Numero 6 del 2010
Spot! Pubblicità & dignità
Testi pagina 34
giugno 2010 noidonne34
Colombia
Quasi 40.000 i “desaparecidos”
Secondo un rapporto dell'Istituto di medicina legale e
scienze forensi basato sulle denunce di scomparsa e diffu-
so a Bogotá, tra il 2007 e il 2009 sono scomparsi più di
38.000 colombiani a causa della violenza dei gruppi arma-
ti e della repressione delle forze di sicurezza: 18.236 solo
lo scorso anno (il 16% in più rispetto a quello precedente),
nel 2007 se ne erano contati 4323, nel 2008 15.696. La di-
rettrice dell'Istituto, Ja-
neth Forero ha detto
che "si tratta di perso-
ne giovani, uomini nel-
la maggior parte dei ca-
si", precisando che la
zona in cui si sono ve-
rificati più casi, passati
da 471 del 2008 a
3976 lo scorso anno, è il dipartimento nord-occidentale di
Antioquia, storica roccaforte dei paramilitari di estrema
destra. Forero ha anche portato l'attenzione sull'indice de-
gli omicidi, cresciuto del 16% nel 2009: "Se ne registrano
39 ogni 100.000 abitanti, un dato significativo se lo con-
frontiamo con il tasso mondiale che è pari circa a otto omi-
cidi per 100.000 abitanti". Nel 2009 sono stati 17.717, la
stragrande maggioranza per arma da fuoco, con un netto
aumento in città come Cali (sud-ovest) e Medellín (capita-
le di Antioquia), dove sono risultati addirittura il doppio
del 2008. "Sono cifre assolutamente scandalose, proprio
perché venivamo da una tendenza alla diminuzione" ha
evidenziato Forero. Marcos Romero, presidente della 'Con-
sultoría para los Derechos Humanos y el Desplazamiento
en Colombia' (Codhes), ha osservato che la Colombia "ha
già superato il numero dei 'desaparecidos' provocati dal re-
gime militare in Argentina e che si potrebbe arrivare a una
cifra complessiva di 100.000 persone scomparse nell'ulti-
mo decennio di conflitto interno".
Africa
Save the Children: scuole sotto attacco
Dal rapporto dell'Organizzazione Non Governativa Save
the Children "Il futuro è adesso" emerge che le scuole sono
sempre più spesso bersaglio di attacchi, nelle zone in cui
ci sono in corso guerre e conflitti. Guerre e conflitti arma-
ti che, negli ultimi anni, anziché diminuire, aumentano: 32
nel 2007, 39 nel 2008. Secondo lo studio, gli attacchi nei
confronti di alunni, insegnanti ed edifici scolastici in aree
interessate da conflitti armati sono in aumento perché le
scuole sono sempre più spesso viste da eserciti e gruppi
combattenti come bersagli semplici e allo stesso tempo di
alto valore simbolico. L'aggressività dei gruppi armati e del-
le parti in conflitto sui bambini e sul sistema scolastico si
manifesta con bombardamenti, minacce o violenze sugli
insegnanti, restrizioni all'aiuto e all'assistenza degli opera-
tori umanitari. Il rapporto riferisce poi che per un numero
ancora molto grande di mino-
ri, la scuola è un diritto nega-
to dato che i conflitti armati
costringono milioni di bambi-
ni a lasciare le proprie case e
villaggi e a vivere da profughi
e sfollati. Si stima che i civili
costituiscano il 90% delle vit-
time delle guerre e di questi la
metà sono bambini. Inoltre si
calcola che i 18.5 milioni di
bambini costretti a scappare a
causa delle guerre vivranno
da profughi o sfollati almeno
per 17 anni. Ad oggi sono 39
milioni i minori esclusi dall'istruzione in aree afflitte da
guerre o che ne sono appena uscite: 1 bambino su 3, in
queste regioni, non va a scuola.
Kenia
Laurea honoris causa a "Mama” Sarah
Sarah Obama, la nonna
del presidente americano
Barack, potrà fregiarsi del ti-
tolo di dottoressa dopo aver
ricevuto a Kisumu la laurea
'honoris causa' conferitagli
dall'Università dei Grandi la-
ghi (Gluk). Lo riferisce il
quotidiano 'Daily Nation'
precisando che 'Mama Sa-
rah', come la donna è so-
prannominata in Kenya, si è messa in fila con gli altri lau-
reandi e ha ricevuto dalle mani del Rettore della Facoltà la
pergamena di laurea. Il Preside Dan Kaseje ha motivato il ri-
conoscimento dicendo che "si è distinta per la sua lotta in
favore degli strati più poveri della società, delle vedove, dei
bambini e per il diritto all'istruzione dei giovani del suo vil-
laggio". Sul palco, l'ottantasettenne neolaureata ha indos-
sato tunica e tocco rossi e ringraziato l'università e le auto-
rità presenti nella sua lingua Dhou lou per il riconoscimen-
to al suo sforzo di aiutare i meno fortunati della società.
'Mama Sarah' ha anche detto che le risorse da lei utilizzate
"sono doni delle persone di buona volontà provenienti da
tutto il mondo".
Gambia
Progressi sui diritti delle donne
Aja Isatou Njie Saidy, vice presidente del Paese e Mini-
stra degli Affari delle donne, ha recentemente dichiarato
che l'impegno del governo sulle pari opportunità affinché le
donne abbiano sempre più incarichi di responsabilità è to-
tale e ha voluto evidenziare che "la ratifica in Parlamento di
numerose convenzioni, protocolli, risoluzioni e trattati re-
lativi alla parità di genere dimostra che il coinvolgimento
Foto di Gianni Tarquini