Numero 12 del 2008
E tu di che Natale sei?
Testi pagina 36
dicembre 2008 noidonne36
Malesia
Fatwa contro i capelli corti
Il Consiglio nazionale della fatwa della Malaysia, ha
emanato un provvedimento che censura il comportamento
delle donne che agiscono come 'maschi', assumendo atteg-
giamenti poco femminili, e violando così i principi dell'Is-
lam. I musulmani sono circa il 60% dell'intera popolazione
malesiana (27 milioni) e sono soggetti agli editti del Con-
siglio anche nel caso in cui le disposizioni dell'organismo
islamico non sono inserite nella legge della Sharia. Non è
però chiaro quale sia la punizione per chi dovesse trasgre-
dire, infatti raramente i contravventori vengono puniti, a
meno che l'editto non sia inserito nella giurisdizione na-
zionale, o nella Sharia.
La fatwa in que-
stione è stata decre-
tata durante un in-
contro nel nord della
Malaysia, nel quale
Harussani Idris Zaca-
ria, muftì di Perak, ha
stigmatizzato il com-
portamento delle ra-
gazze che, a suo avvi-
so, mancano di ri-
spetto alla loro fede
portando i capelli
corti, camminando, vestendosi e comportandosi come ra-
gazzi. Harussani ha aggiunto anche che tali atteggiamenti
talvolta si traducono nell'omosessualità che, pur non es-
sendo esplicitamente proibita, è condannata in base alla
norma per cui non è possibile praticare sesso contro l'ordi-
ne naturale. Il muftì di Perak, un anno fa, già si era espres-
so contro i capelli corti, nei confronti di una famosa attri-
ce musulmana, condannandola duramente per aver assun-
to tratti maschili ed esortando i fedeli a non vedere il film.
America Latina
Rapporto sul femminicidio
Il CLADEM (Comitato LatinoAmericano per la Difesa dei
Diritti della Donna), che nel 2006 aveva già pubblicato un
Rapporto sul Femminicidio in Salvador, Guatemala, Hon-
duras, Messico, Nicaragua e Panama, ha divulgato nei gior-
ni scorsi un nuovo studio su questo tema in Bolivia, Ecua-
dor, Paraguay, Perù e Repubblica Domenicana.
Il documento, costituito da sei capitoli (statistica, si-
tuazione giuridica e giurisdizionale, percezione sociale del-
la violenza contro le donne, situazione sociale, politiche
pubbliche e stanziamento di fondi, violenza femminicida)
ha come obiettivo quello di valutare le informazioni a dis-
posizione sull'argomento e rilanciare la sfida a livello na-
zionale e regionale. Dallo studio emerge che il femminici-
dio non è un fenomeno isolato ma una delle conseguenze
della legittimazione della subordinazione della donna e
della negazione della sua autonomia sessuale. Per questo
motivo l'analisi del
problema deve es-
sere messa in rela-
zione con la discri-
minazione e con le
politiche che de-
vono essere imple-
mentate per il suo
sradicamento. Lo
studio mostra an-
che che, nei paesi
esaminati, il termine femminicidio è sconosciuto alla gran
parte della popolazione ed è utilizzato solo da gruppi fem-
ministi e da istituzioni che si sono impegnate nel tema. Si
mette in evidenza anche che la grave mancanza di statisti-
che e di registri ufficiali dei casi di femminicidio rende mol-
to difficile lo studio di questo tema e la possibilità di ren-
dere visibile la problematica alla popolazione. Questa sva-
lutazione del problema, legata anche al fatto che si tratta
per lo più di episodi di violenza familiare poco denunciati
o tenuti in poco conto dalle forze di polizia, fa si che la
maggior parte dei casi resti impunito. Il Rapporto conclu-
de che sarebbe auspicabile approfondire il concetto di fem-
minicidio ed elaborare dei meccanismi che permettano di
tenere un Registro dei casi.
Marocco
Riforma del diritto ereditario
e abolizione poligamia
Le militanti della Lega democratica per i diritti della don-
na in Marocco hanno pubblicamente chiesto la Riforma del
diritto ereditario e l'abolizione della poligamia. L'associa-
zione femminista marocchina rivendica con queste richie-
ste, un ulteriore passo avanti rispetto alla Mudawana, la ri-
forma del diritto di famiglia entrata in vigore nel 2005. Se-
condo le attiviste della Lega infatti, dato che la sharia pre-