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Numero 3 del 2008

Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008


Foto: Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
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Testi pagina 37

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affermato, "si racconta chi siamo, da dove vengono i nostri
valori e dove ci portano i nostri ideali".
Le risposte arrivate al web confermano che la
Costituzione viene percepita come il punto di riferimento
primo per cittadine e cittadini. Il 41% infatti afferma che
"rappresenta qualcosa di molto importante..anche se è
poco studiata/conosciuta", mentre il 35% ritiene che affer-
mi "importanti principi, alcuni dei quali rimasti solo sulla
carta". Per il 12% rappresenta qualcosa di importante a cui
ci si sente legate/i, e proprio per questo si vorrebbe che
fosse "conosciuta e rispettata". Per il rimanente 6% è il risul-
tato della lotta delle donne e degli uomini durante la
Resistenza.
Chi ha partecipato al sondaggio afferma che la carta
costituzionale risulta avanzata soprattutto per quanto
riguarda "l'enunciazione dei diritti umani fondamentali", "i
principi di libertà ed uguaglianza", "i diritti sociali e civili, i
diritti di cittadinanza", "i valori della solidarietà e del rispet-
to della dignità della persona", "la centralità del
Parlamento", "la risoluzione dei conflitti senza ricorrere alla
guerra", "la definizione dei diritti e dei doveri di cittadine e
cittadini", "la distribuzione dei poteri della Pubblica
Amministrazione". Perché "è scritta guardando avanti, i
diritti formali ci sono tutti", perché "i principi generali di
una società democratica e solidale, dignitosa e produttiva,
equa e foriera di speranze".
Risulta tutt'ora valida, anche se è dal punto di vista del-
l'applicazione dei principi scritti che emergono le critiche.
La percezione diffusa è che sia mancata la capacità di decli-
nare nel quotidiano quei valori e quegli ideali enunciati 60
anni fa. Lavoro e sicurezza sociale, parità di genere, diritti
umani, sistema della rappresentanza, ruolo del Parlamento
e delle Istituzioni, solo per citarne alcuni, sono ambiti in cui
si evidenziano incompletezze nella realizzazione.
"Il testo - ha affermato il Presidente del Consiglio alla pre-
sentazione della campagna di informazione per far cono-
scere meglio la Costituzione a i cittadini - fu il risultato di
un compromesso serio, approfondito tra i diversi partiti e
dimostrò come il compromesso possa essere una parola
alta, la sintesi tra diverse visioni della società".
Ed è forse questa la capacità di far politica di cui si sente
la mancanza e che emerge come critica sottile nelle rispo-
ste aperte.
Per far conoscere bene la Costituzione occorrerebbe, per
la quasi totalità delle risposte, insegnarla a scuola. A parti-
re dalle elementari, individuando metodologie capaci di
raggiungere target di età diversi. Dovrebbero essere utiliz-
zati radio, televisione, internet. Dovrebbe essere tradotta
affinché anche immigrate ed immigrati possano conoscer-
la. Se gli italiani non la conoscono è perché non la si inse-
gna più.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel settembre
2007, ha approvato le iniziative per festeggiare il 60° anni-
versario della Costituzione. "Non una commemorazione
formale e di facciata, ma una celebrazione su una risco-
perta sostanziale dei suoi valori fondanti", pertanto tutti i
ministeri sono stati interessati nell'organizzazione di attivi-
tà specifiche. Informazione (radio, televisioni, cinema,
stampa, internet, manifesti, format televisivo per un target
giovanile, la ristampa della costituzione in italiano e nelle 7
lingue maggiormente utilizzate dagli immigrati, sms..),
celebrazioni solenni, convegni, programmi informativi e
formativi nelle scuole di ogni ordine e grado, giornate di
approfondimento tematico, iniziative sportive, ed altro. Il
Ministero per i diritti e le pari opportunità affronterà il
tema "La costituzione e le libertà delle donne" con nume-
rose iniziative.
Per ulteriori informazioni:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Campagne/costi-
tuzione_60anniversario/iniziative_governo.pdf
Archivio Udi di Reggio Emilia
19 luglio 1946. Nominata la Commissione per la Costituzione,
presieduta dal giurista ed esponente del Comitato di
Liberazione Nazionale, Meuccio Ruini. Viene articolata in tre
sottocommissioni:
- la prima sui diritti e doveri dei cittadini
- la seconda sull'ordinamento costituzionale della Repubblica
(divisa a sua volta in due Sezioni, per il potere esecutivo e il
potere giudiziario, più un comitato di dieci deputati per la reda-
zione di un progetto articolato sull'ordinamento regionale)
- la terza sui diritti e doveri economico-sociali
31 gennaio 1947. Presentazione in aula del progetto di
Costituzione, diviso in parti, titoli e sezioni
4 marzo - 20 dicembre 1947. Discussione del progetto
22 dicembre 1947. Approvato il testo definitivo con 453 voti
a favore e 62 contro. Nella Carta si leggono una premessa, in
cui sono elencati i principi fondamentali, e due parti dedicate ai
diritti e doveri dei cittadini e all'ordinamento dello Stato
27 dicembre 1947: la Costituzione repubblicana è promulga-
ta dal presidente in carica De Nicola.
1 gennaio 1948. Entrata in vigore della Costituzione.
Rappresenta l'incontro tra le tre tradizioni di pensiero presenti
nella Costituente: quella cattolico-democratica, quella sociali-
sta-marxista e quella democratico-liberale
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