Numero 4 del 2010
Svelate
Testi pagina 34
aprile 2010 noidonne34
Shirin Fakhim, Ghazel, Firouzeh Kho-srovani, Shadi Ghadirian, Mandana
Moghaddam e Parastou Forouhar: que-
ste le artiste della XIV Biennale Donna
intitolata MEMORIE VELATE. Arte Con-
temporanea dall'Iran. La mostra collet-
tiva, a cura di Silvia Girelli, è organiz-
zata dall'Unione Donna in Italia di Fer-
rara con le Gallerie d'Arte Moderna e
Contemporanea e i Musei Civici di Arte
Antica del Comune di Ferrara.
Queste artiste hanno vissuto sia la
Rivoluzione Islamica del 1979 che la
guerra Iran-Iraq tra il 1980 e il 1988.
Attraverso l'arte, in bilico tra passato e
futuro, fra tradizione ed emancipazio-
ne, queste donne coraggiose sono, come
dicono le organizzatrici, "instancabili
portavoce di una realtà che vuole essere
raccontata". Alcune sono rimaste in
Iran, altre hanno scelto l'esilio, "in uno
stato di nomadismo geografico obbliga-
torio che però non dimentica la forte
identità culturale". Le opere parlano del
ruolo sociale e familiare della donna nel
mondo islamico, del legame con il pro-
prio Paese, con la speranza in un futuro
più democratico.
Elena Ribet
Ferrara / XIV Biennale Donna
Memorie velate
dal 18 aprile la collettiva
di Arte Contemporanea dall'Iran
Dove: Ferrara, Padiglione d'Arte Contemporanea,
Palazzo Massari / Corso Porta Mare 5
Quando: 18 aprile - 13 giugno 2010
Inaugurazione: sabato 17 aprile 2010, ore 18.00
Catalogo (bilingue, ita-engl): a cura di Silvia Cirelli,
con testi critici di Silvia Cirelli e Rose Issa
Telefono: +39 0532 244949
Info: www.artecultura.fe.it / www.comune.fe.it/udi
www.studiopesci.it
La mostra è sostenuta dal Comune di Ferrara,
Provincia di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Firouzeh Khosrovani
Corpo femminile e Rivoluzione Islamica. La giovane giornalista, con l'unico docu-
mentario presente in rassegna, racconta la repressione delle donne "quando
anche i manichini femminili nelle vetrine dei negozi di Teheran diventano oggetto
di accese controversie che sfociano nell'inverosimile decisione di mutilarne le
forme femminili". Gli oggetti inanimati prendono parola, assumono in sé il peso
di sentimenti, violenza e incomunicabilità.
Nella foto:
Rough Cut, 2007 - still da video - video documentario, 22 minuti - Courtesy l'artista
Ghazel
Artista già affermata a livello internazionale,
propone in esclusiva una video-installazione,
"intimo diario quotidiano autobiografico che
racconta gesti, atteggiamenti e parentesi di vita
di una donna dalla multipla e complessa identi-
tà". Ghazel occupa e ridisegna gli spazi e i sim-
boli, catturando nelle immagini la propria
"identità" e la propria "inesistenza", in un con-
trasto estremo tra messaggi espliciti e nascosti,
squilibrio e padronanza del senso.
Nella foto:
Olé - still da ME 2003-2008
video installazione trittica, 39 minuti
Colore / bianco e nero, sonoro
courtesy l'artista
Mandana Moghaddam
Vita, morte, maternità, solitudine, tensione con-
cettuale sono alcuni degli elementi delle opere di
Mandana Moghaddam. Le sue installazioni, frutto
di un pensiero e di una creatività dirompenti, uti-
lizzano elementi minerali oppure organici, scardi-
nando l'opposizione dei sessi. Il cemento e i capel-
li, la prospettiva, le linee verticali, orizzontali, cir-
colari, gli intrecci, le matrici, rendono queste opere
una sintesi di enigma e stupore.
Nella foto:
Chelgis II, 2005 - cemento, capelli, nastrini, catene
installazione, 220 x 190 x 100 cm
courtesy dell'artista