Numero 6 del 2009
Libere o sicure?
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caso del Messico, anche in Cina la
maggioranza delle offerte di impiego
sono state dirette ad un particolare tar-
get di donne definito dall'età, dal peso
e dallo status sociale single. Gli annun-
ci di lavoro hanno puntato ad una pre-
selezione, inquadrando una tipologia di
operaie da dedicare a lavori faticosi e di
alta precisione, senza vincoli familiari,
facili da 'sfruttare' e quindi da 'sottopa-
gare'. Anche in Cina sono state adotta-
te pratiche invasive nella sfera persona-
le delle operaie. E' un esempio, la 'one-
child policy' introdotta nel 1979 dal go-
verno centrale con lo scopo di alleviare
le difficili condizioni sociali, economi-
che e ambientali dovute al sovrappopo-
lamento su scala nazionale. Nel 2000 il
rilancio della
'one-child policy'
è stato motivato
dalla necessità
specifica di limi-
tare la 'procrea-
zione' nelle aree
urbane delle ope-
raie migranti ru-
rali. Questa mi-
sura politica ha
avuto controver-
si effetti sociali
ed economici, ovvero un aumento degli
aborti, degli abbandoni e degli infanti-
cidi femminili, determinando un aggra-
vamento dello squilibrio tra i sessi e una
diminuzione dell'impiego di manodope-
ra giovane. Le denunce e le condanne
morali da parte di Stati terzi, tra cui
Stati Uniti e Regno Unito, e di organiz-
zazioni dedite alla difesa dei diritti
umani, come Amnesty International,
non sono servite a metterne in discus-
sione la validità, tanto che nel 2008 la
Commissione nazionale cinese per la
popolazione e la pianificazione familia-
re ne ha annunciato la reiterazione per
un altro decennio. Se in Cina la posizio-
ne del governo è a favore della "maqui-
lization" e di uno sviluppo economico a
discapito dei diritti dei lavoratori e in
particolare delle donne, alle quali non
sono riconosciuti pari diritti sociali, po-
litici ed economici; in America Latina,
come ad esempio in Honduras, gruppi
di operaie si sono associate in sindacati
come la Colectiva de Mujeres Hondure-
ñas con lo scopo di dare seguito alla lot-
ta di 'genere' chiedendo l'intervento, nel
caso specifico nel mese di aprile 2009,
di istituzioni regionali preposte della di-
fesa dei diritti umani come la Corte in-
teramericana dei diritti umani.
lavorano in subappalto, non pagano tasse,
importano materiale che deve essere solo assemblato o
montato e i cui articoli non sono commercializzati
nel paese in cui si trovano. Le 'maquiladoras'
esistono per la necessità delle imprese dei paesi
industrializzati di abbattere i costi di produzione e per il
disperato bisogno di lavoro nei Paesi in Via di Sviluppo
L'eco-virus che ricarica i cellulari
Il presidente del Massachusetts institute of technology (Mit),
Susan Hockfield, ha recentemente presentato alla Casa Bian-
ca il prototipo di una virus-batteria al litio. Fatta a partire da
un virus, economica ed amica dell'ambiente la nuova eco-
batteria ha particelle virali e nanotubi di carbonio al posto dei
tradizionali poli di metallo. Costruita a partire dall'M13, un
virus innocuo per l'uomo ma che uccide batteri, la virus-bat-
teria potrà essere usata su ogni dispositivo elettronico (dal
blackberry, all'ipod) e potrebbe sostituire le normali batterie
adattandosi a congegni di dimensioni ridottissime.
La tenda che mangia lo smog
Lo smog si può combattere fin dentro le case grazie ad una
nuova tecnologia, l'Ecosun al biossido di titanio (TiO2). Pren-
dendo, ad esempio, una città come Milano: in tre ore di espo-
sizione alla luce solare, due tende trattate con Ecosun sono
in grado di purificare cinque volte l'aria presente in una ca-
mera di 4 metri per 4 (l'equivalente di un appartamento di 80
metri quadri). Secondo l'azienda bolognese proprietaria della
nuova tecnologia, esposto alla luce solare il trattamento
TiO2 si attiva come purificatore naturale eliminando agenti
inquinanti come il monossido d'azoto, le polveri sottili, i pol-
lini e gli allergeni organici.
Fotovoltaico
Dopo Spagna e Germania, l'Italia è il terzo Paese al mondo per
potenza fotovoltaica installata nel 2008; seguono la Corea e
il Giappone. In Italia sono stati realizzati 24.000 impianti fo-
tovoltaici (per una potenza di 338 MW) e al primo aprile
2009 sono entrati in esercizio circa 34.000 impianti (per una
potenza complessiva di 435 MW).
Sfida alla flatulenza
Un cucchiaio di olio alle mucche e crollano le emissioni di
metano. Un gruppo di scienziati dell'Università di Dublino ha
scoperto, infatti, che aggiungendo dell'olio di pesce ai mangi-
mi delle mucche il livello delle emissioni di metano nell'at-
mosfera cala nettamente. Poiché ogni anno circa 900 miliar-
di di tonnellate di gas nocivi vengono prodotti proprio dai ru-
minanti, e visto che il metano nell'atmosfera è oggi venti vol-
te più dannoso dell'anidride carbonica, somministrando olio
di pesce agli animali si potrebbero ridurre del 21% le emis-
sioni nocive.
di Barbara Bruni