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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 37

Testi pagina 37

35Luglio-Agosto 2015
PO
LO
NI
Atima salute. Qui i
valori tradizionali
vengono trasmessi
di generazione in
generazione. Ed è
proprio in queste
aree, tradizional-
mente roccaforti
del partito “Diritto
e Giustizia”, che
gli elettori hanno votato in stragrande maggioranza per
Duda. Un ristretto numero di grandi centri urbani concen-
trati a Ovest della Vistola ha, al contrario, votato per Ko-
morowski. Con la vittoria del conservatore Duda termina
l’approccio filo-Ue di un paese basilare nello scacchiere
europeo orientale. Il mite europeismo polacco animato
dall’enfasi dello sviluppo e della crescita economica non
è più l’ordinarietà nell’ex cortina di ferro, ma l’eccezione.
Tra la Polonia della stabilità, dei lemming, dell’europeità,
dell’acqua calda nel rubinetto, insomma, della moderniz-
zazione, e una Polonia diffidente, xenofoba, dei cosiddetti
“berretti di lana mohair” (il copricapo delle anziane signore
che pregano per Radio Maryja di padre Rydzyk, o che si
radunano sotto alle croci innalzate in memoria della buo-
nanima di Lech Kaczy?ski),
i polacchi hanno scelto
quest’ultima, aprendo a una
potenziale “orbanizzazione”
del Paese. Le ragioni di que-
sta scelta sono diverse….è
emerso sicuramente un cer-
to malcontento verso i partiti
tradizionali ma anche verso
un benessere conseguito sì
in questi anni dalla Polonia
(soprattutto da quella più ric-
ca e urbanizzata) ma di cui
hanno goduto in pochi e a
svantaggio dei più. b
impegni, annunciati dal neo-
eletto presidente, nel corso del-
la campagna elettorale, vi sono
il sostegno con incentivi alle
famiglie con figli. Un impegno
quest’ultimo che rientra nella sua
visione politica di stampo patriot-
tico, nazionalista e familistico, e
nel suo essere un devoto cattoli-
co (tra l’altro, per la sua elezione,
ha raccolto in una preghiera co-
mune diecimila fedeli a Swidnick
- città polacca nel Voivodato di
Lublino). Duda guarda con simpatia all’Ungheria di Orban
e, come il presidente ungherese, vuole rivedere tutte quel-
le norme europee che minacciano “l’integrità morale” della
nazione e propagano “l’ideologia gender”: vero fumo negli
occhi per la Polonia ancora prevalentemente cattolica che
si riconosce nella triade “Dio, Patria e Famiglia”. Nell’a-
genda presidenziale di Duda non hanno trovato posto
temi che restano veri tabù come l’aborto e il riconoscimen-
to di maggiori diritti civili a persone dello stesso sesso.
Argomenti su cui una vasta parte dell’opinione pubblica
polacca si rifiuta persino di discutere. Impensabile oggi
ipotizzare in Polonia, non solo l’esito positivo, ma anche la
stessa istituzione di un referendum sulle nozze fra persone
dello stesso sesso come è appena accaduto in Irlanda.
La sfida tra “le due Polonie”, icasticamente rappresenta-
te dai risultati elettorali completamente a favore di Komo-
rowski nella parte ovest e di Duda nella parte est (e sud)
del Paese, è stata vinta dalla Polonia retrograda e con-
servatrice, quella delle regioni orientali e meridionali più
arretrate e rurali, prive di infrastrutture adeguate e caratte-
rizzate da una disoccupazione elevata.
Nella Polonia meridionale e in gran parte delle attuali ter-
re orientali, la destra nazionale ha sempre goduto di ot-
DUDA gUARDA
cON SImPATIA
All’UNghERIA DI
ORbAN E, cOmE lUI,
VUOlE RIVEDERE
TUTTE qUEllE
NORmE EUROPEE
chE mINAccIANO
“l’INTEgRITà
mORAlE” DEllA
NAzIONE E
PROPAgANO
“l’IDEOlOgIA
gENDER”
OggI IN POlONIA
NON c’è SPAzIO PER
lA fEcONDAzIONE
IN VITRO E SONO
TAbù TEmI cOmE
l’AbORTO E Il
RIcONOScImENTO
DI DIRITTI cIVIlI A
PERSONE DEllO
STESSO SESSO
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