Numero 1 del 2016
L'utero è mio e....? Maternità surrogata
Testi pagina 34
32 Gennaio-Febbraio 2016
TROTULA,
LA MEDICA DI SALERNO
Ha vissuto “circondata dall’ammirazione e dal rispetto di
tutti, popolani e non”, ma nel corso dei secoli è “diven-
tata maschio e poi leggenda”, per essere
riscoperta e studiata nel suo valore a par-
tire dall’800. Trotula de’ Ruggiero (1035?-
1097) è stata medica e fi gura di spicco
della Scuola Medica Salernitana, una tra le
numerose mulieres salernitanae e “certa-
mente la più rappresentativa”. Suo il primo
trattato di ginecologia e ostetricia,“De pas-
sionibus mulierum ante, in et post partum”,
con nozioni di pediatria Dopo i libri sulla
cortigiana del ‘500 Imperia, sull’intellettuale
del ‘400 Christine de Pizan e sulla beghi-
na del’300 Margherita Porete, Tommasina
Soraci torna con questo agile volumetto
dedicato alla medica salernitana - conte-
nente anche brevi contributi di Tiziana Bartolini e Fulvia
Signani - realizzando un altro ritratto di una delle (non po-
che) donne del passato che parlano all’oggi. E Trotula è
davvero moderna, considerata la sensibilità che esprime e
la “riscoperta della naturalità e dell’unità del corpo e delle
sue emozioni”. Il dialogo sulle cure al femminile è conti-
nuato al di fuori dell’uffi cialità, tramandando da donna a
donna ricette e rimedi della scuola e diventando “medici-
na popolare fi no alla loro trasformazione in streghe”.
Tommasina Soraci
trotULa De’ rUGGiero. Una meDica DeLLe Donne
Per Le Donne
Ed Era Nuova, pagg 98, euro 10,00
ANNA, PARTIGIANA IN LOTTA
ANCHE DOPO LA GUERRA
Delle staffette partigiane si è parlato e scritto molto ma
la storia raccontata nel bel romanzo La disillusione,
della brava autrice, scrittrice, insegnante, traduttrice e
femminista militante Scilla Finetti, non è solo la storia
di una ragazza, Anna, che nel 1944 sulle Alpi italiane
aiutava la Resistenza con-
tro il nazifascismo insieme a
tante coraggiose coetanee
in tutta l’Italia, ma anche il
racconto esistenziale di una
donna che assiste ad una
trasformazione, dall’epoca
dei grandi e necessari ide-
ali a quella del dopoguerra,
dove il quotidiano, la por-
terà, su tanti fronti, a vivere
la disillusione impressa nel
titolo. Così la vicenda sen-
timentale di Anna, che in-
contra Alessio, l’amore del-
la sua vita, durante la lotta
partigiana, e con lui inizia
una relazione pericolosa ed esaltante, sarà costretta a
confrontarsi con le diffi coltà e gli stereotipi socio-politici
e di genere del periodo post-Liberazione, quando sem-
brerà scontato - benché poco prima si condividessero
pienamente idee ed azioni - che ad occuparsi del fi glio
e della sua crescita in una coppia sia la donna mentre
l’uomo porta avanti l’impegno politico ed il lavoro fuori
casa. Nel descrivere le tante esperienze della protago-
nista, il libro ci conduce in un percorso rievocativo e
formativo, individuale e collettivo, che, oggi più che mai,
ci chiama ad una rifl essione sulle autentiche credenze
e sulle ipocrisie sociali, sulla necessità, per tutte e tutti,
di avere consapevolezza di sé e della propria identità
nella ricerca costante delle nostre vere passioni. Non
a caso il romanzo inizia con una dedica di Ada Gobetti
dal Diario Partigiano, della quale ci piace ricordare una
frase: “Dedico questi ricordi ai miei amici vicini e lon-
tani, di vent’anni e di un’ora sola. Perché proprio l’ami-
cizia, legame di solidarietà fondato non su comunanza
di sangue, né di patria, né di tradizione intellettuale ma
sul semplice rapporto umano del sentirsi uno con uno
tra molti, m’è parso il signifi cato intimo, il segno della
nostra battaglia”.
Elisabetta Colla
Scilla Finetti
La DiSiLLUSione
ebook@women – 4.99 euro
Ed Il Mio Libro - 12.50 euro
LIBRI
a cura di
Tiziana Bartolini
pp.32_33 APPRODI_gen_feb.2016.indd 32 31/12/15 08.35