Numero 10 del 2010
Bio diversa mente
Testi pagina 37
35noidonne | ottobre | 2010
atto d’amore verso i figli” ha detto
il giudice.
IRAN
POLEMICHE PER LA BICICLETTA
È battaglia a Teheran dopo che i
conservatori hanno chiesto multe e
arresti per le donne che circolano
in bicicletta nella capitale. L’esorta-
zione alla polizia etica affinché in-
tervenga contro le cicliste ha
suscitato le ire degli ambienti rifor-
misti. Il consigliere comunale rifor-
mista di Teheran, Mahsumeh
Ebtekar, ha detto di non capire
“perché le donne che indossano
l’hijab non possano circolare libera-
mente in bicicletta, mentre gli uo-
mini sono liberi di farlo senza che
nessuno si preoccupi del tipo di ab-
bigliamento da loro indossato. Le
donne usano la bicicletta, non solo
a scopo sportivo o per svago, ma
anche per recarsi al luogo di lavoro.
Pertanto - ha aggiunto Ebtekar - mi
sembra una discriminazione pri-
varle di un tale diritto”. Negli ultimi
anni gli ambienti ultraconservatori
sciiti hanno più volte contestato
l’uso della bicicletta da parte delle
iraniane, anche se velate. Secondo
alcuni ayatollah sciiti si tratta di
un’abitudine che non è conforme
alla sharia, in quanto esporrebbe
eccessivamente il corpo femminile.
CINA
60% DEL REDDITO IN VESTITI
E CELLULARI
La rivista Women of China ha ri-
portato i risultati di uno studio se-
condo il quale tendenzialmente le
donne cinesi spendono sempre di
più soprattutto in beni di consumo.
In particolare nelle grandi città
spendono circa il 63% di quello che
guadagnano in primo luogo in ab-
bigliamento e cosmetici e lo scor-
so anno hanno risparmiato solo il
24% dei loro guadagni. Nel 2006,
invece, le donne cinesi spendevano
solo il 30% dei propri guadagni in
beni di consumo. La ricerca ha ri-
velato la tendenza a mettere sem-
pre meno denaro in banca, svilup-
pando invece una grossa propen-
sione agli acquisti. Condotta su un
campione di 1.074 donne in 10 gran-
di città tra le quali Pechino e Shan-
ghai, la ricerca ha mostrato che le
donne hanno speso nel 2009 una
media di 21.900 yuan (circa 2.200
euro) in beni di consumo. “Le don-
ne cinesi stanno giocando un ruo-
lo sempre maggiore nella gestione
delle finanze familiari - ha detto
Han Xiangjing, responsabile della ri-
vista - e quindi possono decidere di
spendere di più anche per miglio-
rare la propria vita”. Alla domanda
su come intendono spendere il
proprio denaro quest’anno, le don-
ne intervistate hanno poi dichiara-
to che utilizzeranno il proprio de-
naro per acquistare cosmetici
(40,7%), cellulari (22%), abbiglia-
mento ed accessori (62,7%) e viag-
gi (75,9%). Il 6,3% delle donne inol-
tre ha dichiarato che la crisi finan-
ziaria ha effettivamente avuto un
impatto sulla qualità della vita,
mentre il 44,2% di loro ha riferito
di non aver notato un condiziona-
mento molto negativo e il 18,7% ha
detto che l’impatto è stato leggero.
SIRIA
SESSO E GAY NELLA SOAP
È polemica in Siria per la crescente
popolarità della soap opera “Ma
Malakat Aymanukum”, serie attual-
mente trasmessa dalla tv satellitare
pubblica siriana e dal canale libanese
Al-Mustaqbal. La soap affronta ar-
gomenti tabù per il paese conser-
vatore, dall’omosessualità alle rela-
zioni extra-coniugali. Mandata pe-
raltro in onda per prima volta in pie-
no Ramadan, la serie, che prende il
nome da un verso del Corano ‘ciò
che la vostra mano destra possiede’,
descrive la vita delle donne siriane
in una società maschilista. Dai tor-
menti di Leila, che sotto il velo isla-
mico conduce un’esistenza peren-
nemente divisa tra vizio e virtù, alla
storia di Gharam spinta dal marito a
stringere relazioni con uomini di
potere. Il programma però, malgra-
do le critiche dei conservatori, sta ri-
scuotendo un grande successo. “È
così raro trovare scene di questo tipo
sulla tv siriana”, afferma Rouba,
dermatologa di 50 anni. “La do-
manda che mi sono posta durante i
primi episodi è stata: si tratta dav-
vero di un programma siriano?” si
domanda Najiba, dicendo di ap-
prezzare il modo di dipingere una so-
cietà che lei considera dominata
dai ”soldi soldi e dall’ipocrisia”. Ma
non mancano critiche contro la soap
dal mondo religioso musulmano, in
particolare da Ramadan al-Buti, che
ha chiesto di sospenderne la tra-
smissione ed ha invitato i fedeli a boi-
cottare il programma. Il regista Naj-
dat Anzur però si difende: “offro un
forum per i moderati” sostiene, re-
spingendo l’accusa di danneggiare
l’Islam. In Siria, paese a larga mag-
gioranza musulmana ma laico in
base alla sua Costituzione, le auto-
rità incoraggiano una versione mo-
derata e apolitica dell’Islam.
BREVIDALMONDO
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