Numero 4 del 2008
UDI: 50E50, donne e rappresentanze
Testi pagina 36
aprile 2008 noidonne36
Brasile
Donne di Via Campesina in lotta
contro una diga
Lo scorso 10 marzo circa mille attiviste di Via Campesi-
na, un movimento internazionale di contadini e contadine,
piccoli e medi produttori, donne, indigeni senza terra e la-
voratori agricoli, hanno bloccato un treno di proprietà del-
l'impresa mineraria VALE, nel tratto che passa nei dintorni
della città di Resplendor, nello stato di Minas Gerais. La
protesta ha fatto parte della Giornata Nazionale di Lotta
delle donne di Via Campesina per denunciare il modello
produttivo brasiliano che, secondo il movimento, privilegia
un'agricoltura fondata sulla monocultura e sulle grandi
piantagioni a scapito di quella di tipo familiare. In partico-
lare le donne hanno chiesto che venisse aperto un dialogo
con l'impresa che sta costruendo la diga di Aimorés insie-
me alla Compagnia Energetica di Minas Gerais. Secondo le
manifestanti l'edificazione della chiusa sta danneggiando
più di mille famiglie delle regioni di Minas Gerais e Espírito
Santo, che saranno costrette a trasferirsi e si ritroveranno
senza un luogo in cui vivere e senza un indennizzo. La rea-
lizzazione della diga inoltre, secondo quanto denunciato
dal Movimento Sem Terra, ha reso impraticabile il sistema
fognario della città e ha provocato l'inondazione di duemi-
la ettari di terreno.
India
Aborto selettivo
In India il rapporto tra popolazione maschile e femmini-
le è sempre più squilibrato: nel 2001, ogni mille uomini vi
erano solo 927 donne, contro una media mondiale di 1050
e, in alcune regioni, il numero di donne è ancora più basso,
al di sotto di 800. Nel 2007 si è registrata una media quo-
tidiana di duemila aborti selettivi di feti di sesso femminile
e, secondo il giornale medico britannico Lancet, negli ulti-
mi 20 anni più di 10 milioni di bambine sono state uccise,
prima o subito dopo la nascita. La legge contro l'aborto se-
lettivo, in vigore dal 1994, e la norma che vieta i test per
determinare il ses-
so del nascituro
sono in realtà ag-
girati e, in 12 anni,
solo un medico è
stato condannato
per aver praticato
illegalmente un
aborto.
Renuka Chowdhary, Mi-
nistra per lo Sviluppo delle
Donne e dei Bambini, ha
lanciato un programma per
sostenere la nascita e la
crescita delle bambine: 'tra-
sferimento condizionato di
contanti per bambine con
copertura assicurativa', che
contempla la cessione di
una somma di 3000 dollari
per le famiglie povere che
decideranno di mettere al
mondo figlie femmine. Il
progetto della Ministra ha due obiettivi fondamentali: l'eli-
minazione degli aborti selettivi e il miglioramento dell'edu-
cazione delle bambine. Chowdhury ha dichiarato: "Il pro-
gramma costringerà le famiglie a vedere una figlia come un
vantaggio e non come un peso dal momento che, fin dalla
nascita, la bambina porterà un'entrata monetaria". Il pro-
gramma prevede una serie di trasferimenti in denaro che
verranno versati alla famiglia dalla nascita ai 18 anni. Un
primo importo viene donato al momento della nascita, poi,
spiega il ministro, "se la famiglia provvederà a vaccinare
adeguatamente la figlia, riceverà altro denaro" e "quando i
genitori iscriveranno la figlia a scuola, e se le permetteran-
no di proseguire gli studi, riceveranno un'ulteriore somma".
L'incentivo cesserà quando la ragazza avrà raggiunto i 18
anni ma, se questa avrà completato la propria istruzione e
non si sarà ancora sposata, la fa-
miglia riceverà un ulteriore bo-
nus di 2.500 dollari. Non tutti
però pensano che questo pro-
gramma possa sortire degli effet-
ti. Bajayalaxmi Nanda, attivista
indiana per i diritti delle donne,
ha sottolineato che gli incentivi
sono diretti alle famiglie più po-
vere, mentre "la pratica dell'abor-
to selettivo è particolarmente
diffusa tra coloro che sono al di
sopra della soglia di povertà; so-
no gli abitanti delle città, la clas-