Numero 8 del 2016
Felicità, parliamone
Testi pagina 34
32 Luglio-Agosto 2016
LE INDAGINI DI… COSCIENZA
“Scusate la polvere” di Elvira Seminara è una deliziosa com-
media dark, un giallo ironico, leggero e piacevole. La prota-
gonista, la quarantenne Coscienza, nome che tutti i suoi cari
preferiscono storpiare a loro piacimento, scrive per lavoro tesi
di laurea dai titoli assai improbabili e conduce
una vita normale con il marito agronomo che
sopperisce alla sua mancanza di razionalità e
pragmatismo. Il verificarsi di un evento del tut-
to inaspettato porta Coscienza a dover indagare
come una detective goffa e stralunata su cosa
sia realmente successo quel giorno in cui lei si
trovava in un camerino di H&M a Parigi, città
dove vive la madre incontrollabile perché malata
di Alzheimer. Nella ricerca della verità, Coscien-
za non è sola ma viene sostenuta dalle amiche
di sempre, Mia e Alice, donne sopra le righe ma
che non le fanno mai mancare il loro supporto.
Un libro da leggere in un giorno, dal finale tenero, ma di cui si
apprezza più di tutto l’ironia spietata per i tic, le fissazioni e le
stramberie che accomunano tutti noi esseri umani.
Silvia Vaccaro
Elvira Seminara
Scusate la polvere
Nottetempo, pag 212, 12,00
PER COMPRENDERE LA XENOFOBIA
Comprendere il fenomeno delle minoranze etniche attraver-
so strumenti analitici. È l’obiettivo del libro di Cristina Car-
pinelli e Massimo Congiu (ed Amazon.com), L’Unione
Europea e le minoranze etniche. Nella prima parte l’anali-
si è focalizzata sul “concetto di minoranza” e sulle “caratte-
ristiche di una minoranza” con riferimento ai criteri oggettivi
stabiliti nelle diverse sedi internazionali con appositi trattati
in base ai quali un insieme di individui è identificabile come
gruppo di minoranza se condivide un’identità culturale, et-
nica, religiosa e/o linguistica. Tale identificazione è partico-
larmente importante per garantirne diritti e tutele.
Nella seconda parte del libro sono studiati alcuni paesi dell’Eu-
ropa Centro-Orientale (Paesi Baltici, Ungheria e Romania).
Questa parte di Europa può essere rappresentata come la
geografia delle etnie, il cui studio abbraccia gli aspetti storici,
culturali, religiosi ed antropologici. Ma non solo. Lo studio della
multietnicità non può sfuggire a considerazioni interpretative
di norme giuridiche che stabiliscono la possibilità di tutelare o
discriminare le minoranze, a seconda che l’accento sia posto
sull’inclusiveness o sull’exclusiveness. Le etnie sono sicura-
mente un portato storico ma costituiscono an-
che un percorso dentro un mosaico che pre-
annuncia un futuro sempre più “contaminato”.
Proprio in questa chiosa, il rapporto tra etnie
autoctone e “straniere”, così come può esse-
re la rappresentazione di valori condivisi, che
sta alla base della convivenza dei popoli, così
pure può trasformarsi nella descrizione di rigetti
xenofobi e di politiche di “apartheid” verso le
minoranze etniche. L’attualità di questi Paesi mostra la crescita
di consenso nei confronti di piattaforme politiche di movimenti
nazionalistici e xenofobi vs. minoranze del tutto estranee alle
politiche comunitarie in materia di rispetto e tutela delle mino-
ranze dell’Unione Europea, che rendono più complesso il pro-
cesso d’integrazione.
Cristina Carpinelli e Massimo Congiu
L’Unione Europea e le minoranze etniche
Ed CreateSpace, pagg 246, euro 36,95
UNA STORIA DOVE I SENSI SONO PROTAGONISTI
Il romanzo d’esordio di Claudia Bruno, trentenne giornalista am-
bientale, si legge d’un fiato lasciando al lettore la voglia di saperne
ancora delle due protagoniste, Greta e Michela, amiche sin dall’in-
fanzia, diverse e anche per questo inseparabili.
“Fuori non c’è nessuno” è una storia di sorellan-
za interrotta a causa delle scelte che le due hanno
compiuto da adulte, scelte da cui non sempre si ha
il tempo e la possibilità di tornare indietro. Attorno
a questa amicizia densa, si muovono gli altri per-
sonaggi importanti, principalmente femminili, che
intrecciano le loro storie e i loro ricordi alla vicenda
principale. Anita, la nonna speciale del fidanzato di
Greta, Katarzyna, donna delle pulizie polacca che
tutti credono strana e che osserva il mondo dalla
sua casa a piano terra e Isabella, la nonna di Gre-
ta, che appare a ogni apertura di capitolo con un
conto alla rovescia fatto di filastrocche in dialetto e
ricordi di un Sud lasciato indietro e in cui Greta sente di affondare
le sue radici più profonde. L’ambientazione del romanzo è la citta-
dina desolata di Piana Tirrenica, fatta di “case con finestre sempre
troppo piccole”, capannoni industriali e colate di cemento spesso
lasciate a metà. Una periferia che racchiude in sé i molti luoghi
d’Italia vittima dell’abusivismo edilizio, dell’avidità e dell’incuria. La
bellezza del romanzo è certamente frutto dell’ossatura narrativa
ben costruita ma anche di una grande sapienza stilistica. Tutta la
storia è un’armonica sinestesia dove i sensi sono attori principali
ed è proprio grazie al loro intreccio che ci si sente come avvolti e
rapiti dalle pagine, dove non mancano i riferimenti al tempo pre-
sente fatto di precariato e insicurezza, di migrazioni e di incroci e
scontri di culture. Un esordio promettente di cui vorremmo leggere
presto un secondo capitolo.
Silvia Vaccaro
Claudia Bruno
Fuori non c’è nessuno
Ed Effequ, pagg 224, euro 13,00
LIBRI
a cura di
Tiziana Bartolini
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