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Numero 6 del 2009

Libere o sicure?


Foto: Libere o sicure?
PAGINA 38

Testi pagina 38

giugno 2009 noidonne38
Centro America / Costarica
Lavoratrici domestiche in lotta
L'Organizzazione Non Governativa costaricana ASTRA-
DOMES (Associazione di Lavoratrici Domestiche) dopo 17
anni di battaglie per avere un orario di lavoro giusto mi-
naccia di denunciare il Governo alla Corte Interamericana
per i Diritti Umani (CIDH) se non si giungerà in tempi bre-
vi all'abrogazione del vecchio Codice del Lavoro che per-
mette giornate lavorative di 12 ore, con la possibilità di
estenderle fino alle 16 ore, e all'approvazione di una nuo-
va legge che regolamenti il settore. L'Associazione chiede
che l'orario di lavoro delle domestiche sia equiparato a
quello degli altri lavoratori e cioè a 48 ore settimanali. Il
12% circa delle donne che lavorano in Costarica sono im-
piegate nel servizio domestico. Si tratta, secondo i dati
dell'Istituto Nazionale di Statistica, di 120000 persone;
90% sono donne, di cui il 60% immigrate, principalmente
dal vicino e più povero Nicaragua. Secondo le cifre raccol-
te ed elaborate dall'Organizzazione Internazionale del La-
voro (OIL) l'8,3% del lavoro infantile è impiegato in questo
settore; 9500 bambine/i e adolescenti tra i 5 ei 17 anni la-
vorano in case private. L'OIL precisa che la parte più con-
sistente del lavoro domestico si realizza nel mondo rurale
in cui la capofamiglia deve svolgere lavori agricoli fuori ca-
sa e ha bisogno di qualcuno, generalmente un minore, che
si occupi dei lavori domestici e della cura dei più piccoli. La
legge costaricana proibisce il lavoro fino a 15 anni di età e
dai 15 ai 17 anni lo regolamenta fino ad un massimo di 6
ore giornaliere. Purtroppo la gran parte delle lavoratrici so-
no al nero; solo il 12% è iscritta negli elenchi della sicu-
rezza sociale. Il salario fissato per queste impiegate è il più
basso del paese e equivale a 207 dollari al mese, metà dei
quali sono pagati in natura attraverso l'alimentazione, l'al-
loggio, oggetti di uso personale e di igiene. Per quanto ri-
guarda le ferie si ha diritto a 2 settimane all'anno solo se si
sono lavorate 50 settimane con lo stesso datore di lavoro.
La nuova legge obbligherebbe i padroni ad iscrivere le
impiegate domestiche all'Assistenza Sociale completamen-
te a proprio carico
e quindi introdur-
rebbe sostanziali
modifiche di con-
dizione e non solo
nell'aspetto orario.
Nel 2008
ASTRODOMES ha già vinto un'importante battaglia in se-
de della Corte Costituzionale nella quale è stata ricono-
sciuta la discriminazione che subiscono le lavoratrici do-
mestiche e si è deliberato che avessero un giorno libero a
settimana e il diritto alle ferie durante le festività naziona-
li. La stessa Corte però non ha riconosciuto l'omologazio-
ne dell'orario a quello degli altri lavoratori.
Adesso il Parlamento sta tergiversando nell'approvazio-
ne di una legge che equipari i diritti di queste lavoratrici
agli altri; ASTRODOMES sostiene che la ragione di questo
ritardo risiede nel fatto che anche "i ministri e i deputati
sono datori di lavoro e non è conveniente per loro aumen-
tare i diritti delle domestiche".
Centro America / Messico
È iniziato il processo contro lo Stato di
Chihuahua per i delitti di Ciudad Juarez
La Corte Interamericana dei Diritti Umani ha aperto a
Santiago del Cile il processo contro lo Stato messicano di
Chihuahua, accusato di non aver fatto giustizia per la
scomparsa, la tortura e l'omicidio di Claudia Ivette Gonzá-
lez, di 20 anni, Laura Berenice Ramos Monárrez, di 17 an-
ni, e Esmeralda Herrera Monreal, di 15 anni i cui resti furo-
no trovati a Ciudad Juárez, insieme ad altri 5 corpi di don-
ne mai riconosciuti nel 2001. Attraverso questo giudizio le
Organizzazioni ed Associazioni per i diritti umani messi-
cane e internazionali chiedono alla CIDH di pronunciarsi
sulle continue e gravi violazioni dei diritti umani delle don-
ne da parte dello stato messicano e di costringere lo stes-
so a compiere misure chiare di risarcimento per le famiglie
delle vittime. Lo stato di Chihuahua, che avrebbe dovuto
indagare sui fatti, è accusato dalle famiglie delle vittime, e
dalle associazioni che sostengono la loro battaglia per la
verità e la giustizia, di negligenza, inoperosità e in alcuni
casi di complicità nella vicenda dei femminicidi (447) che
dal 1993 stanno affliggendo quest'area del mondo.
Africa / Etiopia
Manifestazioni di piazza per chiedere
il rilascio di Birtukan Midekssa
Il principale partito di opposizione etiope ha manifesta-
to di fronte al palazzo del Presidente ad Addis Abeba e ha
marciato poi fino all'ufficio del primo ministro, Melles Ze-
nawi per chiedere la liberazione della sua presidente, Bir-
tukan Midekssa, condannata lo scorso gennaio al carcere a
vita.
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