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Numero 2 del 2009

Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...


Foto: Se 60 anni vi sembran pochi provate voi a lavorar...
PAGINA 38

Testi pagina 38

febbraio 2009 noidonne38
La manifestazione, cheha il patrocinio dell'as-
sessorato alle politiche cul-
turali dell'XI Circoscrizione
del Comune di Roma (28
febbraio - 9 aprile presso la
sede di Officine Fotografi-
che, in via Casale de Mero-
de 17/a), prevede l'avvi-
cendamento di tre mostre
fotografiche di Anita Calà,
Viola Lorenza Savarese e
Angelina Chavez.
Ma vuole anche offrire,
attraverso degli incontri
con delle addette ai lavori
(Tiziana Faraoni, photoe-
ditor de L'espresso, Ales-
sandra Tarantino, fotogra-
fa e photoeditor de l'AP,
Lavinia Longo, film-maker,
Barbara Gnisci, storica
della fotografia; N.d.r.) qualche spunto
di riflessione sul mondo della fotografia
al femminile. In vista dell'evento, abbia-
mo incontrato le tre fotografe a cui ab-
biamo chiesto, fra le altre cose, di farci
qualche anticipazione sui lavori che
presenteranno...
Parlateci del lavoro che esporrete a
Obiettivo donna. In Anita e Angeli-
na, l'enfasi è posta sulla corporeità;
in Viola, invece, è lo spazio vuoto e
disabitato a farsi latore del suo mes-
saggio. Spiegate il perché delle vo-
stre scelte.
Anita Calà. "Carne in scatola" è il
nome che ho scelto per le opere che sa-
ranno esposte. In esse a essere rappre-
sentato è il corpo di una donna intrap-
polato in uno spazio costretto che de-
forma l'estetica visiva a cui siamo abi-
tuati. Nelle mie opere affronto la diffi-
coltà del disagio femminile attraverso lo
straziante sconvolgimento "fisico" dei
corpi.
Angelina Chavez. Il lavoro "Family
Portrait" è nato insieme a mio figlio. La
gravidanza e la sua nascita mi hanno
cambiato la vita e mi hanno portata
verso una visione più introspettiva e au-
tobiografica, se così si può dire, della fo-
tografia. Ho voluto cogliere i momenti
intimi che vivo quotidianamente nelle
quattro mura domestiche con uno
sguardo da mamma e da fotografa.
Viola Lorenza Savarese. "Tracce"
nasce da un colpo di fulmine. Sin dal
mio primo approccio con la fotografia
sono stata rapita dall'archeologia indu-
striale e urbana. L'intento di questo pro-
getto è quello di conservare, congelan-
dolo in uno scatto, l'immenso patrimo-
nio che l'Italia possiede, prima che il
tempo e la storia facciano il loro corso.
Riuscite a vivere con la fotografia?
A.C. Ho lavorato per più di quindici
anni come costumista. Ma nel 2005 ho
deciso di lasciare questa professione per
dedicarmi completamente alla ricerca
artistica. Oggi vivo facendo l'artista, oc-
cupandomi in special modo di pittura,
scultura, fotografia, installazioni e vi-
deo animati.
A.Ch. Ho finito di studiare fotografia
nel maggio del 2007 e subito dopo ho
cercato di inserirmi nel mondo della fo-
tografia professionale. Da allora parte-
cipo a esposizioni sia collettive che per-
Fotografia
Nel mirino. Arte e lavoro
Annarita Curcio e Barbara Gnisci
Viola Lorenza Savarese
Angelina Chavez
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