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Numero 4 del 2009

Felici combinAzioni


Foto: Felici combinAzioni
PAGINA 37

Testi pagina 37

noidonne aprile 2009 37
offerto il servizio di assistenza compiti
e recupero scolastico, sino alle 19 ven-
gono poi organizzate attività ludiche.
Alle attività sono iscritti cento tra
bambine e bambini di diverse età; alle
famiglie vengono richiesti contributi an-
nuali minimi: dieci euro per le attività
dalle 14 alle 19, cinque euro per il recu-
pero scolastico.
E' una gioia vedere cucciole e cuccio-
li che, giocando, apprendono la necessi-
tà di definire e di seguire regole per vi-
vere insieme.
Bambine e bambini, ma anche ra-
gazzi e ragazze, che spesso hanno su di
sé il peso di situazioni familiari molto
difficili imparano a stare con sé stesse e
con le altre persone serenamente.
Ricordo un confronto di idee, diversi
anni fa, tra giovani che si recavano, un
fine settimana ogni mese, a svolgere at-
tività volontaria in campi profughi in
Jugoslavia. Il conflitto ideale era tra chi
riteneva che fosse certo importante far
sorridere i bambini ma che ciò non fos-
se sufficiente, che fosse necessario, anzi,
prioritario, "fare politica".
Io penso che, tra le due cose, non esi-
sta contraddizione; ritengo che fare po-
litica consista nel produrre sorriso. Sono
convinta che il dolore dovrebbe essere
assunto come categoria politica e che
dovrebbe costituire il discrimine rispetto
all'agire quotidiano dei singoli e delle
singole come delle collettività.
Se un'azione può produrre dolore, per
dirla come lo direbbero a Napoli, "nun
s'ha da fa'".
Ho incontrato in CasArcobaleno al-
cune donne, ho presentato me stessa e il
mio desiderio di portare, fuori da Scam-
pia, l'idea che, al di là di ciò che è noto,
la camorra, esista, ben più consistente,
una realtà quotidiana di onestà e di ri-
cerca di libertà.
Ho letto approvazione nei sorrisi e
nel dire delle donne.
In modo diverso Tiziana, Maria Ro-
saria, Patrizia, Maria, Stefania, Teresa,
Ginevra, Pina, Marinella, Emina, Mi-
riam, Natascia hanno espresso una for-
te consapevolezza di sé.
Ho realizzato lo scorso anno un vi-
deo sulle mani, mettendo a confronto
mani di donne italiane e peruviane. Ho
intenzione di realizzarne un altro sulle
mani di donne indiane e italiane; desi-
dero mostrare, attraverso le immagini,
la possibilità delle mani di esprimere sa-
peri femminili e di rinnovarsi nel tempo
e nello spazio accompagnando mente e
cuore nelle scelte di azioni utili per sé e
per il mondo. E' questo che esprimono le
mani di Emina, giovane rom in cerca di
futuro, di Pina, che gestisce una polle-
ria, di Stefania, madre preoccupata del-
la crescita delle proprie figlie, di Patri-
zia, donna colta e intelligente capace di
creare, ma priva di licenza media, di Fi-
delma, Edoarda e Caritas, splendide
meravigliose suore, delle donne del la-
boratorio di sartoria della Cooperatica
La Roccia, di Francesca e di Patrizia, di
Marinella e di sua sorella, che gestisco-
no un negozio di borse. E' l'espressione
di una realtà ricca di sensibilità e di sti-
moli, una realtà di donne preoccupate,
in quanto madri, di garantire ai propri
figli e alle proprie figlie un futuro possi-
bile. Donne che, magari, come capita
ancora troppo frequentemente in quar-
tiere (al punto da essere indicato come
il problema prioritario da affrontare)
sono diventate madri troppo presto, a
13, 14 , 15, 16 anni e che non hanno
avuto modo di vivere la propria adole-
scenza e la propria giovinezza. Madri
che, quando le figlie e i figli crescono,
hanno il tempo e il desiderio di guarda-
re in sé e di riappropriarsi, attraverso la
socializzazione, di sogni e di trasfor-
marli, attraverso lo studio, in desideri
realizzabili. Donne che, come Patrizia e
Tiziana, possiedono quell'autorità che
deriva dall'essere creatrici della propria
cultura, della propria vita, della pro-
pria storia.
Mille auguri e tutta la mia stima, ca-
re amiche e amici di Scampia.
non solo degrado e malavita. C'è anche chi ha deciso di darsi
delle possibilità e sono donne, soprattutto, che lavorano e
investono nella scuola. L'esperienza della Cooperativa Occhi
Aperti e di CasArcobaleno
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