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Numero 7 del 2007

Uomini contro la violenza sulle donne


Foto: Uomini contro la violenza sulle donne
PAGINA 33

Testi pagina 33

noidonne luglio/agosto 2007 33
Matrimoni forzati, delle mutilazionigenitali, dello sfruttamento e della
prostituzione forzata, soprattutto delle
minori, sono alcuni dei temi affrontati
in occasione della presentazione della
campagna “Mai più diritti negati alle
donne immigrate, per la legalità e
l'integrazione”, presentata a Roma
da Roberta Angelilli, relatrice della
strategia europea sui diritti dei minori.
Erano presenti, tra gli altri, Souad
Sbai, presidente di Acmid-Donna
(Associazione comunità marocchina
delle donne in Italia), Luisa
Morgantin - vicepresidente del
Parlamento europeo - e la segretaria
generale della Ugl, Renata Polverini.
Un vademecum tradotto in varie
lingue aiuterà le donne immigrate a
capire che in Italia e in Europa ci
sono leggi che permettono loro di
"dire no" e di non sottomettersi alle pra-
tiche che nulla hanno a che vedere con
le tradizioni o le religioni. Nella stessa
occasione è stato distribuito un dossier
sulla situazione europea e italiana che
raccoglie dati forniti da AIDOS,
Nazioni Unite, Dipartimento per le Pari
Opportunità, ISTAT, Osce, Unicef, Save
the Children. Nel sottolineare come le
leggi italiane contro la riduzione e il
mantenimento in schiavitù, contro la
tratta di persone e contro lo sfruttamen-
to della prostituzione siano all'avan-
guardia, l'on Angelilli ha osservato che
tali strumenti normativi, innovativi
nello scenario europeo, mancano spesso
di una concreta attuazione pratica a
causa della insufficienza e dell'inade-
guatezza delle attività di prevenzione e
monitoraggio sul territorio.
Mutilazioni genitali femminili (MGF)
Ogni giorno più di 6.000 bambine
sottoposte a MGF. 140 milioni le ragaz-
ze già mutilate tra i 4 e i 14 anni di età.
L'Italia è il Paese in Europa con il più
alto numero di donne infibulate. Oltre
65mila provengono da territori dove
vengono praticate le MGF (Somalia,
Nigeria, Ghana, Etiopia, Egitto, Costa
d'Avorio, Yemen). In Italia ogni anno
6mila bambine tra i 4 e i 12 anni
rischiano di essere sottoposte a questa
pratica illegale. Nel Lazio sono 17mila
le donne provenienti da paesi nei quali
è diffusa questa pratica e a più di
10mila tra loro è stata già praticata l'in-
fibulazione.
Matrimoni forzati
Nel mondo oltre 51 milioni di donne
sotto i 18 anni sono state costrette a
sposarsi. Ogni anno nascono 15 milioni
di bambini da ragazze giovanissime.
Bambine con meno di 15 anni rischiano
5 volte di più rispetto a una donna di
20 di morire durante gravidanza e
parto.
Il 48% delle donne dell'Asia meridio-
nale tra 15 e 24 anni si sono sposate
prima dei 18 anni, percentuale che per
l'Africa è del 42% e per l'America latina
del 29%;
In Afghanistan e in Rajastan più
della metà delle ragazze si sposano
prima di aver compiuto i 15 anni per
arrivare a circa il 70% in Congo e Niger.
Il matrimonio forzato, spesso preco-
ce, ha profonde conseguenze sulla cre-
scita personale, fisica, intellettuale, psi-
cologica ed emozionale delle donne.
Riduzione in schiavitù
Tratta, prostituzione, lavoro per
pagare debiti, schiavitù domestica,
lavoro nelle miniere e nei campi, bambi-
ni soldato, matrimoni imposti: queste
sono nuove forme di schiavitù infantile.
Sono milioni i bambini dati in presti-
to o venduti dai loro "proprietari" e che
vivono in condizioni di umiliazione e
abuso. Nel mondo sono 171 milioni i
bambini impiegati in lavori ad alto
rischio fino a 15 ore al giorno e 2 milio-
ni subiscono abusi a causa di prostitu-
zione, pornografia infantile e turismo
sessuale. 1.200.000 bambini e adole-
scenti ogni anno sono vittime di tratta
verso paesi di Europa Occidentale,
America e Carabi. In Europa ogni anno
vengono trafficati 500mila esseri
umani: l'80% sono donne e ragazze,
circa il 50% minori, tra cui anche neo-
nati venduti per adozioni illegali. In
Italia sono circa 50mila le persone traf-
ficate; il prezzo al "mercato delle schia-
ve" delle donne si aggira sui 2.000 euro.
Il 64,79% delle ragazze ridotte in schia-
vitù e prostituite è tra i 12 e i 21 anni.
L'accattonaggio coinvolge in Italia circa
50mila bambini tra i 2 ed i 12 anni.
Elena Ribet
Tutti i possibili “No”
Immigrate e integrate
un vademecum e una
campagna contro i diritti
negati alle donne e le
mutilazioni genitali femminili
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