Numero 2 del 2008
Politiche scomode
Testi pagina 36
febbraio 2008 noidonne36
Burundi
Uccisa una cooperante francese di ACF
Agnes Bury, 31 anni, psi-
cologa dell'Ong Azione con-
tro la fame (Acf), è stata ucci-
sa il 31 dicembre durante un
attacco contro il veicolo che
la trasportava insieme ad al-
tre quattro cooperanti a Ruyi-
gi, 170 chilometri a est dalla
capitale, Bujumbura. Una
commissione speciale d'inda-
gine è stata costituita e quat-
tro persone sono state ferma-
te per essere interrogate. Dall'inizio è stata scartata dalla
polizia l'ipotesi di una rapina finita male, visto che niente
è stato rubato sul luogo del delitto. Agnes Bury stava co-
ordinando un programma di nutrizione e prevenzione del
virus HIV che consisteva nel prestare appoggio psicologico
a madri sieropositive nell'ambito del rischio di trasmissio-
ne del virus ai propri figli. Si occupava delle donne duran-
te la gravidanza e il puerperio, fasi durante le quali le tra-
smissione dell'AIDS sono molte alte; lavorava con le fami-
glie e con la comunità sul tema dell'accettazione della ma-
lattia.
India
Famiglie poco numerose e preferenza
per i maschi
Secondo uno studio condotto in cinque distretti del
Nord e Nord-est dell'India dall'Organizzazione Non Gover-
nativa Action Aid, in collaborazione con l'International
Development Research Center, sempre più persone scelgo-
no di avere una famiglia poco numerosa e di non avere fi-
glie femmine per prevenire i problemi relativi alla divisione
dei beni, alle doti, che pesano in maniera molto forte sulle
famiglie delle giovani spose, e alle spese scolastiche. Que-
sta situazione ha ulteriormente peggiorato la già compro-
messa distribuzione della popolazione secondo il sesso;
nel Punjab, ad esempio, nel 2005 si registrava la presenza
di 527 ragazze ogni 1000 ragazzi. La ricerca ha anche rile-
vato che l'aborto selettivo dei feti femminili è praticato an-
cora usando pre-
valentemente i
metodi tradizio-
nali ma con un
sensibile incre-
mento di ricorso
alle tecnologie più
moderne per la determinazione e la selezione del sesso.
Uruguay
Primo paese latinoamericano
a legalizzare le unioni omosessuali
Dopo Olanda, Belgio, Spagna, Canada e Sudafrica, l'U-
ruguay è il sesto paese al mondo, e il primo in Sud Ameri-
ca, a varare una norma, denominata ''Union concubinaria'',
che riconosce le unioni tra persone dello stesso sesso. Un
primato storico per tutta l'America Latina, dato che nel re-
sto del continente le unioni tra cittadini dello stesso sesso
erano state, fino a questo momento, solo introdotte a li-
vello locale dai municipi di Città del Messico e Buenos Ai-
res, in Argentina. La legislazione stabilisce che le persone
che hanno convissuto più di cinque anni ininterrottamen-
te, mantenendo una relazione affettiva e sessuale, hanno
diritto al riconoscimento giuridico della loro unione e che,
eventualmente, si possa anche sancire lo scioglimento del-
lo stesso vincolo. La norma regola inoltre la congiunta am-
ministrazione dei beni e stabilisce i diritti di successione e
di reversibilità in caso di decesso. Allo stesso modo, i con-
viventi sono obbligati a contribuire alle spese del domicilio
secondo le proprie possibilità economiche. Nel caso di
conclusione del legame è previsto l'obbligo di aiuto reci-
proco per un periodo posteriore equivalente a quello della
convivenza. L'istituto delle unioni civili, così come è stato
varato, esclude però la possibilità di contrarre matrimonio
e di adottare. La norma, approvata in Senato con 17 voti
favorevoli e 7 contrari, attende adesso solo la ratifica del
presidente Tabaré Vazquez, che appoggia l'iniziativa. Clara
Fassler, coordinatrice dell'associazione 'Red, Genero y Fa-
milia' ha dichiarato che "Questa legge arriva dopo 15 anni
di lotta per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fat-
to che finora non avevano nessun diritto. C'è ancora però
una lacuna: la possibilità per le coppie omosessuali di spo-
sarsi e adottare".