Numero 11 del 2008
L'inverno dei diritti
Testi pagina 34
novembre 2008 noidonne34
Mondo
Nobel alternativi
Dei cinque vincitori dell'edi-
zione 2008 del premio 'Right
Livelihood' (noto anche co-
me Nobel Alternativo),
quattro sono donne e tre
provengono dal Sud del
mondo. Creata nel 1980 da
Jakob von Uexkull, la fonda-
zione 'Right Livelihood' ha
l'obiettivo di "onorare e so-
stenere quelli che in modo
pratico offrono risposte
esemplari alle più urgenti
sfide di oggi" e offre un pre-
mio che quest'anno ammon-
ta a 210.000 euro a vincito-
re. I cinque di quest'anno, selezionati da una giuria inter-
nazionale tra 91 candidati provenienti da 44 paesi, si sono
distinti in differenti campi di azione quali: il diritto alla ter-
ra, la pace e la partecipazio-
ne politica, la lotta alle vio-
lenze contro le donne e
l'impegno per un'informa-
zione libera e democratica.
Vediamo nel dettaglio chi
sono.
Per la loro ininterrotta atti-
vità, sin dagli anni della lot-
ta dell'indipendenza dalla
Gran Bretagna, per il diritto
alla terra dei dalit (fuori ca-
sta) e contro gli abusi dei
latifondisti e delle compa-
gnie multinazionali è stata
premiata la coppia indiana
Krishnammal e Sankaralin-
gam Jagannathan.
Ha ricevuto il premio anche la ginecologa tedesca Monika
Hauser, fondatrice di Medica Mondiale, organizzazione
medico-sociale che si dedica all'aiuto di donne e ragazze
vittime della violenza sessuale sistematica nella zone di
guerra di tutto il mondo, con attività anche in Afghanistan
e nella Repubblica democratica del Congo
Il lavoro della condut-
trice del programma
radiofonico e televisi-
vo 'Democracy Now',
la giornalista america-
na Ami Goodman, ha
ricevuto l'ambito rico-
noscimento con la
motivazione di "aver
sviluppato un model-
lo di giornalismo poli-
tico indipendente
che porta a milioni
di persone voci al-
ternative spesso
escluse dai grandi
media".
Emblematico il premio a Asha Haji Elmi, la donna somala
che nel 2000 ha fondato, nel suo paese, il "Sesto Clan",
quello delle donne, per organizzare la partecipazione delle
donne nella promozione del dialogo tra i clan tradizionali
sostenendo "a rischio della vita la partecipazione femmini-
le nella pace e la riconciliazione in Somalia". Nel paese in
guerra e diviso storicamente in 'cinque clan' la vincitrice,
deputata dal 2004, ha dichiarato all'agenzia Misna che "a
quei tavoli dove si è progettata la ricostruzione delle isti-
tuzioni della Somalia, il 'sesto clan' ha rappresentato gli in-
teressi generali dei cittadini, sfuggendo alle logiche parti-
colari dei diversi gruppi di appartenenza ed è stato capace
di fare da mediatore e tramite tra tutti i soggetti coinvolti".
Ha poi affermato che "sia nei colloqui di Arta del 2000 sia
in quelli di Nairobi del 2002, il "sesto clan", composto da
una rete trasversale di gruppi femminili e singole persone,
si è conquistato il rispetto ed è riuscito a far riservare alle
donne una quota del 12% in parlamento". Asha Haji Elmi,
sposata con un uomo appartenente a un altro clan, ha ri-
ferito di aver avuto lei stessa delle difficoltà a superare le
divisioni tra le due famiglie riconoscendosi nell'identità
femminile e impegnandosi, all'inizio, nella tutela dei diritti
di donne e bambini attraverso la "Save Somali Women and
Children" (Sswc), la prima organizzazione non governativa
somala nata nel 1992. "Far riconoscere le donne come un
soggetto politico accanto agli altri clan è servito anche a
costruire una nuova immagine della donna nel paese, per
ottenere più visibilità e rispetto e combattere i pregiudizi",
continua la premio Nobel alternativo 2008, che ha anche
aggiunto che il lavoro del 'sesto clan' ha portato alla nomi-
na di due donne ministro nel governo di transizione soma-
lo che ha sede nella città di Baidoa.
Italia
Una donna nel Tribunale ecclesiastico
Ilaria Zuanazzi, 46 anni, di Verona sarà la prima donna
a sedere sullo scranno del tribunale ecclesiastico regionale
del Piemonte. E' entrata a far parte dei quindici giudici che
compongono la Corte dopo che la sua nomina è stata rati-
ficata dalla Conferenza episcopale di Piemonte e Valle
d'Aosta. Laureata in giurisprudenza a Padova, ha ottenuto
nel 1986 la "licenza summa con laude" alla Pontificia Uni-
versità Lateranense. Attualmente insegna diritto canonico
alla Facoltà di giurisprudenza di Torino e diritto ecclesiasti-
co a Cuneo. Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di
Torino e moderatore del tribunale ecclesiastico ha dichia-
rato che "La componente femminile potrà garantire un sup-
plemento di sensibilità e attenzione nella valutazione del-
le cause matrimoniali, tale da accrescere il senso e la por-
tata pastorale di queste decisioni".