Numero 2 del 2015
Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
Testi pagina 35
33Febbraio 2015
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gione ha una grande influenza sulle questioni LGBT. Le
due religioni dominanti in Egitto, l’Islam ed il Cristianesi-
mo, condannano l’omosessualità. Per entrambe l’essere
omosessuale o trans significa avere un’anomalia, scezoz
in arabo, che nel peggiore dei casi è da considerarsi una
malattia da curare.
A questo poi si aggiunge che l’omosessualità va contro
la concezione generale di famiglia, come ci conferma
un professore di lingua italiana che vive e lavora da anni
a Il Cairo e che per ragioni di sicurezza preferisce rima-
nere anonimo: “In Egitto l’idea di famiglia si basa prima
di tutto sull’idea di matrimonio tra un uomo ed una don-
na. Entrambi hanno un ruolo da rispettare e non si può
uscire da questa logica. Parlare di identità di genere
e orientamenti sessuali che si distaccano dalla norma
può portare a dei problemi, perché non è ammesso nul-
la che non rientri in questa idea. È una cosa risaputa
che esistono gay e lesbiche nella società egiziana, ma
meno si affronta la questione meglio è per tutti perché è
qualcosa che va contro la morale non solo religiosa ma
anche sociale”. b
è l’orientamento sessuale dei ragazzi. Que-
sto episodio è analogo a quelli avvenuti di
recente. Nell’estate del 2014 cinque ragazzi
vengono arrestati con l’accusa di “dissolutez-
za” per aver postato un video di un presunto
matrimonio gay su You Tube. I cinque ragaz-
zi, ancora oggi in carcere, possono rischiare
fino a diciassette anni di reclusione. Risale invece al di-
cembre scorso la notizia dell’arresto di trentatre uomini
accusati di “perversione” in seguito ad una retata in un
presunto hammam omosessuale nel quartiere cairota di
Ezzbekiya. Mahmoud ha paura di parlare, perché non sa
chi ci può ascoltare. “Bisogna stare attenti a quello che si
dice, a come ci si comporta perché anche se non lo vedi,
sai che può esserci qualcuno che può seguirti e spiarti e
nel peggiore dei casi denunciarti alle autorità. E se que-
sto succede, la tua vita è finita. Soprattutto se provieni
da una famiglia povera, - e conclude - è inutile dire che
in Egitto l’omosessualità non verrà mai accettata. Non si
tratta solo di una questione religiosa. Non si tratta di es-
sere musulmani o cristiani. La società tutta non accetta
l’omosessualità”. Le parole di Mahmoud sembrano pur-
troppo confermare a distanza di quasi due anni quanto
emerso dal sondaggio Pew Research Center del 2013,
secondo cui più del 90% della popolazione egiziana ritie-
ne che un orientamento sessuale che si distacca dall’ete-
rosessualità non debba essere accettato. E se parliamo
poi da un punto di vista religioso, va da sé che la reli-
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