Numero 10 del 2008
Futuro (passato) prossimo
Testi pagina 33
noidonne ottobre 2008 33
della Guerra della Georgia con l'Ossezia
del Sud il tema ucraino ha iniziato ad
occupare una posizione centrale nella
politica estera della Russia. Il problema
dell'ingresso dell'Ucraina nella NATO è
strettamente collegato all'esportazione
delle materie prime russe verso l'Europa
Occidentale ... La tematica ucraina sta
emergendo nuovamente ma, dopo i noti
eventi, con una rilevanza diversa. Nelle
indagini russe è emersa in maniera ine-
quivocabile la partecipazione, come an-
che prima, dell'Ucraina negli avveni-
menti dell'agosto di quest'anno. In pri-
mo luogo la partecipazione dei nazio-
nalisti ucraini nei "fatti" dell'Ossezia del
Sud e l'uso del sistema di rilevazione de-
gli aerei russi sull'Ossezia del Sud. Ma io
vedo che non si è ancora arrivati a por-
si il quesito di quanto l'Ucraina si sia
impegnata accanto alla Georgia non so-
lo all'occupazione dell'Ossezia del Sud,
ma nello sviluppo della guerra contro la
Russia…. E' certamente una questione
di dimensioni nuove che condizionerà i
futuri rapporti Russo - Ucraini. E qui an-
diamo al destino del Grande accordo,
concluso il 28 maggio 1997 e ratificato
dalla Duma nel 1998 poiché quest'anno
cade il decimo anniversario di applica-
zione dell'accordo in base ad esso si pre-
vede il rinnovo ogni dieci anni ed inclu-
de la clausola che ciascuna delle parti
ha il diritto non ratificarlo...". L'11 set-
tembre, sempre agenzie non italiane,
annunciano l'invito rivolto dalla Russia
all'Ucraina all'estensione per altri 10
anni degli accordi di collaborazione e di
amicizia anche se la partecipazione del-
l'Ucraina alla NATO crea problemi di
sicurezza alla Russia.Leggendo queste
informazioni mi convinco che la Geor-
gia ha potuto disporre di una macchina
informativa gigantesca che l'ha vista
protagonista delle notizie, ma che ci sia-
mo perse dei pezzi importanti delle in-
formazioni. Non siamo sufficientemente
informati neppure dei problemi della co-
alizione arancione in Ucraina, dello
scontro tra il Presidente Jušcenko e la
Prima Ministro Timošcenko, non siamo
informati delle manovre militari che si
stanno svolgendo nel Mar Nero e da
parte di chi. Alcune testate iraniane
hanno scritto che adesso l'Iran fa meno
paura della Russia e, alla luce delle af-
fermazioni della Presidenza degli Stati
Uniti, di ritiro dall'Irak e di rafforza-
mento della presenza in Afghanistan.
Forse qualcosa si sta riscrivendo senza
che noi ne siamo informati e controin-
formati e soprattutto consapevoli e con-
sapevolmente partecipi. Quindi tante le
domande che nascono. Perchè un grup-
po parlamentare europeo pensa di chie-
dere di non svolgere i giochi olimpici in-
vernali a Sochi quando invece si sono
tenuti in Cina? A che pro tutte queste
azioni? Cosa c'entrano le Olimpiadi in-
vernali con la Georgia? Forse una certa
propaganda ci vuole convinti che ci tro-
viamo di fronte a conflitti locali, ma al-
lora perchè su autorevoli siti internazio-
nali si può accedere a riflessioni di
esperti - anche degli Stati Uniti - che
stanno studiando "Il mondo senza l'oc-
cidente"( http://www.globalaffairs.ru)?
Se così è a noi sta bene vivere in costan-
te conflitto e assistere ad azioni parago-
nabili alla "morte del cigno"? Non sa-
rebbe forse meglio considerare il mondo
come un mondo plurale e non unipola-
re, un mondo più equo con più giustizia,
solidarietà, multipolare in cui nelle reci-
proche differenze ci confrontiamo e co-
struiamo serie politiche contro il terrori-
smo e per la cultura della pace e della
coesistenza? A me pare che sempre più
spesso rischiamo di sottostare ad una
nuova propaganda asservita a scopi di
sempre più pochi. Domande e riflessioni
troppo importanti, dato che è in gioco il
valore delle nostre vite.
Premio Capitale verde europea
La Commissione europea ha reso noto che a partire dal 2010
ogni anno una città europea sarà eletta ''Capitale verde euro-
pea''. Il premio e' aperto ai 27 Stati membri dell'Ue, ai paesi
candidati (Turchia, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia e
Croazia) e ai paesi dello Spazio economico europeo (Islanda,
Norvegia e Liechtenstein). Tutte le città europee con oltre
200.000 abitanti potranno dunque candidarsi, e le candida-
ture saranno valutate sulla base di dieci criteri ambientali tra
cui i cambiamenti climatici, i trasporti, l'atmosfera, i rifiuti e
la qualità dell'acqua. Lo scopo è di stimolare un impegno con-
tinuo a raggiungere obiettivi "ambiziosi" di tutela dell'am-
biente e in favore dello sviluppo sostenibile; per questo si
vuole individuare ogni anno la "città modello" e promuovere
le buone pratiche in tutte le altre città europee. Il termine per
la presentazione delle candidature per le edizioni 2010 e
2011 è il primo ottobre 2008.
L'eco edificio costruito con materiali riciclati.
È sorto in provincia di Treviso il primo eco-edificio intera-
mente costruito con materiali recuperati dalla raccolta diffe-
renziata. Si tratta di una struttura di 600 metri quadri, svi-
luppata su due piani che ospiterà una società pubblica per la
gestione dei rifiuti in 35 Comuni del Veneto. Per la realizza-
zione dell'edificio sono state utilizzate circa 11mila bottiglie
di plastica per i pannelli isolanti in Pet, alluminio riciclato per
porte e finestre, e un 1milione di tappi di sughero per l'isola-
mento del pavimento. Più di 40 metri cubi di pannelli per il
tamponamento sono stati ricavati dagli scarti delle segherie,
mentre gli intonaci esterni sono in grado di "purificare l'aria".
L'acqua piovana viene raccolta e utilizzata per innaffiare le
piante e per i servizi igienici, e anche gli arredi interni sono
ecologici (sedie e scrivanie realizzate in cartone compresso
ricavato da scarti). E' costato circa il 20% in più rispetto a un
normale fabbricato ma i costi verranno ammortizzati nel giro
di breve tempo: l'impiego del fotovoltaico e la climatizzazio-
ne termica permettono infatti un fortissimo risparmio per ri-
scaldare e raffreddare l'edificio, e il giardino pensile sul tetto
consente di ridurre l'impatto termico e ambientale. Le tecno-
logie utilizzate per il risparmio energetico porteranno, infine,
l'eco-palazzo a consumare solo 6 kw/metri cubi l'anno, con-
tro i 18 del fabbisogno di un normale edificio.
di Barbara Bruni
ricordi e riflessioni sulla scia di una preoccupazione
epocale che riguarda gli equilibri geopolitici del terzo
millennio e la vita di miliardi di persone. Quello che
ci raccontano i media e quello che accade davvero