Numero 6 del 2007
Bambini nel mondo sotto tutela
Testi pagina 33
noidonne giugno 2007 33
no nata io. In Brasile sono nati due fra-
telli e, dopo 4 anni, i miei genitori si so-
no separati. Questa storia tremenda che
hanno subito, le difficoltà, la povertà
che abbiamo vissuto in Brasile hanno
fatto saltare completamente il loro rap-
porto. Non sono mai riusciti a rielabo-
rare quello che era loro accaduto.
Avrebbero avuto bisogno di un aiuto
specializzato, invece hanno solo dovuto
lavorare, tra mille difficoltà, e occupar-
si di 4 bambini. Al momento della se-
parazione noi siamo rimasti con mia
madre che nel 1989, appena è caduto il
regime strosnista è voluta rientrare in
Paraguay.
Tua madre mi sembra una persona
che non si arrende mai; ho conosciu-
to molti esuli che al momento della
caduta delle dittature sono voluti ri-
entrare immediatamente, anche se
nel paese in cui avevano trovato asi-
lo erano riusciti a costruire una cer-
ta stabilità.
Mia madre voleva esserci ad ogni co-
sto per ricostruire il paese. Immaginava
un'atmosfera completamente diversa,
invece in Paraguay ancora oggi è al go-
verno il Partido Colorado, lo stesso del-
la dittatura. E le cose non sono quasi
cambiate. Il paese è rimasto isolato in
tutti questi anni ed è uno dei più poveri
del Sud America. Il nostro rientro è sta-
to un specie di tragedia per me e i miei
fratelli. Siamo andati a vivere fuori
Asunciòn, in una casa che non aveva
neanche il bagno. Fuori, nel campo, c'e-
ra un casotto con una buca nel terreno.
Non c'era acqua corrente, non c'era lu-
ce… eravamo depressi perché avevamo
sempre vissuto con delle difficoltà eco-
nomiche ma mai in queste condizioni.
Mia madre ci incoraggiava, diceva che
ne saremmo venuti fuori, ci raccoman-
dava di studiare perché era l'unica ma-
niera per uscirne. Insomma è stato mol-
to difficile. Poi con il tempo lei ha tro-
vato un lavoro e le cose sono andate un
po' meglio.
Dopo le dittature nei vari paesi lati-
noamericani ci sono state delle ver-
gognose leggi che hanno cancellato i
reati dei militari ma negli ultimi an-
ni si sta riaprendo il tema e si co-
mincia a parlare di processi. In Para-
guay cosa è successo?
Da noi c'è stato un sostanziale im-
mobilismo anche in questo campo. Ci
sono delle associazioni di familiari del-
le vittime e dei desaparecidos, anche
mia madre ne fa parte perché Derlis Vil-
lagra, il padre di suo figlio non è più
stato trovato; non ci sono state amnistie
ma neanche processi perché le persone
hanno voluto rimuovere quel periodo.
Nel 2004 è stata creata la Commissione
Verità e Giustizia, che ha il compito di
raccogliere le testimonianze delle vitti-
me della dittatura, localizzare le fosse
comuni, creare una banca del Dna e
pubblicare un Rapporto Finale su tutte
violazioni dei Diritti Umani commesse
dal regime. I risultati dovrebbero essere
resi noti il prossimo anno.
L'Archivio del Plan Condor è stato ri-
trovato proprio in Paraguay. Puoi
spiegarci cosa è?
Nel 1992 è stato scoperto da Martin
Almada, ad Asunciòn, il più importan-
te Archivio delle dittature militari del
Cono sur. Contiene documenti, materia-
le fotografico e audio, verbali, foto se-
gnaletiche, dati, indagini sulle vittime
dei regimi. Contiene inoltre le prove car-
tacee dell'esistenza dell'Operacion Con-
dor, una trama internazionale, organiz-
zata con il sostegno della CIA, delle dit-
tature di Cile, Brasile, Argentina, Uru-
guay, Paraguay e Bolivia, con l'obietti-
vo di coordinare i servizi segreti in una
azione repressiva di qualsiasi forma di
dissenso e di opposizione.
Ora tu vivi in Italia ma recentemen-
te sei tornata nel tuo paese dopo di-
versi anni che mancavi. Come lo hai
trovato?
La situazione economica è critica. Il
paese mi è sembrato allo stremo ma con
una grande speranza, quella di Fernan-
do Lugo che si presenterà alle prossime
elezioni. E' sempre stata una persona le-
gata ai movimenti sociali ed effettiva-
mente intorno alla sua candidatura si
sta coagulando un movimento vario e
forte. I sondaggi lo danno come favori-
to e sarebbe la prima volta che il Parti-
to Colorado verrebbe estromesso dal go-
verno del paese.
Tua madre come si pone rispetto a
questa situazione?
Appoggia con molto entusiasmo e
speranza Lugo. E' una donna incredibi-
le. Dopo tutto quello che ha passato an-
cora ha la forza di rilanciare i suoi an-
tichi ideali.
Fernando Lugo, ex vescovo di San
Pedro, è noto per la sua simpatia
per la Teologia della Liberazione e
la sua attività nella Pastorale della
Terra a fianco degli indigeni e dei
"senza terra".
E' stato scomunicato a divinis dal-
le gerarchie vaticane quando ha ri-
chiesto la riduzione allo stato lai-
cale per presentarsi alle elezioni
che si terranno a maggio del 2008.
Foto di Manfredo Pavoni Gay