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Numero 8 del 2014

Viaggiatrici


Foto: Viaggiatrici
PAGINA 39

Testi pagina 39

33Luglio-Agosto 2014
SP
AG
NA
lA SociETà civilE
SPAGNolA
è dEciSA A NoN
NEGoziArE il diriTTo
All’AuTodETErmiNAzioNE
dEllE doNNE
iN mATEriA di AborTo
gnol”  a Parigi. Sintomo del fatto
che il documentario avrà una
eco internazionale, così come
è stato in occasione della ma-
nifestazione del primo febbraio,
che ha riempito anche le piaz-
ze delle principali città europee,
Roma compresa. L’affossamento
della  risoluzione Estrela  al Parla-
mento Europeo e la concomitanza
delle vicende spagnole, oltre all’invete-
rato scandalo dell’obiezione di coscienza  in Italia che
sta svuotando  la legge 194, mobilitano tutt* all’azione
collettiva. Che sia una donazione per il documentario,
l’organizzazione di una manifestazione, o la creazione
di una rete piccola o vasta poco importa. A ognun* la
sua modalità di lotta.
(contro)riforma Gallardòn:
occorre sapere
A pochi giorni dalle celebrazioni natalizie un brutto
regalo sotto l’albero per le donne spagnole. Il 20
dicembre 2013 il Ministro della Giustizia Gallardòn
del Partido Popular presenta il suo “ante proyecto de
ley” di riforma della disciplina in materia di aborto.
La legge si chiama “Legge per la Protezione
della vita del concepito e dei diritti della donna
in gravidanza” e il Ministro fa sapere che la norma
vuole tutelare “i più deboli, ovvero i bambini
concepiti e non nati”. La proposta, che modifica
la precedente legge approvata dal PSOE nel 2010,
prevede che l’aborto sia permesso solo nei casi di
violenza sessuale o di rischio duraturo e comprovato
per la salute fisica o psichica della madre, che dovrà
essere certificato da ben due medici.
4 La contro-protesta delle donne non si fa
attendere. Dalle Asturie un nucleo di femministe
lancia l’idea di una grande manifestazione a
Madrid il successivo primo febbraio.
4 A bordo di quello che è stato ribattezzato
el Tren de la Libertad, giungono a Madrid
circa 150mila persone da tutta la Spagna:
donne, uomini, vecchi e giovani a manifestare
inondando le strade della capitale al grido “Es
una dictadura eso es!” Contemporaneamente
nelle principali piazze straniere le donne
aderiscono all’appello delle spagnole facendo
sentire le loro proteste in segno di solidarietà
e di rifiuto di una legge conservatrice e
oscurantista.
4 Le elezioni europee spostano l’attenzione
del Governo per qualche mese, che torna
all’attacco dopo il sostanziale benestare,
arrivato i primi di giugno, del Consejo Fiscal,
organismo che verifica la conformità delle
leggi proposte con l’assetto giuridico sancito
dalla Costituzione nel rispetto della tutela dei
cittadini. Il Consejo ha contestato al Governo
due aspetti della legge: la certificazione da
parte di due medici e la possibilità che la
minore che si trovi ad abortire debba delegare
la decisione ai familiari. L’impianto della legge
però di fatto rimarrebbe invariato.
4 Il Governo intende trasformare l’ante proyecto
in una proposta a tutti gli effetti da presentare
a Luglio alla Cortes spagnola e di approvare la
legge entro la fine del 2014.
S. V.
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