di identità e le in-
dicazioni vanno ad aggiungersi alla ge-
nerale normativa che il legislatore ha
previsto per tutte le categorie di alimen-
ti. Il vino è perciò tra gli alimenti che la
normativa regola con precise disposizio-
ni come prodotto meritevole di una par-
ticolare tutela in virtù sia delle specifi-
che caratteristiche che del valore che i
consumatori gli attribuiscono. Il termi-
ne "vino" ha origine dalla parola san-
scrita vena (amare) da cui derivano an-
che i termini Venus e Venere. Le sue ori-
gini sono probabilmente orientali: la vi-
te (Vitis vinifera) infatti è arrivata in
Europa dall'Asia relativamente tardi e si
presume che si sia diffusa a partire dal-
l'India. Il vino è una bevanda alcolica
ottenuta per fermentazione del mosto
(succo) d'uva ad opera dei lieviti (sac-
caromiceti) presenti sulla buccia e nella
polpa del chicco d'uva, che trasformano
gli zuccheri dell'uva in alcol etilico e
anidride carbonica. Al termine della fer-
mentazione il mosto diviene vino. La co-
lorazione dal bianco al rosso del vino è
dovuta al tempo di permanenza delle
bucce con la polpa dell'uva e con il mo-
sto, le bucce rilasciano il colorante na-
turale: il tannino. Il vino ottenuto viene
fatto riposare in un processo di affina-
mento, successivamente è possibile farlo
invecchiare in apposite botti (barriques)
e infine imbottigliato.
Le informazioni in etichetta
Alcune diciture sono importanti per
la rintracciabilità di un prodotto e, nel
caso specifico, di un vino ad esempio la
denominazione di vendita, il lotto, il vo-
lume nominale del recipiente, l'imbotti-
gliatore. Nei casi di ritiro del prodotto
dal mercato, per raggiungere anche i
singoli consumatori attraverso i mezzi
di informazione, i dati che vengono co-
municati dall'azienda ai consumatori
sono quelli presenti in etichetta, siano
essi obbligatori o facoltativi.
Alcuni dati sul consumo di vino
Da una ricerca sul consumatore ita-
liano è emerso che, quando acquista un
vino, è più preparato e selettivo rispetto
al passato. Il 76% degli italiani consu-
ma il vino, e oltre la metà lo consuma
regolarmente, la restante parte ne fa uso
solo in alcuni giorni della settimana o
più raramente. Il consumo è prevalente-
mente domestico (58,7%) e si sta raffor-
zando la tendenza al consumo fuori ca-
sa nella fascia giovane, nella quasi to-
talità dei casi (dal 90 al 97%) il vino è
bevuto ai pasti.
I valori
nutrizionali
per 100g di pro-
dotto sono : Kcal 70;
Proteine g 0; Carboi-
drati g 0; Grassi g 0.
Consigli per
scegliere…
Vale la pena ri-
cordare che è sempre
meglio ridurre le
quantità e gustare
un bicchiere di vino di buona qualità af-
frontando un maggior costo; ne trarrà
beneficio la nostra salute!
Cercare l'anno di produzione.
Il nome del produttore deve essere
scritto in maniera chiara e per esteso.
Meglio acquistare un vino con la di-
citura "Prodotto e imbottigliato" e non
solo imbottigliato.
Scegliere produttori che già si cono-
scono.
I vini Doc e Docg danno molte ga-
ranzie sulla provenienza e su come vie-
ne prodotto un vino.
Renata Frammartino
Il vino, sapore mediterraneo
mangiar bene
Il vino… in cucina…
per i primi piatti di pasta o riso:
- se il condimento è a base di pesce, vi-
ni bianchi, più o meno corposi.
- se il condimento è a base di carne, vi-
no rosso, purché non troppo corposo;
per la carne rossa si preferiscono i vi-
ni rossi;
per la carne bianca specie se servita
fredda, si preferiscono i vini bianchi di
buon corpo;
per i secondi piatti di pesci grassi in
umido si consiglia un vino rosso legge-
ro, per aragoste e frutti di mare, invece,
vini bianchi secchi, freschi e delicati o
spumanti;
ai formaggi a pasta molle e a quelli
non stagionati si adattano vini poco
corposi, bianchi o rossi leggeri;
con formaggi a pasta dura e stagiona-
ti sono migliori i vini con maggiore
struttura;
per i dolci leggeri e delicati si consi-
glia un vino dolce e leggero, per quelli
elaborati e ricchi i vini liquorosi.
Le categorie
Vini da tavola
- Vino da tavola (VDT);
- Vino da tavola con indicazione
geografica tipica (IGT).
Vini di qualità prodotti in
regione determinata (VQPRD );
- Vino a denominazione di origine
controllata (DOC);
- Vino a denominazione di origine
controllata e garantita (DOCG).
Vini speciali ( aromatizzati,
liquorosi, ecc..)
- porto, marsala, ecc…
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