Numero 4 del 2007
Al centro dell'attenzione
Testi pagina 38
Oltre una decina di anni fa su richie-sta del Comune di Nonantola pro-
dussi per l' Italia due concerti di un'arti-
sta d'eccezione Esther Bejarano supersti-
te dell'orchestra femminile di Ausch-
witz-Birkenau, cantante della pace,
scrittrice autrice tra l'altro del famoso
"Viviamo comunque", fondatrice del-
l'Associazione vittime dal nazifascismo
- federazione degli Antifascisti (VVN -
BdA) -, straordinaria militante dell'anti-
fascismo e della pace, medaglia "Carl-
von-Ossietzky" della lega Internazionale
dei diritti umani- che da anni col pro-
getto "Coincidence" propone concerti di
canti della disapora, dell'antifascismo e
della resistenza internazionale dall'in-
trigante titolo "Canti per la vita". Nuo-
vamente in Italia in gennaio, a Reggio
Emilia per il concerto per la "Giornata
della memoria", lo stesso giorno, a po-
chi chilometri, a Carpi, città del campo
di Fossoli, Maria Grazia Cucinotta voce
recitante dell'Orchestra del Maggio Mu-
sicale Fiorentino, le dedica l'esibizione. I
suoi impegni non le hanno permesso di
trasmetterci il suo saluto per il numero
di Marzo, ma forse per Aprile potrebbe
anche essere più opportuno,
forse perché il suo concerto si
conclude con quella canzone
italiana che è "Bella Ciao".
Dopo l'istituzione della
giornata della memoria
che cosa rappresenta e che
cosa significa quella data
e proprio il 27 dare un
concerto?
È stata una grande gioia
poter partecipare con le no-
stre canzoni alla commemo-
razione del 27 gennaio, data
della liberazione del campo di concen-
tramento di Auschwitz.
Vorrei che in quest'occasione non si
dimenticasse che il 27 gennaio 1945 fu
sì liberato il campo di Auschwitz, ma
non i suoi prigionieri, i quali - coloro
che erano in grado di farlo!- dovettero
incamminarsi verso la "marcia della
morte", andare cioè a piedi in altri cam-
pi, dove poi continuarono ad essere tor-
mentati ed anche torturati. Ciò non to-
glie alla ricorrenza la sua fondamentale
importanza: mai e poi mai deve cadere
l'oblio su quei fatti. Le giovani genera-
zioni devono sapere degli efferati crimi-
ni nazisti, perché solo chi conosce la
storia inenarrabile può impedire che es-
sa si ripeta.
Perché la musica?
La musica ha sempre fatto parte di
me. L'ho, per così dire, succhiata col lat-
te materno, e ho sempre desiderato di-
ventare cantante o attrice. Ad Ausch-
witz fu proprio la mia musicalità a sal-
varmi la vita e grazie ad essa entrai nel-
l'orchestra femminile di Birkenau.
Dopo la mia liberazione ho studiato
da soprano leggero in Israele. Sono con-
tenta d'aver trovato il coraggio dopo
Auschwitz di dedicarmi alla musica: es-
sa mi ha consentito di far conoscere a
tante persone le atrocità del nostro pas-
sato, e la mia storia personale si riflette
nelle canzoni che interpreto coi miei fi-
gli e un paio di altri musicisti.
Assieme a loro lotto per la pace e per
l'amicizia fra i popoli, ed anche per una
maggiore giustizia fra gli uomini.
Care Amiche, dopo queste parole di-
venta difficile trovare altre domande
proprio perché a volte esse, riappro-
priandosi del loro significato autentico,
ci dicono molto di più di quanto nel no-
stro linguaggio quotidiano vogliamo in-
tendere noi.
aprile 2007 noidonne38
Da Birkenau l'orchestra di pace
Intervista a Esther Bejarano
Graziella Bertani
è stata la musica dell'orchestra femminile di Auschwitz-Birkenau
a salvarla dalla morte nel campo di concentramento
Grande ufficiale
della Repubblica
Giuliana Dal Pozzo, che ha diretto per ven-
t'anni la rivista noidonne, e che oggi colla-
bora alla nuova serie di questo nostro gior-
nale, è stata insignita del titolo di Grande
ufficiale della Repubblica come ideatrice e
fondatrice del Telefono Rosa, il servizio di
volontarie a favore delle donne nato nel
1988. L'onorificenza le è stata consegnata
dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione di una
speciale cerimonia per celebrare l'Otto marzo al Quirinale, che ha visto an-
che la presenza dei ministri Bindi, Melandri, Pollastrini, Fioroni e Mussi,
nel corso della quale alcune donne che si sono distinte nell'attività socio-
culturale sono state onorate con la decorazione dell'Omri (Ordine al meri-
to della Repubblica italiana).
Abbiamo vissuto questo riconoscimento come fosse simbolicamente con-
segnato a tante donne che ogni giorno si impegnano accanto ad altre don-
ne. Lo abbiamo sentito anche un po' nostro. Un'occasione per stringerci
intorno a Giuliana con un abbraccio affettuoso.