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Numero 3 del 2015

8 Marzo al tempo delle crisi


Foto: 8 Marzo al tempo delle crisi
PAGINA 33

Testi pagina 33

31Marzo 2015
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delle classi più povere per
riuscire a prevenire gravi-
danze indesiderate. Nel
1925 la clinica si trasferì
al centro della città e via
via si creò una rete che
diventò successivamen-
te il Consiglio Nazionale
di controllo, oggi Family
Planning Association. La
BBC l’ha inserita tra i “Gre-
atest Britons”, tra i cento
britannici più influenti nella
storia. L’altra studiosa a cui
la mostra rende omaggio è
Margaret Mead, antropo-
loga statunitense, che nel
1925 iniziò le sue ricerche
sui costumi sessuali degli
abitanti di Samoa, stato in-
sulare del Pacifico. Al suo
ritorno, tre anni dopo, pub-
blicò L’adolescente in una
società primitiva (Coming
of Age in Samoa) che si
interrogava sulla sessua-
lità degli adolescenti in
un confronto tra giovani
statunitensi e samoani. La
tesi di Mead era che la
sessualità, in un contesto
sessualmente più permissivo, ne giovava, dimostrando la
radice culturale e sociale (e non biologica) della difficoltà
sessuali che vivevano molti giovani negli USA. La mostra
offre numerosi altri spunti come quelli forniti dallo psicoa-
nalista austriaco Wilhelm Reich, che già nel
1939 teorizzava “una sessualità libera in una
società egualitaria” e di William Masters e
Virginia Johnson, studiosi americani che
osservarono decine di volontari durante il
rapporto sessuale arrivando nel 1966 ad af-
fermare la profonda complessità della rispo-
sta femminile al piacere.
Indiscutibile, dunque, il ruolo della sessuo-
logia intesa come scienza in grado di dare
un impulso alla rivoluzione dei costumi so-
ciali, in passato e ancora oggi, in un pre-
sente che sembra quasi del tutto “liberato”
ma in cui il moralismo e il perbenismo - mali
antichi legati a retaggi religiosi e culturali - non sono stati
del tutto debellati. b
(Immagini tratte dal sito della mostra)
foto della serie “Faces and phases”
scattate da Zahele Muholi, nota fo-
tografa africana contemporanea che
restituisce la pluralità e la diversità
della comunità lesbica, con una serie
di ritratti in bianco e nero. Nelle teche
sono esposti esemplari di vibratori de-
gli anni ’30 come il “Veedee”, meglio
conosciuto come il Veni Vidi Vici in
grado di “calmare l’isteria femminile”,
pacchetti vintage di condom, antichi
modelli di spirali, immagini di coppie
intente a darsi piacere, fotografie in
chiave anatomica di organi sessuali,
statuette e riproduzioni, numeri di
Playboy e di Spare Rib, giornale fem-
minista pubblicato in Inghilterra dal
1972 al 1993. Su un maxi schermo
la proiezione una lunga intervista di
gruppo dichiaratamente sullo stile dei
Comizi d’amore pasoliani, fatta ad un
gruppo di fanciulle americane intente
a discutere di corpo e piacere. E di
femminismo. Come non tirare in ballo
il potere liberatorio delle rivendicazio-
ni delle donne? E tra i tanti contributi raccolti vengono fuori
i nomi di due studiose e appassionate che hanno portato in
primo piano, ben prima degli anni ‘70, l’importanza del de-
siderio femminile: Marie Stopes e Margaret Mead. La pri-
ma, inglese, fu attivista per i diritti delle donne e pioniera nel
campo della pianificazione familiare. Nata ad Edimburgo
nel 1880 da padre archeologo e madre suffragetta, studiò
paleobotanica prima a Londra e poi a Monaco di Baviera.
In Inghilterra divenne celebre per il suo libro “Married Love”,
pubblicato nel 1918 e condannato dalla Chiesa, che ven-
dette oltre duemila copie in quindici giorni.
In questo rivoluzionario volume si fornivano
consigli alle donne affinché non conside-
rassero il proprio corpo come una proprie-
tà del marito e si riconoscessero il diritto ad
un’attività sessuale che desse loro piacere.
Tantissime le donne con cui negli anni Marie
riesce ad entrare in contatto, e che le scri-
vono lettere affettuose, esposte nelle teche
della mostra, e di sincero ringraziamento
per i saggi consigli. Forte del prestigio so-
ciale e incurante dell’ostilità della Chiesa, nel
1921 aprì una clinica per la pianificazione
familiare a Holloway, a nord di Londra (nel-
la configurazione attuale della città proprio all’inizio della
zona 2) che offriva un servizio gratuito alle donne sposate
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