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Numero 11 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 3


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 3
PAGINA 36

Testi pagina 36

BEATgJCE MON ROY "

ELEÈÉIA DELLE
DONNEMO

DESTINI SFURTUNATI
E RISCATTO DELLA SCRITTURA

“Elegìa delle donne morte" di Beatrice
Monroy racconta le storie di dolore di set-
te donne, vittime del destino sfortunato
che è toccato loro per nascita o per caso.
Sono Giovanna, Bella, Carla, Ada, Emma e
Vincenzina, donne sopraffatte dal destino
e dal dolore. Relegate alla solitudine e alla
sofferenza intima, alla quale hanno op-
posto a loro volta sofferenza e vendetta.
Storie dalle quali si esce sconfitte, benché
ciascuna di esse si ribelli. Ma la ribellione
stessa non è fatta di speranza. Una chie-
sa con un prete e un confessionale acco-
gliele donne di buon mattino, a illuderle
di sentirsi sollevate dal peso del dolore, in-
trattenute da una perpetua giudicatrice.
Tuttavia, pene perpetue inghiottono le vite
delle sette donne, come il fuoco che come
metafora, distrugge l'archivio della città di
Palermo, cancellando la memoria di cia-
scuno. Biografie malinconiche, riscattate
dal fuoco-amico della scrittura, conforto e
ristoro delle anime in pena.

Mirella Mascellino

Beatrice Monroy
ELEGIA DELLE DONNE MORTE
Ed Navarra, pagg109, Euro 10,00

noidonne | novembre-dicembre | 2012

SILVIA PDNS. \

UNA VITA PER LA LIBERTA

Libertà e impegno civile scandiscono la po-
liedrica vita di Silvia Pons (1919 -l958). An-
tifascista militante, aderisce al Partito
d'azione e alla Resistenza e, come medico,
si occupa delle condizioni di salute dei la-
voratori e collabora con la casa editrice Mi-
nerva Medica. In particolare i diritti e
l'emancipazione delle donne sono al cen-
tro del suo impegno civile: partecipa al-
l'organizzazione di associazioni femmini-
li, ricoprendo anche l'incarico di presidente
della sezione torinese della FIDAPA, si oc-
cupa delle condizioni di salute delle lavo-
ratrici e, all'interno dell'Ordine dei Medici
di Torino, di programmi didattici di pueri-
cultura e pedagogia. Pubblica, negli anni
'50, i risultati dì ricerche su contraccezio-
ne e fecondazione artificiale. Nella vita pri-
vata Silvia è una ribelle. A vent’anni, dopo
la promulgazione delle leggi razziali che pe-
nalizzano il suo compagno ebreo, sceglie
con coraggio Ia maternità fuori dal matri-
monio poi, dopo la rottura con il padre di
suo figlio, per inseguire la felicità di un nuo-
vo grande amore, si trasferisce a Parigi
dove però l'attendono anche povertà so-
litudine e nostalgia del figlio, lasciato in Val
Pellice con la sua famiglia.



Nel libro “Bonsoir Madame la lune. La vita
incompiuta di Silvia Pons", Maria Rosa Fab-
brini ricostruisce la biografia di Silvia, re-
stituendoci l'ordito delle sue relazioni nel-
l'ambiente intellettuale e politico azionista
piemontese, insieme con la trama del suo
tessuto culturale d’origine di famiglia di
buona borghesia valdese nel cuore della
Val Pellice. La comune appartenenza alla
cultura valdese di questa valle e un senti-
mento di solidarietà femminile uniscono
l’autrice a Silvia in una sorta di vera fa-
scinazione. Ne scaturisce una narrazione
appassionata a tratti affettuosa che si
legge come un romanzo.

Mariagrazia Rossilli

Maria Rosa Fabbrinì

BONSOIR MADAME LA LUNE.

LA VITA INCOMPIUTA DI SILVIA PONS
Ed Antigone, pagg 163, Euro 24,00



RACCONTI DI DUNNE
MIGRANTI E NATIVE

“Un’armoniosa partitura di scritture fem-
minili" è la delicata definizione di Cecilia
D'Elia (Assessora alla Cultura della Pro-
vincia di Roma) contenuta nella prefazio-
ne al volume che raccoglie raccontì “di ar-
rivi e partenze", di “amori e passioni", di
“violenze e ricatti" in cui ben si amalga-
mano storie di donne nate in Italia e di al-
tri paesi. “Incontrarsi” è un incrocio di
sguardi e pensieri, un'occasione di con-
fronto e di scambio profondo, una narra-
zione a più voci di “un mondo comune".
L'antologia è iI frutto di un'iniziativa, idea-
ta dal 'Caffè letterario' della Casa inter-
nazionale delle donne e sostenuta dalla
Provincia di Roma, che intende incorag-

racconn

Ratcwxididonne
Wemm’w

giare l'incontro tra migranti e native at-
traverso la scrittura. | 35 brevi racconti
(completati con le sintetiche biografie del-
le autrici) sono tutti i contributi delle par-
tecipanti al concorso che la giuria ha vo-
luto pubblicare “per il loro valore intrin-
seco” in quanto “preziosa testimonianza di
quanto “lungo e ricco" può essere il cam-
mino “che ci porta alla reciproca cono-
scenza". Per questa ragione le promotri-
ci Cristina Ali Farah, Maria Rosa Cutrufel-
li, Isabella Peretti, Igiaba Scego, Stefania
Vulterini - componenti della giuria e cura-
trici del volume - intendono ripetere il con-
corso annualmente anche quale preziosa
sollecitazione per le immigrate a scrivere
in lingua italiana.

Cristina Ali Farah, Maria Rosa Cutrufelli,
Isabella Peretti, Igiaba Scego,

Stefania Vulterini (a cura di)
INCONTRARSI

RACCONTI DI DONNE MIGRANTI E NATIVE
Ed Ediesse, pagg 204, Euro 13,00
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