Numero 10 del 2009
RU 486: la pillola ideologica
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queste pratiche - dice Tini
Hadad - che portano a gra-
vi conseguenze mediche e
addirittura alla morte".
L'Associazione per la Salu-
te delle Donne che racco-
glie 30 ONG, precisa che
quello che si chiede al go-
verno non è la legalizzazio-
ne dell'aborto, ma solo una
revisione della legge sulla
Salute: "In linea di principio
è giusto mantenere l'aborto
come pratica illegale. Ma
per i casi in cui è permesso
deve essere regolato in mo-
do che ci sia la possibilità
di terminare la gravidanza
in modo sicuro", dice. Nel
2003 è stata presentata da
una commissione parla-
mentare una bozza di revisione della legge che ha subito
forte opposizione da parte delle organizzazioni religiose,
soprattutto islamiche e cristiane, e solo di recente è stato
dato il nulla osta per il voto del Parlamento, che dovrà
esprimersi prossimamente.
Mali
Nuovo codice
di famiglia
Il dibattito sui 1.143 articoli del nuovo Codice della fa-
miglia e degli individui, approvato dal Parlamento il 3 ago-
sto, ha diviso il Mali per giorni creando forti tensioni per-
ché, secondo i conservatori, aprirebbe la strada all'emanci-
pazione delle donne. Alla fine il Presidente Amadou Tou-
mani Touré ha deciso di non firmare il provvedimento e di
rinviarlo ai deputati per la revisione di alcuni punti giusti-
ficando il fatto con il bisogno di garantire "la sicurezza e la
pace sociale nel paese".
Sira Diop, ex presidente dell'Unione nazionale delle
donne del Mali, ha dichiarato invece che la riforma aiute-
rebbe le donne maliane "a diventare consapevoli dei propri
diritti e prendere in mano il proprio destino". Diop conosce
la situazione delle donne delle zone rurali, prive di istru-
zione e sottomesse ai mariti e pensa che alcuni riconosci-
menti previsti dalla riforma, come la divisione dei beni in
caso di monogamia, sarebbe un passo in avanti molto im-
portante. La legge attualmente in vigore prevede infatti che
le donne consegnino interamente i propri guadagni al ma-
rito. Le tensioni seguite all'approvazione della norma sono
dovute al fatto che gli uomini ritengono che il nuovo ordi-
namento rappresenti una minaccia per l'ordine sociale co-
stituito e, su iniziativa dell'Alto Consiglio islamico, hanno
protestato in 50.000 presso lo stadio di Bamako. L'Alto
Consiglio, da parte sua, ha acceso gli animi dichiarando
che alcuni articoli del Codice "sono contrari ai princìpi del-
l'Islam"; "in un paese al 90% musulmano il matrimonio non
può essere anche laico, come vorrebbe la riforma" ha di-
chiarato il leader Mahmoud Dicko. Eppure, a differenza di
altri paesi africani, come il Senegal o il Burkina Faso, il nuo-
vo codice familiare maliano non sfiora neppure lontana-
mente questioni come le mutilazioni genitali o l'obbligo di
sposare il fratello del marito in caso di vedovanza. La si-
tuazione di sottomissione delle donne è stata rappresen-
tata dall'assenza di quest'ultime dal dibattito. A parte po-
che militanti che hanno espresso con forza le proprie po-
sizioni, la maggior parte delle maliane non è riuscita a far-
si sentire.
Colombia
Arrestata la “Regina delle Anfetamine”
Dopo anni di ricerche la polizia colombiana ha arresta-
to nella città di Pereira, vicino a Bogotà, Beatriz Elena He-
nao (43 anni), conosciuta come la 'Regina delle anfetami-
ne', sulla quale pendeva una condanna del Tribunale di
New York perché riconosciuta colpevole del reato di traffi-
co di droga, in particolare di aver inviato negli Usa e in Eu-
ropa eroina e circa un milione di pasticche di droga sinte-
tica. A rendere nota la cattura sono state le autorità co-
lombiane, ricordando che Henao era nella lista delle dieci
donne più ricercate dell'Interpol. La donna, latitante da ot-
to anni, sarà presto estradata negli Usa. Grazie alla cono-
scenza delle lingue straniere - oltre allo spagnolo, l'inglese,
il tedesco e l'olandese - Henao, che al momento dell'arre-
sto si trovava insieme a ben otto delle sue guardie del cor-
po, è stata per anni un contatto ideale per il traffico della
droga dalla Colombia negli Usa e in Europa, in particolare
l'Olanda e la Spagna.
Costarica
Nuova legge elettorale
Nel mese di agosto, dopo anni di discussione e iter le-
gislativo, nel piccolo stato centroamericano è stato varato
il nuovo codice elettorale che, tra i suoi punti qualificanti,
assicura la parità di genere nelle cariche politiche elettive,
abilita al voto i cittadini residenti all'estero e rivede i mec-
canismi di finanziamento dei partiti.
La nuova legge prevede che le liste e le cariche negli or-
gani direttivi debbano presentare una conformazione pari-
taria, 50% maschile e 50% femminile, e alternata. Costari-
ca già applica la legge di quote elettorali più avanzata del-
l'America Latina, fissando nel 40% il tetto per le donne
nelle liste. Infatti l'attuale Assemblea Legislativa costarica-
na conta su una percentuale del 36,8% di parlamentari
donne che la colloca al primo posto nella regione tra i pae-
si che hanno la più alta rappresentatività femminile.
Beatriz Elena Henao