Numero 6 del 2007
Bambini nel mondo sotto tutela
Testi pagina 38
Corpi bulimici, medicalizzati, scritti.Corpi controllati, anoressici, poten-
ti. Corpi abusati e rivoltati e venduti.
Corpi che esprimono silenzio. Corpi di
anziane. Corpi che parlano e che si sco-
prono, nelle pance al vento e nei sederi
che tanto piacciono ai maschi. Corpi
come luoghi in cui si ascrivono le rela-
zioni di potere: sesso e procreazione.
Corpi femminili che diventano confini
nelle relazioni con l'altro.
E' il paradigma del pensiero femmini-
sta che attraverso la concezione del sé
pone l'identità soggettiva in tutta la sua
drammaticità. "Io non ho mai visto un
corpo" dice Barbara Duden, con la pro-
vocazione di una intelligenza che di
corpi ne ha visti tanti. "Io sono una sto-
rica e ho a che fare con gli esseri umani,
non con i loro corpi". E' una lunga storia
quella dibattuta, raccontata e spiegata
al Festival della Filosofia, dal 9 al 13
maggio all'auditorium di Roma, che con
"Corpi di donna" ha dato voce al pen-
siero femminile, o a quello che ne rima-
ne, dopo gli scontri con la religione e la
deriva post-femminista.
Un corpo meta-storico, quello cerca-
to dalla Duden, tedesca, docente di Sto-
ria delle Donne, negli Stati Uniti, colla-
boratrice di Ivan Illich, e autrice di libri
come "Il corpo della donna come luogo
pubblico" e il "Gene in testa e il feto in
pancia. Storia del corpo femminile". In-
sieme a lei, Paola Binetti, Giovanna Me-
landri e Francesca Brezzi. Due ore e
mezza di interventi e dibattito. La pla-
tea piena di donne. L'atmosfera curiosa.
Le domande pertinenti. Anche quelle dei
maschi.
Una tavola rotonda per parlare di
come eravamo. Come siamo. E come
mai sapremo come saremo. Un insieme
di suggestioni, lavori su campo, tesi,
statistiche e politi-
che per raccontare i
corpi delle donne.
Finalmente un plu-
rale, tra i tanti ter-
mini unici della po-
litica maschile.
Sempre più piena di
Ismi, nonostante la
continua sempre
annunciata spari-
zione. Mentre il lin-
guaggio comune
continua a declina-
re al singolare gri-
glie concettuali co-
me razzismo e an-
tiamericanismo, dalle donne, si è posta
l'esigenza dei plurali. Ancora una volta.
Per fortuna. E già dal titolo: "Corpi di
donna". Una base simbolica forte. Una
riappropriazione del sapere sensitivo
che nella coppia "tecnica ed etica" non
parteggia per alcuno, ponendo al centro
del pensiero femminista della Duden la
fiducia nella propria carne e soggettivi-
tà: "Dobbiamo prendere le distanze dai
concetti astratti, muti e imbevuti di
consumismo e pubblicità: sguardo ma-
schile per eccellen-
za. La medicina
non ci opprime più
ma ci libera. Pone
delle opzioni e la
donna dovrà sce-
gliere tra queste".
Chirurgia estetica
e cyber-corpo. Me-
dicina ospedaliz-
zata o parto natu-
rale. Ecografie a
pioggia o segreto
della maternità
che può ritornare
fatto privato, sim-
bolico, unico.
giugno 2007 noidonne38
Carne e soggettività
Roma / Corpi di donna
Emanuela Irace
dal Festival della Filosofia di
Roma spunti di riflessione
sui corpi delle donne
Niente come prima
Il 15 giugno alla Casa Internazionale della
Donna, Via della Lungara 19 Roma (h.17-20)
presentazione del libro "Niente come prima
- Il passaggio del '68 tra storia e memoria" a
cura di Marina Giovannelli ed. KappaVu.
L'esperienza di una stagione straordinaria
rivive nella parola delle donne. Un libro per
superare la distanza tra generazioni e ripen-
sare il desiderio di politica: notizie, temi,
osservazioni, spunti, nodi irrisolti, in cui
risuonano voci oltre le appartenenze. Un
romanzo al femminile spinto dalla ricerca di
libertà che si propone come strumento per
riprendere l'azione. Saggi di Luisa Accati,
Cristina Benussi, Vilia Candido, Ludovica
Cantarutti, Maria Carminati, Annalisa
Comuzzi, Roberta Corbellino, Aldina De
Stefano, Elvia Franco, Marina Giovannelli,
Alessandra Kersevan, Marta Mauro, Mariangela Modolo, Gabriella Musetti,
Leda Palma, Pina Raso, Melita Richter, Antonella Sbuelz, Barbara Vuano.
Presenta Annabella Gioia, letture di Leda Palma, coordina Maria Paola
Fiorensoli. (E. R.)