Numero 12 del 2011
Illuminata umanità
Testi pagina 37
un mondo in cui una donna è considerata
poco più di nulla. Si intreccia così, in una
distanza di tempo e di dimensioni, un
dialogo tutto femminile e, attraverso una
riscoperta della genitrice, Carmen inizia a
rivelarsi a se stessa. l| continuo andirivie-
ni tra i| 1965 e il 1932 permette agli auto-
ridi mescolare diversi piani; dalla memo-
ria familiare a quella storica, dall'agiata e
inconsistente vita dei borghesi a quella gra-
ve e ingiusta dei contadini. L’eruzione del
vulcano Izalco, narrata nel diario attraverso
le parole di Frank, amante-amato di Isabel,
rappresenterà la possibilità di fuggire, di
coprire con una coltre di cenere il passa-
to ma la rinuncia di Isabel al suo amore e
il massacro dei campesinos che avevano
provato ad alzare la testa sancirà , con un
pessimismo tutto latinoamericano e fem-
minile, l’impossibilità di mutare la propria
vita. (N. A.)
Claribel Alegrl'a/Darwin J. Flakoll
CENERI D'IZALCO
Incontri editrice, pagg 187, Euro 14,00
L'ALTROVE CHIAMATO MALATTIA
“Era stata un’attesa muta, vuota, priva di
una linea d'orizzonte, ovunque provasse-
ro a guardare. Adesso che sono passati cin-
que anni la mamma di Alessandra sa che
ne». LotwîuYuAL
un VITA 1 uuA PnovA
D'onculsîm
quell'attesa lì era soltanto una specie di al-
lenamento al tempo lento ed estenuante
che sarebbe venuto dopo, alle misure
della vita che il DAD (danno assonale dif-
fuso) avrebbe portato a casa, insieme ad
Alessandra nel suo letto". Stanchezza,
attesa, silenzio. Questa la triade che com-
pone quell'altrove chiamato malattia. A vi-
vere il male non solo chilo sperimenta sul-
la propria pelle, ma un intero ecosistema
fatto di medici, parenti, volontari. E una
scrittrice, Elena Loewenthal, che in silen-
zio li osserva, li fotografa con mente e cuo-
re, per riportarli poi in quell'album del-
l’esistenza al limite che è “La vita è una
prova d'orchestra", suo ultimo romanzo. In
questo libro, ambientato nell'unico limbo
ancora rimasto, si avvicenda una proces-
sione di figure che non sono personaggi,
ma persone. C’è chi, come Adriano, ope-
ratore del 118, svolge iI suo compito cer-
cando di combattere il senso di impoten-
za e la stanchezza; chi, semplicemente, at-
tende, perché nella vita dei malati e dei loro
cari tutto si dilata e si trasforma. || tempo
frenetico dell’esistenza di tutti i giorni pri-
ma rallenta. poi quasi si ferma in “un pre-
sente continuo". Difficile dire se, tra le pa-
gine di Elena Loewenthal, si trovi la spe-
ranza. Quel che c'è, sicuramente, è la
vita, senza infingimenti: nuda. E tanto
basta. (Marcello Marchesini)
Elena Loewenthal
LA VITA È UNA PROVA D'ORCHESTRA
Einaudi editore, pagg 244, Euro 19,50
IN ARGENTINA, LA PORTA È APERTA
Open Door è un paese campestre alle por-
te di Buenos Aires che prende il nome da
una comunità psichiatrica, fondata lì nel
1908, dove i pazienti vivono senza restri-
zioni. A Open Door si ritrova la protagoni-
sta, una giovane donna di cui non sappiamo
il nome, portata da un destino che sembra
aver perso la strada. La sua compagna è
sparita, sfumata nell'aria all'improvviso. E
l'incapacità di dare un senso a questa
scomparsa la spinge via da Buenos Aires. Nel
paesino la pace diventa noia, le persone con
Iosi HaviIio
Opendoor
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caravan
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cui la donna stringe legami d'emergenza
sono animali sofferenti almeno quanto lei.
Così si ritrova presa fra una storia rimediata
per lenire la solitudine con un uomo più solo
di lei e l'amore per una ragazzina ribelle che
la fa perdere ancora di più. Tutto è sospe-
so, ma Opendoortravolge e i| vuoto che si
respira entra in contatto con le passioni più
forti, con qualcosa di primitivo e straripan-
te. L'opera prima dell'argentino Iosi Havilio
compone nella vastità degli spazi della pe-
riferia argentina una malinconica ballata di
sentimento e abbandono.
Iosi Havilio
OPENDOOR
Caravan Edizioni, pagg 256, Euro 14,00
L'OTTOOENTO: UN SECOLO
FRA LE DONNE DI FERRARA
Il convegno “L'Ottocento: un secolo fra le donne di Ferrara" si tiene il 15 di-
cembre 2011 nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'UniversitÃ
di Ferrara nell'ambito del progetto “Cittadine senza diritti. Le donne ferraresi
tra Risorgimento e Unità d'Italia" ed è promosso dall'Archivio e Biblioteca
UDI di Ferrara. Obiettivo dell’iniziativa è presentare i risultati della ricerca
svolta da un gruppo di lavoro dell'Archivio UDI di Ferrara in occasione del 150°
dell'Unità d'Italia su circa venticinque donne che a Ferrara hanno avuto nel-
I’Ottocento un ruolo pubblico - patriote, benefattrici, intellettuali, insegnanti, ar-
tigiane, commercianti, ecc - per compilare un catalogo biografico on-line in cui
far confluire le informazioni raccolte.
II gruppo di lavoro è composto da Pasqualina Amicucci, Giovanna Azzini, Da-
niela Cappagli, Beatrice Cazzola, Barbara Finetti, Isabella Mingozzi, Giada Tel-
loli, Oretta Testi, Valentina Vecchiattini; è coordinato da Vera Perri e Micaela
Gavioli con la supervisione di Maura Palazzi e la consulenza di Silvia Villani. Il
convegno si avvale dei patrocini di: Università degli Studi di Ferrara, Comune e
Provincia di Ferrara, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Co-
mitato150° Regione Emilia-Romagna, Ministero alle Pari Opportunità .
(INFO: udi®comune.fe.it)
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