Numero 4 del 2012
Obiettori. Di coscienza?
Testi pagina 39
Naiza H. Khan
New Clothes
for the Emperor //, 2009
Courtesy l'artista
e Rossi & Rossi
al passo con i tempi, ma che è ancora troppo legato alle
rigide leggi di una società fondamentalista. Le sue scul-
ture, come le fotograï¬e in mostra, rivelano un accento pro-
vocatorio e pungente, che coniuga la leggerezza dei tes-
suti per la biancheria intima femminile con la freddezza
e pesantezza dell’acciaio, ricreando così un immaginario
esercito tanto raffinato quanto suggestivo.
YOKO 0N0. Giappone.
Esplora il tema della violenza e l’oppressione attraverso
l’arte concettuale e la performance. Per la mostra sono sta-
ti selezionati alcuni dei suoi video più celebri.
LYDIA SCHOUTEN, Olanda.
Dopo un soggiorno a New York l’artista rimane segnata
dalla violenza che viene trasmessa attraverso i media ame-
ricani. Le sue opere raccontano il mondo del crimine rap-
presentato in TV, fatto di omicidi, aggressioni, interviste
ad assassini e ritagli di giornali.
NANCY SPERO, USA.
Femminista, impegnata e attiva nelle lotte sociali, è da
sempre impegnata a combattere le discriminazioni con-
tro le donne. Le sue opere raffigurano vittime e carnefici,
scritte in rosso sangue vedono prevalere nel mondo la
violenza e la prevaricazione maschile virata in guerra e
bombe falliche.
Loredana Longo
Floor #5, Triangle Shirtwaist Fire, 2012
Courtesy l'artista
LOREDANA LONGO, Italia.
Rappresenta il ritorno dell’arte italiana all’interno della
Biennale Donna. L’artista catanese si è impostata all’at-
tenzione dell’ambiente dell’arte internazionale, realiz-
zerà per la mostra un’installazione site-specific dal titolo
Floor. L’opera rappresenta un pavimento realizzato in
cemento impoverito, che “intrappola†nelle sue matto—
nelle abiti e ornamenti femminili. Questi frammenti di
vita sigillati nella trama del pavimento, vengono “incon-
sapevolmente“ calpestate dagli spettatori di passaggio.
l’opera della Longo ricorda l’incendio della fabbrica di
camicie di New York “Triangleâ€, avvenuto nel 1911, in-
cidente che si collega simbolicamente alla lotta femmi—
nile peri diritti sociali e al festeggiamento dell’8 marzo,
Giornata Internazionale delle Donne.
Immagini
Amiche
Campagna promossa dall’UDl
PREMIATE LE DONNE NORMALI
Sono tutte bellissime, altissime, magrissime. Sono le donne della pub-
blicità , quelle che sorridono sicure sulle pagine dei giornali, sui car-
telloni tre per sei, sugli spot televisivi. Donne irreali, inventate per far
vendere un prodotto e nelle quali quasi nessuna si riconosce. Ma si
può fare buona pubblicità senza ricorrere ai soliti stereotipi? A ve-
dere quanto è accaduto il 2 marzo scorso, presso lo Spazio Europa
del Parlamento europeo a Roma, si direbbe proprio di sì. La secon-
da edizione del Premio Immagini amiche, iniziativa promossa dal Par-
lamento Europeo e dall’UDI in partenariato con il Dipartimento Pari
Opportunità e con la Commissione europea, è volta proprio a valo-
rizzare una comunicazione che veicoli messaggi creativi positivi, ha
visto la vittoria di donne ’vere' come Milena Gabanelli e Geppi Cuc-
ciari per la televisione, Kinder cereali per lo spot con Valentina Vez-
zali, Piazza Italia e l’agenzia Diaframma Advertising per le affissio-
ni, AMREF per la pubblicità sulla stampa e l’Organizzazione Interna-
zionale per le Migrazioni per la pubblicità sul web. La scelta, presa al-
l'unanimità dalla giuria presieduta dalla giornalista e scrittrice Daniela
Brancati, è stata affiancata da quella non meno importante del “p0-
polo del web", che ha espresso le sue preferenze votando sul sito
www.premioimmaginiamicheit, e che ha decretato la vittoria di
SkyTGZ4 per la televisione, dello spot della Mellin e del video “Per la
mia strada", realizzato da Corrente Rosa, per quanto riguarda il web.
Pieno accordo con la giuria, invece, per quanto riguarda il premio alle
affissioni che ha visto vincere nuovamente Piazza Italia e quello per
la carta stampata, che è andato ancora a AMREF. Una menzione spe-
ciale della giuria è andata al comune di Padova per essere interve-
nuto con determinazione per liberare la città da campagne pubbli-
citarie fondate su stereotipi violenti e sessisti, rinnovando l’impegno
nella lotta contro ogni tipo di violenza sulle donne e nella promozione
di una cultura differente. Infine un riconoscimento della giuria è an-
dato all 'lstituto tecnico commerciale di Bologna Rosa Luxemburg. Alla
premiazione insieme ad alcune eurodeputate erano presenti, oltre a
Clara Albani, direttrice dell'Ufficio informazione di Roma del Parla-
mento europeo, Emilio Dal Monte, vicedirettore della Rappresentanza
in Italia della Commissione europea, Alessandra De Marco per il Di-
partimento Pari opportunità e Vittoria Tola per I’UDI.
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