Numero 1 del 2012
Il meglio di noi
Testi pagina 33
ché le donne cubane adesso sono istruite, hanno l’assistenza
medica gratuita, hanno una società che offre risposte a molte
delle loro necessità e dei loro diritti. Quindi è un fenome-
no qualitativamente diverso rispetto a quello dell’epoca cap-
italista cubana perché le persone sono libere di scegliere, non
esiste lo sfruttamento. Certo esistono ancora meccanismi so-
ciali di repressione che non mi sembrano giusti e sui quali,
come CENESEX, stiamo lavorando perché si modifichino.
Lei è molto amata e stimata anche per le sue posizio-
ni a volte critiche verso il qoverno. Quale è la sua opi-
nione sui cambiamenti che stanno attraversando il suo
paese in sequito al Congresso del Partito (PCC) di qual-
che mese fa e dei Nuovi Lineamenti di Politica econo-
mica che da lì sono usciti?
Innanzitutto voglio dire la mia posizione è ideologica, e na—
sce dalla mia formazione filosofica marxista, ma non ‘Ofi-
cialista’. Il mio sguardo sul mondo è mediato dal pensiero
marxista e da questo punto di vista analizzo criticamente la
realtà , la storia e l’agire dell’uomo. Senza dubbio, a parti—
re dall’ultimo Congresso del PCC, Cuba è entrata in una
nuova fase. Nel 195 9 la rivoluzione è stata fatta con un po—
polo che era basicamente analfabeta, sfruttato, impoveri-
to e che nonostante questo ha messo in moto un processo
partecipativo molto importante di coscientizzazione e ac-
culturazione. La capacità di discernimento che ne è scatu—
rita ha fatto sì che, a questo punto, siamo in grado di met-
tere in discussione quanto è stato realizzato fino ad ora e met-
tere in campo misure correttive, sempre nell’orizzonte del-
la transizione verso il socialismo. Ci stiamo rompendo la te-
sta, e l’anima, per cercare di capire come far avanzare quel
processo che dovrebbe portare all’emancipazione e alla fine
dello sfruttamento degli esseri umani.
Pensa sia possibile mantenere l'anima socialista con le
riforme che sono state fatte e che rivelano un'apertu-
ra al mercato?
Stiamo imparando a convivere con il libero mercato, che do—
mina il mondo globale. Dobbiamo far funzionare la nostra
economia in una maniera più effettiva e farlo sempre sulla
base del principio del rispetto della dignità e libertà degli
esseri umani. Questo è molto difficile perché l’umanità è cre-
sciuta dentro un sistema fondato sullo sfruttamento e quin-
di è ancora più duro trovare nuovi meccanismi che ci per—
mettano di uscire da questa visione. Siamo una società ir-
riverente e scomoda, per questo riceviamo continuamen—
te delle critiche, perché siamo disobbedienti al potere ege-
monico globale. I
DIDASCALIE FOTO
30 cuba castro e Mariela Castro Espin
30 cuba castra l , | genitori di Mariela, Raul Castro eVilma Esp’in, insieme a Fidel.
ASSOLUTAMENTE CUBA I3
SOGNANDO
IL FUTURO
OLTRE L’ARTE PER RACCONTARE
LE ASPETTATIVE
DI UNA GIOVANE DONNA.
UNA CONVERSAZIONE CON
DAYALIS GONZALEZ PERDOMO
ayalis Gonzalez Perdomo, storica dell’arte, è la Di-
rettrice del Centro Provinciale di Arti Plastiche e
Disegno de L’Avana “Luz y Oficiosâ€, nato nel 1981
in un momento in cui a L’Avana non esistevano isti-
tuzioni di impulso dell’arte contemporanea e dei
giovani, come risposta promozionale alla creazione, ne-
gli anni ’70, delle scuole di Arte e alla nuova generazio-
ne di artisti. Dayalis ha trentacinque anni, dirige il cen—
tro nel quale lavorano 40 persone e realizza una consu-
lenza metodologica sul lavoro delle 13 Gallerie comunali
ad esso collegate. “Luz y Oficios†occupa un posto im-
portante nel circuito espositivo della capitale cubana e ha
un ruolo fondamentale nella vita culturale della città dan-
do attuazione ai lineamenti generali della politica artisti-
ca dello Stato. La sua ubicazione, nel cuore de L’Avana
vecchia, gli permette di mantenere un forte rapporto con
gli artisti della città . b
noidonne | gennaio | 2012 31