Numero 7 del 2008
Vacanze: turismo a 360°
Testi pagina 39
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ri, poco inclini a riforme in senso
progressista e l'esito dell'iter buro-
cratico della norma non è affatto
scontato. Il Consiglio dei Guardia-
ni ha il compito di vigilare sulla 'is-
lamicità' delle leggi votate dal Par-
lamento e possono bloccare le
norme che ritengono non islami-
camente corrette. La misura, però,
dovrebbe passare in virtù di un
precetto di giustizia, in quanto uo-
mini e donne pagano le stesse
somme per le polizze assicurative.
Mali
In carovana per la pace
"La miglior vendetta è amare,
perdonando chi vi ha fatto soffri-
re": si rivolgono ai ribelli che da
settimane hanno ripreso il confronto con le forze armate
nel nord del paese le esponenti del 'Movimento nazionale
delle donne per la salvaguardia della pace e dell'unità na-
zionale' (Mnfpun) che, insieme con altre organizzazioni
femminili, hanno deciso di avviare un'iniziativa di sensibi-
lizzazione per la pace nella regione settentrionale di Kidal.
"Noi, donne del Mali, non ci riconosciamo in questo modo
di rivendicare, perché non si può garantire lo sviluppo nel-
l'odio e la violenza" ha detto Mariam Djibrilla, presidente
dello Mnfpun, riferendosi alla rivolta di Ibrahim ag Bahan-
ga, il ribelle tuareg che ha ripreso una lotta molto criticata
dagli altri esponenti della sua stessa comunità. La campa-
gna di sensibilizzazione
vuole mobilitare le donne al
consolidamento della pace
attraverso un lavoro sul
terreno, per far comprende-
re l'orrore della guerra. Le
partecipanti hanno scritto
messaggi affissi su un gran-
de striscione che farà il giro
del paese con una carovana
della pace; è prevista anche
una tappa presso le basi dei
ribelli nella regione di Kidal.
Colombia
Donne
ed emigrazione
L'Organizzazione Inter-
nazionale per le Migrazioni
(OIM) e l'Istituto Interna-
zionale di Ricerca delle Na-
zioni Unite per la Promo-
zione della Donna ( IN-
STRAW) hanno divulgato i
risultati di uno studio sul
flusso migratorio colombia-
no verso la Spagna nel qua-
le risulta evidente che il fe-
nomeno sta assumendo
sempre più connotati fem-
minili. Nel 2005 3,3 milioni di colombiani viveva fuori dal
paese e di essi il 23% in Spagna. Dei 4000 milioni di dolla-
ri di rimesse che arrivano in Colombia il 54% sono inviati
da donne. Lo studio sottolinea che l'invio di denaro per una
donna presuppone uno sforzo maggiore rispetto ad un uo-
mo, dovuto al fatto che i salari femminili sono sensibil-
mente inferiori. La ricerca conclude che se si continuerà a
portare avanti una visione puramente economicista e cieca
rispetto alla prospettiva di genere si correrà il rischio di
strumentalizzare le donne migranti, di rinforzare la distri-
buzione disuguale dei carichi familiari e rafforzare un si-
stema socioeconomico che genera le disuguaglianze strut-
turali che promuovono l'emigrazione.
Africa
I diritti delle donne migliorano l’economia
L'incarico che si è dato l'Africa Gender Parity Group,
nuovo strumento del Forum economico mondiale presen-
tato alla XVIII riunione dell'organizzazione a Cape Town e
quello di trovare la maniera per combattere l'ineguaglianza
di genere e migliorare l'accesso delle donne nell'economia
africana. Del gruppo fanno parte 40 influenti donne e uo-
mini africani, scelti dal mondo della politica, dell'economia,
della cultura, dei media e della società civile. "Le donne
rappresentano una parte importante delle economie africa-
ne e potrebbero contribuire ancora di più allo sviluppo con
un maggior riconoscimento dei loro diritti fondamentali",
ha detto Saadia Zahidi, responsabile del Women leaders
programme del Forum economico mondiale ed ora anche
direttrice del nuovo gruppo. Nella sua prima riunione il
gruppo ha indicato tre priorità: un maggiore impegno dei
governi nel finanziare la
scuola con particolare rife-
rimento alla scolarizzazio-
ne femminile; migliorare le
normative anti discrimina-
zione, in particolare nell'a-
rea del diritto di proprietà,
e verificare la loro applica-
zione; svolgere un'indagine
conoscitiva generale su
quali programmi hanno ot-
tenuto i risultati migliori
per ridurre le ineguaglianze
e trasferire queste espe-
rienze in altri paesi del
continente. Del gruppo
fanno parte anche la vice-
presidente del Sudafrica
Phumzile Mlambo-Ngcu-
ka, la governatrice della
banca centrale del Botswa-
na Linah K. Mohohlo,
Amadou Mahtar Ba, Presi-
dente del 'All Africa Global
Media', Ndi Okereke-On-
yiuke direttrice generale
della Borsa della Nigeria e
Nyasha P. Zhou, direttore
esecutivo delle 'PG Indu-
stries' in Zimbabwe.
Fonti, IPS, Adital, Peace Reporter