Numero 2 del 2008
Politiche scomode
Testi pagina 35
noidonne febbraio 2008 35
abisso se non verrà trovato un punto di
equilibrio. La verità è che nessuno potrà
riempire un vuoto così grande".
Luisa Morgantini
"Ostinata, intelligente e colta, bella,
erede di una dinastia in cui molti hanno
pagato con la vita il loro essere al pote-
re. Sicura di sè e del suo ruolo. Difficile
restare insensibili e lucide di fronte al
suo fascino e alla sua vita.
Coraggiosa, sapeva di rischiare tor-
nando in Pakistan eppure è tornata, al-
cuni sostengono che si è fidata troppo
dell'accordo con gli americani e Mus-
harraf. Benazir Bhutto ha pagato con la
vita un'attività politica controversa ma
che l'ha portata ad essere di fatto la pri-
ma donna per ben due volte alla guida
di un Paese dichiaratamente islamico.
Non c'è dubbio che il suo assassinio,
nell'attentato dello scorso 27 dicembre
rivendicato successivamente da Al Qae-
da, ma che lascia molte oscurità, sia un
avvenimento devastante per il Pakistan,
sconvolto anche in questi giorni da nuo-
vi attentati. Ma per quel paese capire le
contraddizioni legate alla vicenda
Bhutto è certamente più proficuo che
non la creazione di un mito al quale co-
munque non si sfuggirà.
Benazir Bhutto, capo dell'opposizio-
ne e del PPP -Partito Popolare del Paki-
stan- è stata travolta più volte durante
i suoi due governi nel 1988 e nel 1993
dalle accuse di corruzione e di violazio-
ne dei diritti umani, basta vedere le re-
lazioni di Amnesty International. Il suo
secondo premierato, ad esempio, ha se-
gnato l'epoca in cui il Pakistan ha crea-
to e finanziato la nascita dei Talebani
che hanno conquistato Kabul nel 1996.
Entrambi i governi della Bhutto non fu-
rono esenti da autocrazia e corruzione,
all'insegna di un filo-americanismo lati-
fondista spalleggiato da una parte del
PPP, sostenitrice degli interessi conser-
vatori dei grandi proprietari terrieri ai
danni del progresso dell'intera società
pakistana. Anche se molte delle donne e
degli uomini del suo partito che ho in-
contrato in Pakistan rappresentavano
certamente il bisogno di democrazia e
di giustizia sociale di cui avrebbe tanto
bisogno la popolazione pakistana.
Benazir Bhutto ha pagato con la
morte, in una società sempre più insicu-
ra che vede crescere le forze fondamen-
taliste, la sua volontà e determinazione
di tornare al potere con una agenda for-
se più democratica di quella dell'attua-
le presidente ma pur sempre elitaria. De-
mocrazia si ma all'interno di una classe
dirigente che si perpetua per legami di
sangue e ancora feudale e gerarchica.
La strada per la democrazia e lo stato di
diritto in Pakistan è ancora molto tor-
tuosa. L'assassinio di Benazir l'ha resa
ancora più difficile".
a cura di Nadia Angelucci
Calano gli incidenti, diminuiscono le vittime su tutta la rete viaria, autostra-
dale ed ordinaria, ma a queste buone notizie non se ne accompagna un'altra,
altrettanto positiva, quale quella di una riduzione delle tariffe RC auto. Infatti,
dall'elaborazione statistica dell'Associazione 'Amici Sostenitori della Polizia
Stradale', dopo la consistente diminuzione degli incidenti negli anni passati,
con percentuali dal -14% al -18%, anche quest'anno si registra una diminu-
zione complessiva del 4,6%, con un calo della mortalità pari al 31,8%.Da tutto
ciò si evince che i provvedimenti Bersani hanno inciso positivamente solo sulla
parte relativa al miglioramento del servizio, con l'introduzione dell'indennizzo
diretto, mentre sul versante delle tariffe si continuano a registrare le mancate
diminuzioni, che sarebbero coerenti sia con l'andamento dell'incidentalità, sia
con la riduzione dei notevoli costi del contenzioso (legale, peritale), superati
appunto dalla modalità di indennizzo diretto. Non solo non si sono verificate
tali diminuzioni ma, anche per quest'anno, le associazioni dei consumatori
registrano un aumento del 4,1% delle tariffe RC auto la cui media nazionale
passa da 867¤ a 902¤ l'anno; senza dimenticare che dal 1996 le tariffe sono
aumentate del 135%, passando da 381¤ a 902¤ annui. Inoltre, se si vogliono
analizzare i dati dal 2000 in poi, l'escursione tariffaria è stata del 50%, pas-
sando da 602¤ a 902¤ annui.Per le associazioni dei consumatori sarebbe
necessario modificare le maggiorazioni, attualmente espresse in percentuali sulla tariffa che il cliente paga per il
Fondo Vittime della Strada (2,5%) e per il Servizio Sanitario Nazionale (10%). Infatti, mantenendo tali percentuali,
si paga di più per questi due fondi anche quando diminuisce l'incidentalità; ad esempio, nel caso di un aumento
medio, come registrato per questo anno, di 35¤, si ha un aumento ulteriore del 12,5%, ossia di 4,4¤ in più. Sorge
spontanea a questo punto una domanda: perché chi ha le responsabilità istituzionali (Governo, Isvap e Antitrust)
non interviene con severità?
Viola Conti
RC auto:
ancora aumenti
a danno dei cittadini