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Numero 5 del 2009

La nuova Europa


Foto: La nuova Europa
PAGINA 37

Testi pagina 37

La Provincia di Roma ha approvatoper la prima volta il 'Piano Triennale
di Azioni Positive 2007/2009', a confer-
ma dell'attenzione della Giunta Gasbar-
ra alle politiche delle pari opportunità e
in conformità alla normativa nazionale
e comunitaria. L'operazione è stata pro-
mossa dal Comitato Pari Opportunità
della Provincia di Roma, presieduto dal-
la consigliera Flavia Leuci e dall'Ufficio
delle Consigliere di Parità provinciale,
ed è stata realizzata utilizzando la logi-
ca della progettazione partecipata ri-
unendo attorno ad un tavolo istituzio-
nale gli organismi di parità, le profes-
sionalità e le organizzazioni sindacali
dell'Ente, avvalendosi infine della con-
sulenza dell'associazione Gender Equa-
lity Labour & Life. Punto di partenza è
stato prevedere azioni che possano pro-
durre effetti significativi a favore della
crescita professionale e di carriera delle
donne e che possano incidere quindi sul
benessere lavorativo generale delle la-
voratrici e dei lavoratori della Provincia
di Roma. Nel Piano trovano spazio sei
aree di intervento:
benessere e promozione della qualità
del lavoro, un concreto passo avanti
nell'efficienza dell'intero sistema per ga-
rantire la qualità del lavoro per donne e
uomini all'interno dell'organizzazione
con la sperimentazione delle buone
prassi in alcuni contesti lavorativi ma
anche attraverso lo sviluppo di iniziati-
ve sulla salute come l'apertura di un
ambulatorio medico dove è possibile
per le lavoratrici ed i lavoratori effet-
tuare un check up gratuito;
formazione alle pari opportunità, per
l'affermazione di una cultura organiz-
zativa orientata al rispetto e alla valo-
rizzazione delle diversità;
azioni di sensibilizzazione rivolte alle
lavoratrici e ai lavoratori sui di-
ritti di parità;
conciliazione dei tempi di vita e
dei tempi di lavoro, tema rilevan-
te nell'affrontare il diritto alla
carriera delle donne anche attra-
verso la sperimentazione di forme
di telelavoro e per supportare la
genitorialità attraverso l'apertura
dell'asilo nido aziendale;
l'adozione di un codice di condotta
per evitare discriminazioni, molestie,
anche sessuali, soprusi per tutelare la
dignità delle lavoratrici e dei lavoratori;
rafforzamento CPO, per potenziarne il
ruolo e promuovere un'azione positiva
volta a concretizzare azioni di pari op-
portunità nell'Ente.
Oltre alla rimozione degli ostacoli
per la piena realizzazione di pari op-
portunità di lavoro e nel lavoro tra i la-
voratori dell'Amministrazione di Palaz-
zo Valentini, il Piano intende porre le
basi per un piano strategico di parità a
livello territoriale.
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2007/2008, un triennio di Azioni Positive
Provincia di Roma
la prima volta del
piano triennale
L'ultimo libro di
Edith Bruck, (Gar-
zanti, pp.196,
Euro 16,60), è
uscito a gennaio e
in pochi mesi ha
conquistato il
pubblico dei
lettori e i giu-
rati di presti-
giosi premi. Il
r o m a n z o ,
infatti, è tra i
magnifici cin-
que finalisti
del Premio Città di Bari che ha destinato
quattrocento copie del libro alla giuria
popolare composta da studenti, lo stes-
so numero di copie è stato inviato ai
giurati delle comunità italiane all'estero
dal Premio Fenice - Europa, promosso
dall'Associazione culturale "Bastia
Umbra: città d'Europa", in cui è nella
terna finalista. 'Quanta stella c'è nel
cielo' non è un errore, è il primo verso di
una ballata amara del grande poeta
ungherese Petofi che la quindicenne
Anita porta con sé insieme ai ricordi
orribili dei lager nazisti. Sola, nel subbu-
glio del dopoguerra, la ragazza fugge da
un orfanotrofio ungherese per andare a
vivere dalla zia Monika in
Cecoslovacchia dove, oltre ad essere
clandestina, è oggetto della seduzione
cinica e crudele di Eli, cognato della zia.
'Quanta stella c'è nel cielo' è un roman-
zo dai risvolti inattesi. Racconta come si
possa tornare dalla morte alla vita. E,
come, a volte, il cammino per ritrovare
la speranza possa seguire trame impre-
vedibili. (Guendalina Di Sabatino)
Quanta stella c'è nel cielo
Viaggiatori e viaggiatrici responsabili
"La figura femminile emerge splendidamente nel rac-
conto sul Mali, con Mariam Djibrilla Maiga che promuo-
ve la carovana della Pace per porre fine alla guerriglia che
tormenta il suo Paese. Assieme a lei tante altre donne
che incontriamo nelle loro attività di alloggio, di ristora-
zione, di artigianato, vivaci e combattive protagoniste
dell'economia locale". Così si esprime Maurizio Davolio,
presidente dell'associazione Italiana Turismo
Responsabile, in un passo dell'introduzione al bel volu-
me neo-uscito di Roberto Dati, viaggiatore e fondatore
dell'associazione Retour (Rete per il Turismo
Responsabile), dal titolo 'Il viaggiatore responsabile: un
altro turismo in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina' (Ed Infinito, Euro
14,00). Niente di meglio di una piacevole lettura per abituarsi all'idea che un viag-
gio di turismo può diventare strumento di comprensione e dialogo tra popoli e cul-
ture, e sfatare luoghi comuni o pregiudizi, primo fra tutti quello della presunta sot-
tomissione e passività della donna nei Paesi del sud del mondo. Tra le realtà locali
di sviluppo "al femminile" incontrate dall'autore, infatti, ne ricordiamo alcune dav-
vero interessanti come: la Fondazione per il sostegno del lavoro femminile (KEDV),
un'organizzazione no-profit nata ad Istanbul nel 1986 e coordinata da Selma
Demirelli, che sostiene gli sforzi delle donne fornendo servizi di microcredito e for-
mazione; il centro per bambini di strada Sangkheum, "speranza", gestito dalla Ong
italiana Progetto Continenti in collaborazione con la ONG Khmer Angkor
Development Organization, che impiega uno staff di educatrici locali per educare e
crescere i bambini abbandonati per le strade della Cambogia; l'Association des
Femmes de la Médina di Dakar, in Senegal, punto di riferimento per altre associa-
zioni ed interlocutore per le istituzioni locali, finalizzata a promuovere l'alfabetiz-
zazione e la leadership femminile in una società di cui la donna è l'architrave.
Dunque, parafrasando l'autore, "viaggiare con il cuore in valigia ma senza dimenti-
care la testa". (E.C.)
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