Numero 8 del 2016
Felicità, parliamone
Testi pagina 35
33Luglio-Agosto 2016
La Casa
di Rio
VeRmeLho
di Nadia Angelucci
Zélia Gattai conosce Jorge Amado nel 1945 mentre entrambi lavoravano ad una campagna per l’amni-stia ai prigionieri politici. I due non si lasceranno mai più. Quando si conoscono lui è già molto famoso, ha
già subito carcere ed esilio e i suoi
libri sono stati messi all’indice e
bruciati in piazza, ma anche Zélia
ha la sua storia di lotte: nipote e
figlia di emigranti italiani, il padre
Ernesto Gattai è un anarchico, la
madre un’operaia arrivata in Brasi-
le al seguito dei genitori per lavo-
rare nelle piantagioni di caffè dopo
l’abolizione della schiavitù. Ultima
di cinque figli, nata a San Paolo
nel 1916, cento anni fa, trascorre i
suoi primi anni nei quartieri dei mi-
granti, in mezzo alle manifestazioni
operaie ed anarchiche. Suo padre
subisce il carcere e le torture durante la dittatura di Getulio
Vargas; l’esperienza è così atroce che quando uscirà di
galera morirà a soli 54 anni.
Quasi una leggenda la nascita dell’amore tra Zélia ed Jor-
ge: si narra che la scintilla tra i due nacque sulle note di
una canzone di Dorival Caymmi e che alla fatidica dichiara-
zione di Amado assistette nientedimeno che Pablo Neruda.
I due vivranno negli anni successivi l’esilio, vari traslochi in
differenti paesi, la nascita dei due figli, João Jorge e Palo-
ma, il rientro a Rio de Janeiro fino al progetto di costruire un
luogo tutto per loro, una Casa a Salvador de Bahia. Memo-
riale dell’amore, uscito nel 2004 in Brasile e quest’anno in
Italia per la Nova Delphi Libri, racconta la storia di questa
casa. Con leggerezza ed allegria narra come venne co-
struita, come il luogo venne trasformato dalle volontà dei
A cento Anni dAllA nAscitA
dellA scrittrice brAsiliAnA
ZéLia Gattai esce in itAliA
il ‘MeMoriAle dell’AMore’, i ricordi
dellA suA vitA con Jorge AMAdo
due proprietari, come Zélia e Jorge vissero lì quaranta anni
del loro amore. Amado non c’è più, e la saudade prende
Zélia che si guarda intorno ed ogni oggetto, ogni angolo
parla di lui, delle sue abitudini, degli animali e delle cose
che ha amato, degli amici che sono passati a rallegrare le
loro giornate, dei momenti di intimità e di agognata solitu-
dine. La descrizione di un vero e proprio “paradiso coniu-
gale”. Scrive nell’Introduzione Paloma, figlia dei due: “Per
cinquantasei anni furono solo Lei e il suo amore. (…) Senza
perdere l’individualità, si fusero e poi si amalgamarono alla
casa: la perfezione. La casa divenne il Memoriale e questa
è la sua storia”.
Fotografa, militante sociale, libera pensatrice, Zélia si sco-
prì scrittrice nel 1979, a 63 anni, per caso. La figlia Paloma
le chiese di scrivere un ricordo della sua infanzia per le
sue nipotine e Zélia si mise a scrivere scoprendo di non
poter fermare il flusso dei suoi ricordi di infanzia e gioven-
tù. Nasce così Anarchici, grazie a Dio primo libro di una
donna che aveva tanto da raccontare e che non smetterà
più di ricorrere alla sua memoria per narrare storie semplici
ed emozionanti “da dentro a fuori, con il cuore” come le
diceva il suo compagno Jorge Amado. Al grande successo
di Anarchici, che vendette in Brasile 200mila copie, e dal
quale venne anche tratta una miniserie per la televisione
brasiliana prodotta da Rete Globo, seguirono molti altri ro-
manzi in cui Zélia raccontò le incredibili memorie sue, della
famiglia Gattai, della famiglia Amado e di tanti loro amici.
Undici libri di memorie, 3 favole, 1 romanzo e una fotobio-
grafia sono il bilancio del suo lavoro di scrittrice. Zélia ci
ha lasciato nel 2007, non ha potuto vedere, come aveva
progettato, la trasformazione decisiva della casa dove lei e
Amado avevano vissuto il loro amore in Memoriale aperto
al pubblico. Questo è avvenuto solo nel 2008. Ma chi avrà
la fortuna di viaggiare a Salvador de Bahia non dimentichi
di recarsi in rua Alagoinhas 33, nel quartiere di Rio Vermel-
ho, dove i due scrittori hanno vissuto il loro amore e dove
riposano, vicini, sotto l’albero di mango. b
Per le informazioni su Zélia Gattai si ringrazia Antonella Rita Roscilli
biografa della scrittrice brasiliana e autrice del libro Zélia di Euá, Rodeada
de Estrelas, ed. Casa de Palavras, 2006.
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